“C. Tosi” Rivarolo Mantovano

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Transcript della presentazione:

“C. Tosi” Rivarolo Mantovano C’è bisogno di … pace! Attività interdisciplinare realizzata all’interno del Progetto di Istituto IC Bozzolo Classi 2^A e 2^B Scuola secondaria di 1^ “C. Tosi” Rivarolo Mantovano a.s. 2014\15

Il Progetto di Istituto Le classi 2A e 2B hanno partecipato in questo anno scolastico al Progetto di Istituto che si è occupato del centenario della Grande Guerra combattuta tra il 1914 e il 1918. Oltre all’aspetto storico si è cercato di comprendere come le guerre mondiali, combattute in Europa nel XX secolo abbiano portato i governi europei ad allacciare relazioni sia economiche che politiche al fine di mantenere la pace. (Chiara L.)

Il nostro percorso All'interno di questa tematica le classi hanno svolto varie attività tra le quali: Visione del video di Piero ed Alberto Angela dedicato alla Grande Guerra con riflessioni individuali sui contenuti del video Partecipazione alla manifestazione del 4 Novembre a Rivarolo Mantovano e incontro con un esperto che ha presentato la vita di Don Primo Mazzolari Approfondimento sulla figura di Don Primo Mazzolari Partecipazione alla mostra della Fondazione Sanguanini sulla Prima Guerra Mondiale con oggetti e documenti “Traduzione” di alcune lettere autografe di soldati della zona che hanno partecipato alla guerra Uscita didattica a Rovereto Approfondimento della conoscenza dell’Unione Europea Predisposizione in aula computer di Power Point a coppie in cui si ripercorrono i momenti salienti del progetto Approfondimento musicale con il canto " Il Piave “ e “Inno alla gioia” Partecipazione e presentazione dell’attività al CSVM ( Gorni C.)

Perché si ricorda il 4 novembre II 4 novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale. Come ogni anno, il 4 novembre il presidente della Repubblica e le alte cariche dello Stato visitano la tomba del Milite Ignoto, che ricorda tutti i soldati morti in guerra e mai identificati, all’Altare della Patria di Roma. Riccardo

Come si ricorda il 4 novembre oggi Il 4 novembre 2014 il presidente Giorgio Napolitano ha diffuso una dichiarazione: «Questa mattina, in raccoglimento ai piedi del Milite Ignoto, renderò omaggio ai caduti di tutte le guerre e a coloro che, in questi anni, hanno perso la vita per la sicurezza e la pace. In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l’Europa. È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all’Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare». (Lorenzo)

L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso l’Altare della Patria a Roma. Le frecce tricolori Youssef

Il ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale a Rivarolo Mantovano Claudiu Il 4 novembre 2014 i ragazzi e bambini delle scuole rivarolesi si sono recati in Piazza Finzi per partire per il cimitero insieme al sindaco ed alle autorità cittadine.

In corteo Il corteo del 4 novembre inizia con i bambini delle scuole primarie e secondarie che si recano al cimitero. (Eleonora)

Letture per i caduti Arrivati al cimitero i ragazzi si sono recati al monumento che ricorda i caduti, dove il sindaco di Rivarolo ha iniziato la manifestazione. (Mattia) I ragazzi delle scuole medie e della scuola primaria hanno letto alcuni testi sulla guerra per ricordare i soldati, davanti alla cappella che li ricorda.

… ancora letture Le letture dei bambini della scuola primaria erano tratte da testi di autori famosi mentre le letture dei ragazzi della scuola secondaria erano riflessioni degli alunni sulla base delle attività svolte in classe. Ragazzi della scuola secondaria di 1° Bambini della scuola primaria Mattia

4 novembre 2014 … alla Fondazione Sanguanini Questa è un’immagine di alcune classi della scuola primaria e secondaria di Rivarolo Mantovano, mentre partecipano all’incontro su don Mazzolari tenuto presso la biblioteca della Fondazione Sanguanini di Rivarolo Mantovano. Othman

In Fondazione Sanguanini i ragazzi ascoltano le parole del fidato chierichetto di Don Primo Mazzolari , il signor Giancarlo Ghidorsi L’ex chierichetto e ora esperto di Don Primo Mazzolari ha raccontato la vita e le imprese del sacerdote. Othman

Dove e quando visse Don primo Mazzolari Don Primo Mazzolari nacque il 13 gennaio del 1890 a Santa Maria del Boschetto, frazione di Cremona. Dopo essere stato parroco in varie località cremonesi e mantovane, il 10 luglio 1932 venne poi trasferito nella parrocchia di Bozzolo. Dopo l'8 settembre 1943, partecipò attivamente alla lotta di liberazione, incoraggiando i giovani a partecipare, e venne arrestato e poi rilasciato. Fu costretto a vivere in clandestinità fino al 25 aprile 1945, per timore dei fascisti. Chiesa di San Pietro, dove è sepolto Don Primo Mazzolari a Bozzolo Federica

Quanto rimase a Bozzolo Don Primo Mazzolari rimase a Bozzolo per ventisette anni e qui morì il 12 aprile 1959. Federica

“TU NON UCCIDERE” Scrisse molti libri tra i quali questo rappresenta una chiamata per tutti gli uomini a farsi carico di comportamenti per la ricerca della pace. “Ci siamo accorti che non basta essere i custodi del verbo di pace, e neanche uomini di pace nel nostro intimo, se lasciamo che altri - a loro modo e fosse pure solo a parole - ne siano i soli testimoni davanti alla povera gente, la quale ha fame di pace come ha fame di giustizia” Matilde

Mostra sulla Prima Guerra Mondiale 7 novembre 2014 Il Piave mormorò … Mostra sulla Prima Guerra Mondiale 7 novembre 2014 Eleonora

7 novembre 2014 A Rivarolo Mantovano il signor Matteo Coppini, appassionato delle due guerre mondiali e collezionista di oggetti di quel periodo, presenta agli studenti delle scuole una mostra sulla Prima Guerra Mondiale. Eleonora

Gli oggetti in mostra Alla mostra sono esposti molti oggetti di uso comune in trincea. Ad esempio borracce, elmetti , valigette per la posta, bombe a mano..... E ne spiega la funzione e le conseguenze sui soldati ai ragazzi. Matteo

Tra gli oggetti più particolari ci sono queste due borracce; al loro interno sono rivestite da una vernice cancerogena che i soldati senza saperlo bevevano insieme all’acqua. Alla fine della guerra provocò la morte di molti soldati per gravi malattie … Yuri

La domenica del corRIere … Oltre ad oggetti erano presenti documenti dell’epoca come copertine di giornali, documenti di riconoscimento e lettere dei soldati …. Qui accanto si può vedere una pagina della “Domenica del Corriere” che descrive attraverso le immagini una battaglia combattuta dagli alpini. Nicolas

Le lettere dei soldati della prima guerra mondiale Andrea R.

Con le lettere i soldati riuscivano a tenersi in contatto non solo con le famiglie, ma anche con il mondo “normale” al quale speravano di tornare. Per questi uomini che erano lontani dalle proprie case, dalle proprie famiglie, le lettere rappresentavano l’unico filo di contatto con i propri cari. Infatti fuori c’era la guerra, il freddo, la morte, la fine; dentro la lettera, invece, c’era il calore della famiglia: c’era la vita. Andrea R.

Come è strutturata la lettera/cartolina postale Sul retro della cartolina il soldato scriveva la sua lettera Cognome e nome, grado, reggimento e arma, compagnia, squadrone, batteria e reparti speciali del mittente Nome e indirizzo del destinatario Isabella

Cosa potevano scrivere i soldati nelle lettere? I soldati non potevano dare informazioni sull’andamento della guerra: se stavano vincendo o perdendo, le loro condizioni (l’igiene e cosa mangiavano), altrimenti la cartolina non veniva spedita; a volte alcune parti venivano censurate e cancellate. Perciò quasi sempre non dicevano la verità. Marta

Il ricevimento e l’invio della posta La Croce rossa si occupava dell’invio delle lettere La lettera, finalmente, arrivava a casa I soldati scrivevano le lettere che poi venivano controllate dai loro comandanti Durante la prima guerra mondiale la Croce Rossa Italiana era stata militarizzata; si occupava principalmente dei malati e dei feriti militari italiani, dei prigionieri di guerra nemici e della trasmissione e raccolta di notizie dei combattenti, ma gli era stata assegnata anche la censura della corrispondenza dei prigionieri di guerra sia italiani che nemici. Elmedhi

Lettere dal fronte Il signor Coppini ci ha chiesto di tradurre alcune lettere di soldati mantovani avevano scritto alle loro famiglie eccone una … Carissima moglie, inviandoti questa mia cartolina così ti annunzio di mia buona salute come pure spero di te e Mario e tua famiglia; ora sono per dirti che qui dicono che per il 15 del corrente mese si parte con la batteria e si spera di andare ancora dove la batteria si trovava prima. (…) Alessia

Tu non devi pensare male di questo che i soldati anziani che già ci sono stati e poi ci tornano ancora, è una posizione bellissima; dicono che ci sono stati tutto l’anno scorso ed è stato proibito di vedere un morto. Io ti prego di scrivermi che vedrai che io se posso vi darò sempre mie notizie; dal tempo che mi trovo qui ho ricevuto altro che una sola lettera; ieri, giorno di sabato, ho ricevuto una lettera da mio fratello e anche lui mi dice che sta bene. Gabriele

Speriamo che tutto avrà presto fine e che vada tutto bene Speriamo che tutto avrà presto fine e che vada tutto bene. Finisco con i miei sinceri saluti a Mario.Saluti alla tua famiglia e a chi chieda di me. Chiara M

GITA A ROVERETO - 21 Ottobre 2014 GIULIO

MUSEO DELLA GRANDE GUERRA A ROVERETO Questo museo situato nel Castello di Rovereto illustra le armi, divise militari , oggetti di uso quotidiano che usavano i soldati italiani e austroungarici nella Prima Guerra mondiale. Giulio

La visita alle trincee della Vallarsa I ragazzi hanno visitato le trincee per vedere in quali luoghi ed in quali condizioni era stata combattuta la guerra dai soldati. Andrea P.

La Campana dei Caduti La Campana dei Caduti di Rovereto, Maria Dolens, voluta ed eretta per l'impegno del sacerdote Antonio Rossaro all'indomani delle immani stragi provocate dalla Prima Guerra mondiale, è stata un simbolo della speranza di una pace mondiale che unisca tutti i popoli. I suoi cento rintocchi risuonano ogni sera alle nove e trenta. Venne fusa a Trento nel 1924 con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che presero parte alla Prima Guerra mondiale. Andrea G.

L’Unione Europea L’Unione Europea viene istituita anche allo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose, tra i paesi europei, che raggiungono l’apice nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1952 è stato firmato il Trattato di Parigi e nel 1958 il Trattato di Roma. Michele

Gli inizi … La prima associazione che cerca di riappacificare l’Europa è la “Comunità europea del carbone e dell’acciaio”(C.E.C.A.), che comincia ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una collaborazione tra le nazioni europee. La bandiera della C.E.C.A. Adil

Gli stati fondatori I sei stati fondatori sono il Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Il trattato di Maastricht e quello di Amsterdam delineano l’unità monetaria e politica di questa precedente associazione. Elisa

Gli altri stati Nel 1993 il Trattato di Maastricht delinea l’unità monetaria e politica. Oltre agli stati fondatori, buona parte dell’Europa aderisce all’Unione Europea. Il Regno Unito, la Spagna, il Portogallo, la Polonia sono stati che poi hanno aderito all’UE. 19 dei 28 paesi dell’UE,tra cui l’Italia, adottano l’Euro. Il complesso di questi paesi, detto comunemente zona euro (o eurozona) conta una popolazione di oltre 335 milioni di abitanti. Alcuni Capi di Stato Silvia

È composta da 28 paesi ed altri due hanno fatto richiesta di entrarvi. L’UNIONE EUROPEA OGGI È composta da 28 paesi ed altri due hanno fatto richiesta di entrarvi. Elena

“Area Shengen” È stato il progetto di istituire uno spazio aeroportuale privo di frontiere, in cui fosse garantita la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone senza bisogno di visti o documenti. Aderisce quasi tutta l’UE, tranne il Regno Unito. LIBERA CIRCOLAZIONE Elena

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Le motivazioni Proprio mentre l'Unione Europea sta affrontando una difficile crisi economica e forti tensioni sociali” – si legge nel comunicato stampa – “il Comitato per il Nobel vuole concentrarsi su quello che considera il più importante risultato dell'UE: l'impegno coronato da successo per la pace, la riconciliazione, per la democrazia e i diritti umani”. Il premio Nobel Per la Pace venne assegnato dal re Gustavo di Svezia nel 2012. Nella foto (a partire da sinistra), sono presenti Von Rompuy,Barroso. Emma

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L’impegno di oggi da parte di tutti noi è quello di ….