Tavola rotonda su « Proust et les arts» Venezia 29 Aprile 2015 (Ca’ Foscari)
PROUST E LA PITTURA “Proust fut passionné de peinture, mais en esthète plus qu’en connaisseur, en mondain captif du snobisme des salons qu’il cultiva jusqu’à sa mort” (Jacques Guérin – 1902/2000) “La Recherche est constellée de références à la peinture:elle fournit couleurs,matières et décors à la fresque proustienne.Chez Proust,c’est l’imaginaire qui crée le réel:les références picturales nourrissent la trame romanesque.Chaque peintre ou sculpteur soutient la decription d’un personnage,d’une idée ou d’une image” (Eleonora Marangoni,”Proust et la peinture italienne”)
“Petite salle, petits tableaux, et j’allais dire, injustement, petit art; et si on est troublé au premier coup d’oeil, on est enchanté ensuite de la varieté des manifestations actuelles de l’art” (Proust,Le Mensuel,1891) “Qu’ est-ce que cette ‘grande peinture’? Nous avons, cette année encore, deux clans de peintres qui se font la guerre: ceux des Champ – Élysées, ceux du Champs – de – Mars. Les uns tiennent pour la tradition, il sont l’École; les autres se proclament la jeunesse et la liberté”( Proust,Le Mensuel,1891)
Si può dire che fin da giovane Proust ha ripreso la tradizione degli scrittori del XIX° secolo(Baudelaire, Gautier, Goncourt) di “parlare dei pittori”; egli non solo fu un assiduo frequentatore di mostre ma anche collezionista di foto,immagini,riproduzioni,ecc. di opere pittoriche. La “Recherche” può essere concepita come una sconfinata galleria di immagini dipinte. “Lo stile per lo scrittore,come il colore per il pittore, non è una questione di tecnica ma di visione” (Proust)
“LAS MENINAS” DI VELASQUEZ E LA NARRAZIONE PROUSTIANA Foucault e Lacan : si tratta di due letture distinte ma non contrapposte, che sfruttano il potenziale suggestivo del quadro dovuto alla speciale disposizione dei suoi elementi: Foucault vede nel quadro “la rappresentazione della rappresentazione classica” mentre Lacan lo utilizza per riflettere sulla “rappresentazione dell’irrapresentabile”.
Il Narratore proustiano ricorre ad una tecnica di cui è ineguagliato maestro: quella della dilatazione del periodo. Tale tecnica, con cui i lettori della Recherche sono chiamati a confrontarsi sin dalle pagine del “drame du coucher”, va intesa come uno degli strumenti chiave di cui il Narratore dispone per tradurre sul piano narrativo l’estrema soggettività della sua rappresentazione del Tempo: lacaniamente “la rappresentazione dell’irrapresentabile”. Da qui la scelta narrativa di Proust: la descrizione sulla pagina del proprio tempo interiore comporta inevitabilmente una continua variazione del ritmo narrativo; per dirla con Jean- Yves Tadié, la compresenza di > che prevedono salti temporali improvvisi alternati a scomposizioni minuziose di singoli episodi in grado di rallentare, se non addirittura di immobilizzare, il ritmo del racconto.
Andrea Mantegna-St.Sebastian-Louvre
Bellini - Processione in S.Marco - Galleria dell'Accademia Venezia
Bernardino Luini - Salome' - Louvre
Botticelli - Venere e le tre Grazie - Louvre
Bronzino - Ritratto di un uomo con una statuetta - Louvre
Carpaccio - Le due cortigiane – Museo Correr - Venezia
Fra Angelico - Angelo in adorazione - Louvre
Francesco Guardi - Il doge di Venezia alla Salute - Louvre
Gentile Bellini - Il sultano Maometto - National Gallery - Londra
Ghirlandaio - Ritratto di un vecchio e di un bambino - Louvre
Luini Bernardino - Adorazione dei Magi - Louvre
Morghen Raffaele - Il Cenacolo - Udine
Paolo Veronese - La Crocifissione - Louvre
Pisanello - Ritratto di una giovane principessa - Louvre
Raffello - San Giorgio e il drago - Louvre
Tiziano - Donna allo specchio- Louvre
Tiziano - Assunzione della Vergine
Tiziano - Concerto campestre - Louvre
Velasquez - Las Meninas – Madrid (Prado)
Veronese - Nozze di Cana - Louvre