Joumana Haddad.

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Transcript della presentazione:

Joumana Haddad

Poetessa, giornalista e traduttrice libanese. Joumana Haddad è stata selezionata come una delle donne arabe più influenti nel mondo in marzo 2014 per il suo attivismo culturale e sociale. Lei è responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese An Nahar, ed insegnante all'Università Libano-Americana di Beirut. È attivista per i diritti della donna, e anche la capo redattrice di Jasad, una rivista in lingua araba specializzata nelle arti e la letteratura . È stata dal 2007 al 2011 l'amministratrice dell'IPAF o Booker arabo, un premio letterario che ricompensa ogni anno un romanzo arabo, e ora fa parte del comitato dei gestori del premio. Ha già pubblicato varie raccolte di poesia. Scrive anche racconti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi del mondo. Poliglotta, parla sette lingue; ha scritto libri in lingue diverse, e ha anche pubblicato parecchie opere di traduzione, fra le quali un'antologia della poesia libanese moderna in spagnolo, uscita in Spagna come in diversi paesi di America latina, e un'antologia di 150 poeti che si sono suicidati nel ventesimo secolo.

Premi e riconoscimenti Ha ottenuto il premio del giornalismo arabo nel 2006. Nell'ottobre 2009 è stata scelta come una dei 39 autori arabi più interessanti sotto i 39 anni. Nel novembre 2009 ha vinto il Premio Internazionale Nord Sud della fondazione Pescarabruzzo per la sezione poesia. Il vincitore della sezione narrativa era lo scrittore austriaco Peter Handke. Nel febbraio 2010 ha vinto il Premio Blue Metropolis per la letteratura araba a Montreal. In agosto 2010 ha ricevuto il Premio Rodolfo Gentili a Porto Recanati, perché “si batte per dar voce a tutte le donne, in particolare a quelle che voce ancora non hanno e non possono avere perché prigioniere di pregiudizi maschili”. Nel novembre 2012 ha vinto il Premio Maria Grazia Cutuli per il giornalismo a Catania In luglio 2013 è stata nominata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris ambasciatrice onoraria della cultura e dei diritti umani della città di Napoli nel Mediterraneo. In febbraio 2014, ha ricevuto il premio della Carriera poetica assegnato dalla fondazione Archicultura in Italia

SONO UNA DONNA Nessuno può immaginare quel che dico quando me ne sto in silenzio chi vedo quando chiudo gli occhi come vengo sospinta quando vengo sospinta cosa cerco quando lascio libere le mie mani. Nessuno, nessuno sa quando ho fame quando parto quando cammino e quando mi perdo, e nessuno sa che per me andare è ritornare e ritornare è indietreggiare, che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera, e che quel che seguirà è una tempesta. Credono di sapere e io glielo lascio credere e avvengo. Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione e ringraziassi e obbedissi. Ma io sono libera prima e dopo di loro, con loro e senza di loro sono libera nella vittoria e nella sconfitta. La mia prigione è la mia volontà! La chiave della prigione è la loro lingua ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio e il mio desiderio non riusciranno mai a domare. Sono una donna. Credono che la mia libertà sia loro proprietà

In conclusione, ecco un…

…Consiglio agli uomini! Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive. Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza. Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa. Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica. Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente. Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così. Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro. Mai.

Comunque, W l’amore!