La Storia Monarchia governata dal 1941 dallo scià Reza Pahlavi che, sostenuto dagli USA, promosse negli anni sessanta la modernizzazione del paese. Nel gennaio 1979 lo scià fu costretto all’esilio da una sollevazione popolare guidata dal capo del clero sciita, l’ayatollah Khomeini; col referendum del 30-III-1979 l’Iran si trasformò in repubblica islamica, proclamandosi alfiere delle masse diseredate islamiche in lotta contro il “grande Satana” (gli USA) e il suo alleato (Israele).
L’ordinamento politico La guida religiosa (Rahbar) presiede e nomina i membri di un Consiglio dei guardiani della costituzione e della sharia (la legge civile ispirata ai canoni religiosi del Corano), che controlla tutti gli organi dello Stato. Il Presidente (capo dell’esecutivo) viene eletto a suffragio diretto,ogni quattro anni. Il potere legislativo è affidato a un’Assemblea parlamentare, eletta ogni quattro anni. (Alle elezioni presidenziali del 2013 si è affermato al primo turno Hassan Rohani, un riformista)
L’attuale Iran rappresenta il cuore dell’antica Persia, i cui abitanti da secoli professano la religione islamica. I persiani rappresentano oltre il 50% della popolazione, ma nel paese sono presenti varie minoranze, tra cui azeri, arabi, curdi. La capitale Teheran ha 7 milioni di abitanti.
Popolazione: 75.149.669 ab. Densità :46 ab./kmq
Quarto produttore mondiale sia di petrolio sia di gas naturale Scarsità acqua, ovini, cotone, pistacchi, caviale. Secondario arretrato, settore tessile. Sanzioni economiche. Le sanzioni internazionali, in particolare quelle imposte dagli USA alle istituzioni finanziarie iraniane nel 2012, hanno ridotto notevolmente i proventi del petrolio, principale ricchezza del paese, portando alla recessione. Gran parte delle attività produttive è sotto il controllo dello stato e delle fondazioni religiose (Bonyad), che mantengono calmierati i prezzi dei beni di consumo. Dal 2010 è stato avviato un piano per la graduale riduzione di questi sussidi, ma gli interventi del governo non sono stati in grado di contenere la forte crescita dell’inflazione. La cattiva situazione economica si riflette anche in elevati tassi di disoccupazione e sottoccupazione.