EPATITI VIRALI Malattie infettive acute sostenute da diversi virus (almeno 5)   Tipi di virus responsabili: A, B, C, D, E Epatiti A ed E: si trasmettono.

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EPATITI VIRALI Malattie infettive acute sostenute da diversi virus (almeno 5)   Tipi di virus responsabili: A, B, C, D, E Epatiti A ed E: si trasmettono per via oro-fecale e quindi sono infezioni legate a condizioni igieniche ambientali scadenti Epatiti B e D: si trasmettono per via parenterale e sessuale e quindi sono favorite da comportamenti a rischio e in alcune categorie professionali Epatite C: si trasmette per via parenterale Clinicamente possono manifestarsi con il quadro clinico di un’epatite acuta, ma possono anche non manifestarsi in fase acuta. Le epatiti B, C, D hanno tendenza a cronicizzare.

EPATITE VIRALE B EZIOLOGIA: HBV Virus a DNA bicatenario di 42 nm di diametro appartenente agli HEPTADNAVIRIDAE Il virus presenta un Core in cui sono localizzati il DNA e gli antigeni profondi: HBcAg e HBeAg ed un involucro superficiale in cui è localizzato l’antigene superficiale HBsAg. Questi tre antigeni, insieme ai rispettivi anticorpi (anti HBsAg, Anti HBcAg e Anti HBeAg) e al DNA virale costituiscono i markers principali dell’epatite B. Marker: antigene o anticorpo che con la sua presenza dimostra che è in atto l’infezione oppure la stessa è stata superata. E’ importante quindi la ricerca dei markers per la diagnosi della malattia ed anche per stabilire lo stadio dell’infezione.

EPATITE VIRALE B – QUADRO CLINICO L’infezione in fase acuta può essere in forma: asintomatica anitterica itterica (in % ridotta) Nella forma tipica, itterica: periodo di incubazione: 30-180 giorni periodo prodromico (circa 1 settimana): astenia, anoressia, nausea, dolenzia all'ipocondrio dx, febbre periodo itterico: subittero e ittero, urine scure, feci chiare, scompare la febbre, compare una moderata epatomegalia Si osservano alterazioni biochimiche: aumento delle transaminasi (enzimi che si trovano dentro le cellule epatiche) e della bilirubina in circolo (prodotto del catabolismo dell’emoglobina)   In genere guarisce in poche settimane, ma nel 10-20% dei casi cronicizza.

EPATITE VIRALE B – QUADRO CLINICO L’infezione cronica può far seguito anche ad una forma anitterica o asintomatica. La cronicizzazione dell’infezione può avere le seguenti evoluzioni: Portatore cronico sano che può perdurare per tutta la vita; Portatore con epatite cronica, che a sua volta può: guarire o andare incontro ad una patologia cronica irreversibile con evoluzione verso la cirrosi epatica (con conseguente insufficienza epatica) e il carcinoma primitivo del fegato Le diverse condizioni corrispondono ad un quadro di markers diversi. L’infezione è superata solo quando compaiono gli anticorpi contro l’antigene superficiale (Anti HBsAg). Finchè permangono gli antigeni superficiali (HBsAG) l’infezione è in atto.

EPATITE VIRALE B – EPIDEMIOLOGIA Fonte d'infezione: uomo malato e portatore di HBsAg che viene eliminato con sangue, sperma, muco vaginale, saliva, lacrime, secreto rino-faringeo, sudore, urina, latte materno. Il periodo di contagiosità va da alcune settimane prima dei sintomi a tutta la fase acuta; nella fase cronica per anni. Portatori altamente infetti sono quelli che, oltre a HBsAg, hanno HBeAg e DNA virale Portatori moderatamente infetti sono quelli che hanno solo HBsAg   Modalità di trasmissione: Verticale: via più importante nei paesi ad endemia elevata (durante le gravidanza, al momento del parto, con l'allattamento naturale). Orizzontale: per via sessuale e per contatto con liquidi biologici o secreti infetti.

EPATITE VIRALE B – EPIDEMIOLOGIA Categorie a maggior rischio: ·    Tossicodipendenti per via endovenosa ·    Prostitute ·    Omosessuali ·    Eterosessuali partners di portatori cronici ·    Pz psichiatrici, carcerati ·    Medici e personale sanitario ·    Politrasfusi e dializzati (soprattutto un tempo) ·    Familiari di portatori cronici o sani   Distribuzione geografica Infezione diffusa in tutto il mondo, si stimano 200 milioni di persone portatrici di HBsAg e 2 milioni di morti all'anno per patologie correlate (cirrosi epatica, Ca epatico), soprattutto nell’Africa Sub-Sahariana, in cui l’infezione, analogamnte all’AIDS, si trasmette prevalentemente per via eterosessuale e verticale.

EPATITE VIRALE B – EPIDEMIOLOGIA Ogni anno l’OMS stima 100 milioni di nuovi casi nel mondo.   Zone iperendemiche: portatori di HBsAg > 10% della popolazione (Cina, sud-est asiatico, Africa tropicale) Zone ad endemia intermedia: portatori di HBsAg tra 5 e 10% (Medio Oriente, Giappone, Europa orientale) Zone a bassa endemia: portatori di HBsAg < 1% (Europa, Nord America) In Italia l'incidenza è in diminuzione (< 5/100.000) grazie alle misure di profilassi nelle categorie a rischio (vaccinazione ed effetto AIDS). La prevalenza di forme croniche è ancora elevata (circa 7000 casi/anno di cirrosi epatica e Ca epatico HBV correlati) I portatori di HBsAg variano tra meno dell’1% e l’8,3% degli abitanti nelle diverse realtà geografiche, con maggior frequenza al sud e nei maschi. Gli anticorpi antiHBs sono presenti nel 10,8-31,1% della popolazione.

EPATITE VIRALE B – PROFILASSI DIRETTA Denuncia in II classe Isolamento per tutta la fase acuta; adozione di tutte le precauzioni per prevenire il contatto con sangue ed altri fluidi biologici Sorveglianza sanitaria dei conviventi e partner sessuali e trattamento con vaccino, IG, oppure IG + vaccino a seconda dei casi (vedi profilassi immunitaria) Accertamento diagnostico: ricerca dei markers nel sangue e delle transaminasi Disinfezione di sangue, liquidi biologici e materiali contaminati da questi. Il virus è dotato di buona resistenza; occorrono quindi mezzi di disinfezione a livello intermedio di attività

EPATITE VIRALE B – PROFILASSI SPECIFICA Vaccinoprofilassi I vaccini utilizzati contengono HBsAg che ha un buon potere immunogeno, soprattutto nei bambini, anche appena nati. Dopo i primi vaccini allestiti con antigene superficiale ricavato dal sangue di portatori (anni '80), si è giunti a produrre un vaccino ottenuto con le tecniche di ingegneria genetica (vaccino ricombinante) che è quello oggi utilizzato. Viene somministrato in 3 dosi per via i.m. (0-1-6 mesi) Durata: 5-10 anni Efficacia: 80-95%, maggiore nei bambini Reazioni: molto rare Indicazioni alla vaccinazione Obbligatoria in tutti i nuovi nati al 3°, 5°, 11° mese (dose pediatrica). In caso di nati da madre HBsAg + le dosi da somministrare sono 4 (alla nascita + IG, dopo 1 mese, al 3° mese, all'11° mese) Offerta gratuitamente ai soggetti appartenenti a categorie a rischio

EPATITE VIRALE B – PROFILASSI SPECIFICA Categorie a cui viene offerta gratuitamente la vaccinazione:   ·    Conviventi con HBsAg + ·    Politrasfusi, emofilici, emodializzati ·    Vittime di punture con aghi infetti ·  Affetti da lesioni croniche eczematose e psoriasiche della cute delle mani ·    Carcerati, poliziotti, carabinieri, vigili urbani, vigili del fuoco, agenti di custodia ·    Tossicodipendenti, omosessuali, prostitute ·    Personale sanitario (anche studenti, volontari, religiosi) ·    Personale ed ospiti di strutture per il ricovero di Pz psichiatrici ·    Addetti alla lavorazione degli emoderivati ·    Addetti alla raccolta e smaltimento dei rifiuti ·    Coloro che si recano per lavoro in aree ad alta endemia E’ consigliata in coloro che praticano sport di contatto.

EPATITE VIRALE B – PROFILASSI SPECIFICA Immunoprofilassi con HBIG   Si utilizzano nella profilassi post-esposizione e vanno somministrate al più presto dopo il contatto. Non sono necessarie se il soggetto è stato precedentemente vaccinato ed ha un titolo anticorpale > 10 mUI/ml. Hanno un'efficacia del 70%; associate al vaccino del 90%. Altre misure di profilassi: ·    Controllo dei donatori di sangue ·    Controllo di coloro che hanno ricevuto trasfusioni o tatuaggi ·    Controllo dei tossicodipendenti ·    Limitare i donatori di sangue per lo stesso ricevente ·    Precauzioni nell'uso di aghi, siringhe, ecc. ·    Controllo del processo di sterilizzazione di strumenti chirurgici ·    Uso di profilattici nei rapporti sessuali a rischio