Casa Editrice: Universale Economica Feltrinelli, 1994. NOVECENTO di Alessandro Baricco Casa Editrice: Universale Economica Feltrinelli, 1994. Un Monologo
Trama: Storia ambientata quasi del tutto su un piroscafo che faceva da spola tra Europa e America nei primi cinquant’anni del ‘900; il nome di questo piroscafo era Virginian. Viene raccontata la Storia di Novecento, un pianista, non uno qualsiasi ma il più grande, il quale era capace di suonare una musica mai sentita e inimitabile e per questo suo talento attirava sulla nave persone da tutto il mondo. Un pianista alquanto particolare, poiché spuntò sul Virginian un giorno come se il mare l’avesse dato alla luce e affidato a quel piccolo mondo dal quale lui decise di non scendere più. Nessuno sapeva il perché, nessuno tranne Tim Tooney, miglior amico di Novecento, colui che racconterà tutta la vicenda..
PERSONAGGI
Danny Boodmann LemonT. D Novecento: è il protagonista di questa storia Danny Boodmann LemonT.D Novecento: è il protagonista di questa storia. L’analisi del suo nome è la seguente: Danny Boodmann è il nome del padre adottivo, l’unica vanità che si concesse in tutta la vita; T.D. Lemon è la scritta che c’era sulla scatola di cartone in cui si trovava quando venne trovato e Novecento perché era stato trovato nel primo anno dell’XI secolo. Non si conosce la sua classe sociale, ma si è portati a credere che sia figlio di qualche povero emigrante che lo abbia abbandonato con la speranza di fargli vivere un’esistenza migliore rispetto a quella che poteva offrirgli. È un pianista fuori dal comune, ancora più bravo di Jelly Roll Morton, l’inventore del jazz. Non è mai sceso dalla nave, inizialmente perché Danny il marinaio aveva paura che glielo portassero via poiché privo di documenti. Successivamente diventerà una sua scelta di vita, per le motivazioni che spiegherà alla fine del racconto. Sa “leggere” la gente, e vede i posti che hanno visitato, così è come se ci sia stato veramente sulla terraferma: conosce moltissimi luoghi con una miriade di particolari riuscendo poi a trasformare queste storie in musica, una musica diversa, ma bellissima ed inimitabile perché non era scritta su uno spartito ma veniva suonata di getto e quando si alzava dal piano già non esisteva più.
Tim Tooney: è un trombettista e suona con la band del Virginian per sei anni, fino al 1933. Dopo pochi giorni che è sulla nave, durante una tempesta, diventa il migliore amico di Novecento. È a lui che Novecento racconta la sua storia mentre è seduto sulla dinamite del Virginian; Danny Boodmann: è un marinaio nero. È colui che trova Novecento e che gli dà il nome diventando il suo padre adottivo. Muore otto anni dopo, per essere stato colpito alla schiena da una carrucola impazzita durante una burrasca. Così lascia il bambino orfano per la seconda volta. Aveva una passione per le corse di cavalli: non gli interessava chi vinceva, ma era interessato ai nomi più strani dei cavalli. Esala l’ultimo respiro proprio mentre ride per uno di questi: Acqua potabile aveva vinto.
Jelly Roll Morton: pianista definito l’inventore del jazz Jelly Roll Morton: pianista definito l’inventore del jazz. Borioso, orgoglioso, presuntuoso, non poteva credere che qualcuno suonasse meglio di lui. Fece una gara di bravura al piano con Novecento; all'inizio sembrava stesse vincendo, ma in un secondo momento vince Novecento. Così uscì dalla sala da ballo senza dire una parola perché a lui non piaceva perdere. Arrivati a Southampton ritornò in America su un’altra nave: non ne voleva più sapere di Novecento. Il duello musicale è avvincente e davvero all’ultima nota: non ha niente da invidiare a un duello western! ;
Ed è proprio questo racconto che spingerà per la prima volta Novecento Lynn Baster: Contadino che Novecento incontra sempre sul Virginan, E che gli racconta della sua vita, una vita semplice: dopo 40 anni di lavoro nei suoi campi, la siccità era riuscita a portargli via tutto, E così un giorno decise di arrivare a Londra a piedi, ma si perse e così arrivò al mare, una cosa nuova per lui, e li sentì un urlo, l’urlo del mare. Ed è proprio questo racconto che spingerà per la prima volta Novecento a scendere.
Tematiche: Amicizia: l’amicizia lega Tim Tooney e Novecento; Nacque tutto la prima settimana di lavoro di Tim, una tempesta colpì il Virginian e pur di non rimanere in camera e soffrire come un topo in trappola, decise di uscire e fare due passi. Il piroscafo si muoveva abbastanza da far perdere l’equilibrio al ed anche il senso dell’orientamento al giovane ragazzo. In questo frangente Novecento e Tim s’incontrano, gli opposti, uno ormai a terra per il troppo oscillare e l’altro in piedi come se nulla stesse accadendo là fuori, Novecento dice a Tim di seguirlo e lui senza indugio lo segue fino ad arrivare al pianoforte della salone. Lì Novecento fa togliere i freni al ragazzo e così Novecento inizia a suonare il piano con il ragazzo vicino, oscillati dal movimento della nave durante la tempesta; peccato che dopo poco il pianoforte finisce contro la vetrata del salone mandandola in frantumi. Così il comandante sentendo il frastuono e trovando i giovani lì, li manda nella sala macchine per tutta la notte, e li i due scherzando su quanto ci avrebbero messo a pagare i danni e raccontando la propria storia diventarono migliori amici.
Amicizia: La loro è un’amicizia unica, sincera, che parte probabilmente dalla comune passione per la musica e poi viene approfondita mano a mano che la il tempo passa. Novecento è puro, la sua amicizia è totalmente disinteressata e priva di ogni sovrastruttura. Il rispetto fra i due è massimo tanto che nessuno si attenta a giudicare le scelte dell’altro: Tim Tooney scende dalla nave e Novecento lo lascia andare, stesso comportamento tiene Tim quando Novecento decide di non Scendere.
Musica: ruota particolarmente su Novecento poiché la sua musica è meravigliosa, è unica, mai sentita prima. Novecento è un personaggio molto particolare da molti considerato geniale, egli è semplicemente unico, un vero artista; è solo se stesso perché non è mai stato “contaminato” dalla società della terraferma. Un uomo che rielabora in musica i desideri e le passioni altrui, un uomo che si realizza e si annulla con le note del suo piano, che vivrà sempre cullato dall’oceano, dal quale non troverà mai la forza di svezzarsi.
MUSICA: la musica è forse la vera protagonista della storia che rappresenta un vero omaggio alla musica Jazz dei primi del ‘900. Baricco descrive l’atmosfera riscendo quasi farci immaginare i suoni e la magia di queste note. Anche il nome del papà di Novecento Danny Boodman è una rielaborazione del nome del grande jazzista Banny Goodman.
IL LIMITE: Ulisse Dantesco e Novecento a confronto L’Ulisse presentato da Dante nel canto XXVI dell’inferno è un personaggio caratterizzato soprattutto per la sua astuzia, la sua intelligenza e la sua sete di conoscenza. Queste sue tre fondamentali caratteristiche sono quelle che lo portano a compiere l’interminabile viaggio prima della sua fine. Ulisse mette in campo la sua astuzia e la sua intelligenza, soprattutto nelle situazioni difficili, quando è costretto a lottare per la sua vita o quella dei suoi compagni, ma nonostante l'affetto per i suoi compagni lui è un uomo che ama il sapere e non ci pensa due volte a sacrificare la vita di questi pur di sfidare e superare il limite imposto dagli dei: così l'ultima inìmpresa oltre le Colonne d'Ercole si conclude con il naufragio provocato da un'enorme vortice e la morte dell'eroe greco con tutti i suoi compagni.. Ulisse dunque non riconosce il limite imposto dagli Dei e per questo è punito. NOVECENTO Novecento come Ulisse vive la sua vita sull’oceano viaggiando incessantemente. Ulisse viaggia per scelta, Novecento per necessità. Ulisse è alla continua ricerca della conoscenza; Novecento in un certo senso gli assomiglia perché annche lui cerca di conoscere il mondo attraverso gli occhi dei passeggeri del Virginian. La musica rappresenta per lui l’unico modo di rielaborazione e apprendimento rispetto alla realtà che lo circonda. Proprio nel numero limitato dei tasti del suo piano e delle sue note trova l’infinito dell’universo. Quindi alla fine Novecento arriva a una conclusione opposta a quella di Ulisse: per Novecento il limite è indispensabile alla conoscenza del mondo e di se stessi! Entrambi i personaggi sono però uniti dalla stessa fine: il primo però subisce l’ira di Dio; il secondo sceglie consapevolmente e serenamente.
I vari registri del linguaggio Stile: I vari registri del linguaggio Questo monologo è scritto in maniera semplice, chiara e comprensibile, Tuttavia convivvono vari registri stilistici: Registro comico: viene usato molto spesso, si ipotizza per dare al lettore quel senso di appartenenza e per far si che il lettore continiui la lettura senza essere obbligato ma perchè divertito(per esempio durante la presentazione della Jazz Band) Registro volgare: questo registro viene usato come supporto del registro comico e per abbassare la tensione nei momenti clou della narrazione. Registro aulico: viene usato alla fine quando parla Novecento e apre finalmente il suo cuore spiegando le rafioni della sua scelta e la sua concezione della musica e dell’arte.
DA LEGGERE PERCHE’: “Non sei fregato veramente finchè hai una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”