CAMPO MAGNETICO TERRESTRE La terra si comporta come una barra di ferro magnetizzata cioè come una gigantesca calamita. Si pensa che il nucleo che ha un raggio di circa 3450 km. sia costituito da una parte esterna fusa e costituita da ferro liquido e da una parte interna solida. Nella parte fusa ci sarebbero dei moti convettivi di ferro fuso che produrrebbero come una dinamo un campo magnetico.
La terra quindi manifesta attorno a sé un campo magnetico evidenziato da linee di forza che collegano il polo nord magnetico con il polo sud magnetico. Il polo Nord magnetico non coincide con il polo Nord geografico e l’asse del campo magnetico è inclinato di circa 11° rispetto a quello terrestre. nel tempo geologico si sono verificate variazioni della posizione dei poli che hanno portato a fenomeni di inversione del campo, con scambio reciproco dei poli magnetici Nord e Sud.
ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL CAMPO GEOMAGNETICO Intensità (misurata con il magnetometro in Tesla) non è costante, subisce variazioni nel tempo. Declinazione (misurata in gradi) corrisponde all’angolo compreso tra il meridiano geografico indicato dalla bussola di declinazione ed il meridiano magnetico. Inclinazione (misurata in gradi) corrisponde all’angolo che l’ago magnetico forma con il piano orizzontale.
Bussola L’ago della bussola si orienta sempre verso il Nord magnetico. La posizione del polo Nord magnetico varia nel tempo pur rimanendo sempre nei dintorni del polo nord geografico, e facendo quindi cambiare il valore della declinazione magnetica. Di tale variazione si deve tener conto osservando la bussola durante la navigazione a vela lontani dalla costa. Per conoscere la direzione esatta del Nord geografico è quindi necessario compensare la declinazione magnetica, cioè lo spostamento della direzione magnetica da quella geografica.
Il campo magnetico si estende attorno alla terra per svariate decine di migliaia di chilometri nello spazio dando origine alla magnetosfera che devia ad alta quota il vento solare formato da particelle cariche quali protoni ed elettroni. Durante la maggiore attività solare (brillamenti) la magnetosfera convoglia gran parte delle particelle in arrivo lungo le sue line di forza verso le zone polari nelle quali le particelle, eccitando gli atomi nell’alta atmosfera, producono le aurore boreali.