1 I soldi dei porti Strategie per lautonomia finanziaria e lintermodalità Il caso dei porti liguri Milano, 1 marzo 2007 – Camera di Commercio Oliviero Baccelli – Vice direttore CERTeT Bocconi
2 22,364 mld 3,953 mld 0,18 /ton 1,8 /ton Il sistema portuale ligure risorse per investimenti diritti portuali gettito fiscale valore merci importate
3 Levoluzione dei traffici container: il sistema ligure a confronto con gli altri sistemi mondiali
4 22,364 mld Il valore delle merci importate il sistema portuale ligure ha un ruolo di primo piano nellambito dellapprovvigionamento energetico del Paese Il 50% dei container pieni in import nei porti italiani nel 2004 passa da uno dei porti della Liguria (990 KTeu su 2,04 MTeu) milioni di
5 3,953 mld Il gettito fiscale generato dai porti liguri nel 2005 il gettito fiscale di competenza delle AP è stato pari allo 0,39% del gettito fiscale complessivamente generato nei porti (15,4 M su M) nel 2005 i trasferimenti ai porti (contributi c/capitale, contributi c/gestione, diritti marittimi) sono stati pari al 2,7% del gettito fiscale complessivamente generato (107 M su M) milioni di
6 0,18 /ton Le risorse correnti a disposizione dei porti: un confronto in Europa /ton (diritti portuali/movimentazione) a parità di movimentazione i porti liguri dispongono di risorse correnti in termini di diritti portuali molto inferiori: mediamente 0,18/ton contro 0,84/ton nelle quattro realtà europee incluse nel confronto (dati 2005)
7 le realtà europee concorrenti godono di risorse per investimenti superiori e caratterizzate da una stabilità molto maggiore: mediamente 3,3/ton nellultimo anno contro 1,8/ton nei porti liguri 1,8 /ton Le risorse per investimenti a disposizione dei porti: un confronto in Europa milioni di (le risorse per investimenti – media ultimo biennio)
8 Indicazioni di policy 1/3
9 Indicazioni di policy 2/3
10 Indicazioni di policy 3/3
11 Il nuovo ruolo dei porti tra autonomia finanziaria e intermodalità Il nuovo concetto di autonomia finanziaria assegna alle AP maggiori risorse in unottica di elevata correlazione coi i traffici. Ciò implica: Maggiore programmabilità degli investimenti grazie alla stimabilità dellevoluzione dei traffici Incentivo economico allefficienza elevando la produttività delle aree portuali anche attraverso una maggiore attenzione allintermodalità e alla logistica Ripartizione più chiara del rischio commerciale modificando lattuale sistema di reperimento delle risorse eccessivamente sbilanciato verso i canoni concessori
12 Il nuovo ruolo dei porti nello sviluppo economico territoriale
13 Limportanza delle relazioni fra porti e hinterland I porti nella veste di catalizzatori di servizi per la logistica rappresentano un fattore determinante nello sviluppo economico territoriale. Infatti un porto: Migliora laccessibilità e la produttività dellintero sistema economico in cui è localizzato Produce ricchezza in quanto somma di diversi impianti produttivi (terminal, centri logistici, magazzini), che concentrano una forte domanda di lavoro e grandi volumi di investimenti Fornisce un servizio di trasporto alle imprese ed alle persone, pertanto la sua efficienza diventa criterio di selezione per le scelte localizzative delle imprese industriali e di servizi
14 Le sfide poste dal decentramento e dalla responsabilizzazione Il quadro procedurale certo e le maggiori risorse auto- prodotte daranno spazio a nuove opportunità concrete per lo sviluppo del mercato favorendo: gli operatori del settore marittimo e portuale le imprese del settore ferroviario, dellintermodalità e della logistica gli intermediari finanziari le Autorità portuali quali cluster manager
15 Il CERTeT ringrazia per lattenzione Oliviero Baccelli Mauro Ravasio Giuliano Sparacino