16.00 La Famiglia 5 Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Nel loro compito educativo, i genitori cristiani solitamente
Advertisements

dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
Parola di Vita Gennaio 2006.
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
“Gesù è con noi”. Gesù è ciò che “accade” quando Dio parla senza intermediari all’uomo. (J.Sulivan) Giovanni 1, di Natale A Autrice: Asun Gutiérrez.
MARIA: la donna del “SI”
17.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 18 settembre 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa come Madre.
16.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 26 giugno 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa Tempio dello.
Elaborato da Anna Lollo Sono fedele a Cristo nella vita quotidiana? Sono capace di fare vedere la mia fede, con rispetto ma anche con coraggio? 13.
Percorso di preparazione al matrimonio. Il sacramento del Matrimonio
PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI Gesù ci fa conoscere Dio.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano
14.00 Exsultate, jubilate, o vos animae beatae, Esultate, giubilate, o voi anime beate, dulcia cantica canendo; cantui vestro respondendo, cantando.
Parola di Vita Febbraio 2009
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XX Domenica del Tempo Ordinario /c 18 agosto 2013.
11.00.
9.00 Allelúia, allelúia. Éxcita, Dómine, Allelúia, allelúia. Suscita, o Signore, poténtiam tuam, et veni, la tua potenza e vieni,
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
REDATTO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 5^ SEZ. A PLESSO VIA DE CARO I.C. “A. MALERBA” – CATANIA Anno scolastico
e le sue bellissime parole del 2013.
10.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XVI Domenica del Tempo Ordinario /c 21 luglio.
11.00 IV Domenica di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
La Famiglia come centro dell’Amore
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Festa del Battesimo di Gesù.
14.00 Visita a Cagliari 22 settembre 2013.
12.00 Et misericordia ejus a progenie in progenies Di generazione in generazione la sua misericordia Et misericordia ejus a progenie in progenies Di.
9.00.
11.00 Gesù sale al Padre Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nell’
settembre 2013 Papa Francesco Omelia della Veglia di preghiera per la Pace in Siria Piazza San Pietro 7 settembre 2013 Papa Francesco.
11.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità di tutti i santi 1 novembre 2014.
G I O R N D N A T L E Ascoltando “Che daremo al bimbo della mamma” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta.
15.00.
Ego sum pastor bonus, allelúia: Io sono il buon pastore, allelúia:
Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza. Accordami la Tua intelligenza, perché io possa conoscere il Padre nel.
16.00 La Famiglia 2 Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
16.00 Incontro Famiglie numerose Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
19.00 La Famiglia Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
marzo 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella V Domenica di Quaresima / B 22.
febbraio 2015 Papa Francesco Omelia durante la visita alla Parrocchia di S.Michele a Pietralata nella V Domenica del Tempo ordinario/
17.00 La Famiglia 3 Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
17.00 La Famiglia 1 Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
16.00.
14.00 Incontro con gli anziani Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di mercoledì 28 settembre 2014 in Piazza San Pietro all’incontro con.
19.00 La Famiglia 8 Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Gesù a 12 anni. Gesù a 12 anni Il Vangelo non ci racconta molte cose dell'infanzia di Gesù Il Vangelo non ci racconta molte cose dell'infanzia di Gesù.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica del Tempo.
20.00.
gennaio 2014 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità dell’Epifania del.
13.00.
(Un padre e una madre francesi)
12.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXVII Domenica del Tempo Ordinario /c 6 ottobre.
Preghiamo La via CRUCIS.
11.00 Lunedì dell’Angelo Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro Nel.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità di Maria Santissima.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica di Quaresima.
09.00 Lunedì dell’Angelo Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro Nel.
13.00 Kyrie eleison, Christe eleison, Kyrie eleison Signore pietà, Cristo pietà, Signore pietà.
17.00 Gratias agimus tibi proter magnam gloriam tuam Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
15.00 La Famiglia 31 Papa Francesco Udienza del 4 novembre 2015 in Piazza San Pietro sulla Famiglia Rimetti i debiti Papa Francesco Udienza del.
settembre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXIV Domenica / B 13 settembre.
10.00 Angelus 25 ottobre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXX Domenica / B 25 ottobre.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 27 gennaio 2016 in Piazza San Pietro Dio ascolta il grido e fa alleanza Papa Francesco.
13.00 Giubileo della Misericordia dei ragazzi.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 16 dicembre 2015 in piazza San Pietro I segni del Giubileo Papa Francesco Udienza.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 13 gennaio 2016 in Aula Paolo VI Il Nome di Dio è il Misericordioso Papa Francesco.
11.00 Domenica VI di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
Quattro settimane per prepararsi alla nascita di Gesù
Preghiera a Dio.
Transcript della presentazione:

16.00

La Famiglia 5

Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Papa Francesco Udienza del 18 febbraio 2015 in Piazza San Pietro sulla Famiglia I fratelli Papa Francesco Udienza del 18 febbraio 2015 in Piazza San Pietro sulla Famiglia I fratelli

Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.

Nel nostro cammino di catechesi sulla famiglia, dopo aver considerato il ruolo della madre, del padre, dei figli, oggi è la volta dei fratelli.

“ Fratello” e “sorella” sono parole che il cristianesimo ama molto. E, grazie all’esperienza familiare, sono parole che tutte le culture e tutte le epoche comprendono.

Il legame fraterno ha un posto speciale nella storia del popolo di Dio, che riceve la sua rivelazione nel vivo dell’esperienza umana. Il salmista canta la bellezza del legame fraterno: «Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 132,1).

E questo è vero, la fratellanza è bella! Gesù Cristo ha portato alla sua pienezza anche questa esperienza umana dell’essere fratelli e sorelle,

assumendola nell’amore trinitario e potenziandola così che vada ben oltre i legami di parentela e possa superare ogni muro di estraneità. Sappiamo che quando il rapporto fraterno si rovina, quando si rovina il rapporto tra fratelli, si apre la strada ad esperienze dolorose di conflitto, di tradimento, di odio.

Il racconto biblico di Caino e Abele costituisce l’esempio di questo esito negativo. Dopo l’uccisione di Abele, Dio domanda a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?» (Gen 4,9a).

E’ una domanda che il Signore continua a ripetere in ogni generazione. E purtroppo, in ogni generazione, non cessa di ripetersi anche la drammatica risposta di Caino: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9b).

La rottura del legame tra fratelli è una cosa brutta e cattiva per l’umanità. Anche in famiglia, quanti fratelli litigano per piccole cose, o per un’eredità, e poi non si parlano più, non si salutano più. Questo è brutto!

La fratellanza è una cosa grande, quando si pensa che tutti i fratelli hanno abitato il grembo della stessa mamma durante nove mesi, vengono dalla carne della mamma! E non si può rompere la fratellanza.

Pensiamo un po’: tutti conosciamo famiglie che hanno i fratelli divisi, che hanno litigato; chiediamo al Signore per queste famiglie – forse nella nostra famiglia ci sono alcuni casi – che le aiuti a riunire i fratelli, a ricostituire la famiglia.

La fratellanza non si deve rompere e quando si rompe succede quanto è accaduto con Caino e Abele. Quando il Signore domanda a Caino dov’era suo fratello, egli risponde: “Ma, io non so, a me non importa di mio fratello”. Questo è brutto, è una cosa molto, molto dolorosa da sentire. Nelle nostre preghiere sempre preghiamo per i fratelli che si sono divisi.

Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all’apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace.

In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in società. Forse non sempre ne siamo consapevoli, ma è proprio la famiglia che introduce la fraternità nel mondo!

A partire da questa prima esperienza di fraternità, nutrita dagli affetti e dall’educazione familiare, lo stile della fraternità si irradia come una promessa sull’intera società e sui rapporti tra i popoli.

La benedizione che Dio, in Gesù Cristo, riversa su questo legame di fraternità lo dilata in un modo inimmaginabile, rendendolo capace di oltrepassare ogni differenza di nazione, di lingua, di cultura e persino di religione.

Pensate che cosa diventa il legame fra gli uomini, anche diversissimi fra loro, quando possono dire di un altro: “Questo è proprio come un fratello, questa è proprio come una sorella per me”!

E’ bello questo! La storia ha mostrato a sufficienza, del resto, che anche la libertà e l’uguaglianza, senza la fraternità, possono riempirsi di individualismo e di conformismo, anche di interesse personale.

La fraternità in famiglia risplende in modo speciale quando vediamo la premura, la pazienza, l’affetto di cui vengono circondati il fratellino o la sorellina più deboli, malati, o portatori di handicap.

I fratelli e le sorelle che fanno questo sono moltissimi, in tutto il mondo, e forse non apprezziamo abbastanza la loro generosità. E quando i fratelli sono tanti in famiglia – oggi, ho salutato una famiglia, che ha nove figli?:

il più grande, o la più grande, aiuta il papà, la mamma, a curare i più piccoli. Ed è bello questo lavoro di aiuto tra i fratelli.

Avere un fratello, una sorella che ti vuole bene è un’esperienza forte, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternità cristiana. I più piccoli, i più deboli, i più poveri debbono intenerirci: hanno “diritto” di prenderci l’anima e il cuore.

Sì, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli. Quando questo accade, quando i poveri sono come di casa, la nostra stessa fraternità cristiana riprende vita.

I cristiani, infatti, vanno incontro ai poveri e deboli non per obbedire ad un programma ideologico, ma perché la parola e l’esempio del Signore ci dicono che tutti siamo fratelli. Questo è il principio dell’amore di Dio e di ogni giustizia fra gli uomini.

Vi suggerisco una cosa: prima di finire, mi mancano poche righe, in silenzio ognuno di noi, pensiamo ai nostri fratelli, alle nostre sorelle, e in silenzio dal cuore preghiamo per loro. Un istante di silenzio.

Ecco, con questa preghiera li abbiamo portati tutti, fratelli e sorelle, con il pensiero, con il cuore, qui in piazza per ricevere la benedizione.

Oggi più che mai è necessario riportare la fraternità al centro della nostra società tecnocratica e burocratica: allora anche la libertà e l’uguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione.

Perciò, non priviamo a cuor leggero le nostre famiglie, per soggezione o per paura, della bellezza di un’ampia esperienza fraterna di figli e figlie.

E non perdiamo la nostra fiducia nell’ampiezza di orizzonte che la fede è capace di trarre da questa esperienza, illuminata dalla benedizione di Dio.

Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Benedictus qui venit in nomine Domini Benedetto colui che viene nel nome del Signore