Il Caffè nella letteratura Michela Cordoni II SANU
Il caffè ha da sempre occupato un ruolo di rilevante importanza in tutti i campi del sapere,non da ultimo nella letteratura. Fu così che nell’Illuminismo il caffè unì la sua funzione di piacere a quella di divulgazione del sapere, divenendo luogo di incontro di menti illustri che scambiavano i loro pensieri e saperi.
Il Caffè letterario Luoghi di ampio passaggio lungo tutta la giornata, le caffetterie diventano circoli informali di conversatori che discutono di disparati argomenti: libri, opuscoli e pamphlet, e si aprono ad accogliere una non consueta clientela, quella femminile che mai aveva trovato spazio nell'esclusivismo delle taverne popolari. E' in questo periodo che il caffè assume i connotati di qualcosa di prezioso: il regalare vassoi di caffè (come già accadeva per il cioccolato), diviene sinonimo di dono prezioso e segno di particolare devozione.
Nel giugno del 1764 nasce a Milano, ad opera di Pietro Verri,la rivista IL CAFFÈ . Il titolo viene scelto proprio a causa del rilevante fenomeno della diffusione del caffè come luogo dove poter intraprendere un libero ed attuale dibattito culturale,politico e sociale.
Els Quatre Gats Els Quatre Gats è uno dei caffè storici della città di Barcellona. Fondato nel 1897, questo bar-tapas si è rapidamente trasformato in un luogo d'incontri "bohème" degli intellettuali. Tutti i grandi artisti dell'epoca si sono seduti a questo bar (Santiago Rusinyol, Ramón Casas, Joaquín Mir, Isidre Nonell, Anglada Camarasa, Rubén Darío et Gaudí).
Opere e Poesie
Carlo Goldoni Nel 1750 Carlo Goldoni dà vita ad una delle sue commedie più importanti : La Bottega del Caffè. “La scena stabile rappresenta una piazzetta in Venezia, ovvero una strada alquanto spaziosa con tre botteghe: quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia biscazza.” (C.Goldoni)
L’opera differisce da tutte le altre sue opere in quanto dotata di un’unità,una coralità dei personaggi. Questa effetto è favorito dalle presenza di luoghi di unità,primo fra tutti il Caffè. “Tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. Una volta correva l'acquavite, adesso è in voga il caffè”. (“La Bottega del caffè”)
Friedrich Torberg Friedrich Torberg (1908-1979), intellettuale dal talento multiforme, fu romanziere, poeta, polemista, sceneggiatore, critico teatrale e traduttore. Scrisse un vera e propria Ode al caffè.
“Ode al caffè nero” Caro, caldo, buon caffè nero, sia moca, turco, o serbo vero, o Dio sa cosa d'altro esser può, gentiluomo casalingo e no; quando ti vedo davanti a me, sei solo il buon fumante caffè. Devi saper, infatti, e tu lo sai ( non così forse il lettore), senza te lavorar non potrei, la mente mia essendo già nei guai: assai peggior sarebbe se qui sulla scrivania non ci fosse un thermos pieno di buon caffè. P.e. questa rima balorda Di "fosse" con "potrei" è madornale. E che dire del condizionale? È chiaro: sono giù di corda. Il perché è molto evidente: non ho preso caffè sufficiente! Ora a questo pongo rimedio e mi metto tosto al lavoro: per le rime aumenta il dialetto! È il caffè nero benedetto Che funziona alla perfezione: io ben so che è uno stregone!
Passa fratello per la gola E non farlo una volta sola, scendi trasforma notte in giorno, agisci, caffè, fá come il forno, manda il tuo fuoco verso l' interno, proteggimi dal raggio esterno. Dicono che causi il batticuore Che il sonno scacci e che il nervo muore. Ma non so qual piacer si goda Su questa terra impunemente che la salute non ti roda: nulla la vita da per niente. Soldi, gloria, amor e così via Tutto nel mondo è monotonia. Il destino chiude la sua corsa Entro la stessa morsa. Ma basta di moca l'aroma Per metter in moto un automa. Io me ne infischio del malvagio Che mi sussurra adagio adagio: la caffeina è una minaccia che altro da questa vitaccia? La vita è tutta sol malattia Che porta alla morte e così sia! Fino al fatale momento a te reso fedele mio buon caffè. (Friedrich Torberg)
Nell’ ode Torberg evidenzia tre aspetti del caffè Nell’ ode Torberg evidenzia tre aspetti del caffè. Nella prima parte vi è l’elogio alle sue proprietà organolettiche. Si passa poi a sottolineare due aspetti contrapposti della bevanda ossia la capacità di aumentare la concentrazione che permette allo scrittore di applicarsi meglio nel suo lavoro ma,nel contempo,l’abusarne provoca tachicardia. Nonostante ciò,trattandosi di un’ Ode al caffè, il senso che pervade tutta l’opera non può che essere il piacere di avere accanto a sé una tazza di caffè che ti accompagna nel lavoro tanto da essere definito“fratello”.
Sitografia Immagini: http://www.roberto-crosio.net/1_citta/VAN_GOGH.htm http://valhalla.ilcannocchiale.it/?yy=2006&mm=9 http://dogomite.com/ElsQuatreGats.JPG http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Goldoni http://www.zandonaieditore.it/autori/autore_35_Friedrich%20Torberg.html (Siti visitati il 24/05/2011)