Essere professionisti nella scuola dell’infanzia

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Transcript della presentazione:

Essere professionisti nella scuola dell’infanzia AIMC Sicilia Seminario regionale “Professionisti nella scuola dell’infanzia” – Palermo, 5 giugno 2010 Essere professionisti nella scuola dell’infanzia Prof. Pasquale Moliterni Università Roma“Foro Italico” Consigliere Nazionale AIMC

Indagine TALIS-OCSE (Teaching and Learning International Study, 2009) In Italia il 52% dei dirigenti ritiene che gli insegnanti siano poco qualificati, soprattutto al nord (la media Talis è il 35%); L’autonomia scolastica valorizza i rapporti tra scuola e territorio, consente di decidere sull’offerta formativa e sull’utilizzazione delle risorse, ma non su scelta e retribuzione del personale; I docenti italiani frequentano meno corsi rispetto alla media Talis (66% contro (88%), ma svolgono più ricerca individuale su argomenti professionali: emergono modalità più informali di formazione e attenzione per percorsi di ricerca-azione; Le attività di sviluppo professionale in rete sono ritenute meno importanti; Emerge l’esigenza di approfondimenti epistemologici, di confronto con buone pratiche didattiche e di saper far fronte a bisogni specifici (disabilità, bullismo, multiculturalità…), attraverso buone letture e scambi anche tra pari, in comunità di pratiche. Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante Mestiere Impiego Semi-professione Professione Praticante/artigiano/bricoleur Tecnico-esperto, ingegnere Artista Competente-ricercatore Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante Professionista pratico-riflessivo (Schön, 1993): fonte del sapere pratico e testimone di un’epistemologia pratica, un sapere basato sull’azione, sulle strategie della complessità, della connessione multipla in un’ecologia contestuale, nello sforzo di contestualizzare e globalizzare i saperi e le conoscenze e costruire senso e significato in situazioni incerte, indeterminate e indeterminabili, in cui vi è conflitto di valori (alunno-educatore, insegnante-genitori, scuola-extrascuola…); Ricercatore -teacher as inquirer: Day, 1999- (action learning: riflessione in azione, pensare ciò che si fa mentre lo si fa, conversare con la situazione attraverso le azioni compiute per cambiarla, e saper reagire in tempo reale alle situazioni di cambiamento indotte, forma di ricerca e sperimentazione finalizzata a migliorare la pratica professionale, attività metacognitiva); Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Ricercatore Intelligenza pratica Teoria-pratica Didattica e disciplina Metodi e contenuti Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Professionista: Persona competente che rendiconta (profiteor) nella professione vi è l’eccedenza della persona Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante professionista entra in relazione attiva relazioni facilita relazioni Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Professione Competenza: circolo virtuoso tra fare-sapere-agire-essere-divenire (di natura incrementale) Com-petenza distribuita Collegialità/comunità di pratiche Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante (e scuola): Risponde/corrisponde ai S.E.N. (bisogni educativi speciali) Facilita … Rimuove gli ostacoli …. (O.M.S., Costit. Rep. , art. 3) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante Mediatore dell’apprendimento perché matura in se stesso la disponibilità al mutamento, la fiducia nel processo di sviluppo e di apprendimento (Rogers, Libertà nell’apprendimento, 128-143) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Docente, formatore: Regista e coordinatore dei processi interattivi e comunicativi, in contesti che favoriscano organizzazioni e riorganizzazioni cognitive, strutturazioni mentali, attraverso la discussione guidata, l’apprendimento cooperativo, l’elaborazione del conflitto cognitivo, il tutoring e il peer-tutoring, la lezione frontale e dialogica Pasquale Moliterni, 5.6.2010

L’insegnante: Colui che sa tramutare lo sforzo degli allievi per raggiungere apprendimenti, che da soli non saprebbero raggiungere, ma di cui non saprebbero sospettare neppure l’esistenza, in un piacere, nel piacere della conoscenza Pasquale Moliterni, 5.6.2010

In-segnare Essere capaci di mostrare e di tradurre la realtà in rappresentazione (in – signo – ponere) (C. Laneve) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Insegnante: capisaldi professionali Ethos: spirito inclusivo, cultura e piacere della collaborazione più che della competizione, in ambienti educativi di apprendimento Didatta-pedagogista: attenzione multifocale ai bisogni e alla predisposizine di oggetti e contesti adeguati a favorire e sollecitare apprendimento e studio Assessment: spia/led e regolazione del processo di apprendimento-insegnamento, in un approccio costruttivistico (e non positivistico) alla conoscenza Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Didattica Scienza e arte della mediazione Teoria della conoscenza costruita sulle 3 polarità di soggetto, oggetto e mediatori frutto di interazioni Terra di mezzo di processi posti tra le sollecitazioni e le risposte degli alunni Individuazione di saperi accessibili all’apprendimento, in un impegno di protezione dell’allievo Ristrutturazione spazio-temporale di un sapere all’interno di un set didattico/ sfondo integratore Pasquale Moliterni, 5.6.2010

… sapere professionale (il sapere di tutti gli insegnanti) un saper fare, per essere, nel continuum tra conoscenza-azione-riflessione didattica nella progettualità della scuola “luogo” di autonomia e ricerca (v. art. 6 Regolamento autonomia scolastica) forma costitutiva della professione docente per la: messa in campo di azioni idonee a favorire la crescita della persona umana nell’incontro con la cultura; nella costruzione della conoscenza intesa come partecipazione consapevole alla trasformazione della realtà nello sviluppo dell’identità e dell’autonomia personale. Pasquale Moliterni, 5.6.2010 Scurati, Calidoni, …

Successo formativo… (dpr 275/99) “La scuola è sede di processi educativi anche e sotto l’aspetto di comunità organizzata per il conseguimento di obiettivi di efficacia formativa” (Scurati, Umanesimo della scuola oggi, p. 48) … Ovvero Successo formativo… (dpr 275/99) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

… Insegnare tutto il possibile a tutti -Comenio, 1630- ripreso da Bruner nel 1961 e nel 1997 con la sua attenzione alle “forme oneste” della conoscenza: “si può insegnare qualsiasi argomento a qualsiasi alunno in qualsiasi età purchè si trovi una forma onesta per farlo” … in una scuola al servizio di tutti e di ciascuno, “insieme”, in una società aperta. Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Didattica azione strutturata (intenzionale) e metodica di trasmissione, avviamento a un sapere (istruzione), saper fare (formazione), saper essere (educazione), in tempi e luoghi specifici e diversi dal quotidiano, con attenzione all’organizzazione che rispetti la centralità del corpo e dell’intelligenza spaziale, dei ritmi e delle sensibilità individuali (Canevaro, 1993) in una relazione asimmetrica tra esperto e…inesperti, di cui avere cura Pasquale Moliterni, 5.6.2010

didattica ? C A Trasmissione Adattamento Riduzione Trasformazione Mediazione C A ? Pasquale Moliterni, 5.6.2010

“La MEDIAZIONE tra il SOGGETTO IN APPRENDIMENTO e l’OGGETTO DI insegnamento (contenuti/discipline/SAPERI) costituisce la questione centrale della DIDATTICA”: C IA didattica Contesto I CONTESTO Pasquale Moliterni, 5.6.2010 Damiano, Moliterni… (Damiano)

Azioni, dunque, di soggetti …tra soggetti… su oggetti: insegnante/i, allievo/i, cultura/esperienza rappresentata … in un contesto di significati (l’ambiente educativo di apprendimento … vivaio di relazioni umane … sfondo integratore …e “luogo” del curricolo implicito-esplicito): Pasquale Moliterni, 5.6.2010

ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI Esperienza Immagini Giochi Concetti MEDIAZIONE DIDATTICA ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI Esperienza Immagini Giochi Concetti ’ ‘’diretta’ schemi simulazioni teorie -virtuale- Realtà Rappresentazione Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Mediazione per Resistenze da vincere Ostacoli da superare Barriere da aggirare … attraverso strategie che fanno oscillare l’insegnamento tra tecnica e arte (Gage) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

La didattica opera autonomamente e utilizzando riferimenti comuni a campi disciplinari tra loro indipendenti potrà realizzare le integrazioni proprie della scienza cognitiva che la faranno assurgere a disciplina autonoma rispetto alle altre scienze di cui è stata finora ancella (personalismo e teoria dell’azione personale nell’apprendimento; epistemologia e teoria della scienza come costruzione di teorie; la ricerca basata su paradigmi che implicano la rielaborazione di conoscenze…) (v. BRUNER, BRUERA…). Pasquale Moliterni, 5.6.2010

La didattica si specializza in relazione a Soggetti (per età e bisogni formativi) Saperi e conoscenze Contesti istituzionali Obiettivi formativi … da didattica generale a didattica e didattiche speciali Pasquale Moliterni, 5.6.2010

CITTADINANZA POF CURRICOLO* INDICAZIONI - ORDINAMENTI CONTESTO Finalità POF Obiettivi di apprendimento CURRICOLO* Traguardi per sviluppo competenze * Campi di esperienza (SdI), aree, discipline (I ciclo) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Alfabetizzazione strumentale (linguaggi discipline) Curricolo * Alfabetizzazione culturale e sociale CITTADINANZA Scuola - Territorio Alfabetizzazione strumentale (linguaggi discipline) SdI: campi di esperienza S. Primaria: acquisizione apprendimenti di base, sviluppando dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, acquisendo saperi irrinunciabili S. Second. I: scuola formativa attraverso gli alfabeti disciplinari (accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo), evitando frammentazione e trasmissione, prestando attenzione alle zone di confine, per un sapere integrato Pasquale Moliterni, 5.6.2010

CONTESTO Formazione: da sistema stratificato-successivo a sistema sinergico-progressivo Concezione di un’azione formativa poliedrica e reticolare, interistituzionale e intergenerazionale Valorizzazione del locale, ma ciò richiede un ampliamento delle possibilità formative per le figure coinvolte e un rilancio del valore della cittadinanza come stile e responsabilità di ciascuno Educazione: tensione tra autorealizzazione personale e creazione di una civitas sociale collettiva (J. Goodlad, in praise of school, New York, 1997) Ecologia umana totale per un umanesimo democratico (Scurati, 2007) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Campi di esperienza (SdI) - luoghi del fare e dell’agire, orientati da azione consapevole degli insegnanti, verso sistemi simbolico-culturali: Il sé e l’altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo in movimento (Identità, autonomia, salute) Linguaggi, Creatività, Espressione (Gestualità, arte, musica, multimedialità) Discorsi e Parole (Comunicazione, lingua, cultura) Conoscenza del Mondo (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

S D D D Pasquale Moliterni, 5.6.2010

PROGRESSIONE - CICLICITA’ DEL CURRICOLO PRATICI/SPONTANEI/INFORMALI campi di esperienza * educazioni/ambiti disciplinari discipline SAPERI SISTEMATICI/SCIENTIFICI/FORMALI * Fare Rappresentare (un fare consapevole e intenzionale) Pasquale Moliterni, 5.6.2010 (p.moliterni)

Forme curricolo (2007): Infanzia Primaria Media Campi di esperienza Aree disciplinari Discipline Corpo in movimento Linguaggi, creatività, espressione Linguistico-artistico-espressivo (v.: discipline) Italiano Lingue comunitarie Musica Immagine Corpo, movimento, sport Discorsi, parole Storico-geografico (v.: discipline) Storia Geografia Sé e altro Conoscenza mondo Matematico-scientifico-tecnologica (v. disci.) Matematica Scienze nat. e sperim. Tecnologia Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Ipotesi secondo il modello “Epistemologia Genetica” SOGGETTO INTERAZIONI cognitive OGGETTO Linguistico-artistico-espressivo Matematico- tecnologico scientifico Storico-geografico- (scientifico) Italiano, Lingue comunitarie, Musica, Arte e Immagine, Corpo, Movimento, Sport Matematica, Tecnologia, -Scienze naturali e sperimentali - Storia Geografia (Scienze naturali e sperimentali ) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Docente, formatore: Regista e coordinatore dei processi interattivi e comunicativi, in contesti che favoriscano organizzazioni e riorganizzazioni cognitive, strutturazioni mentali, attraverso la discussione guidata, l’apprendimento cooperativo, l’elaborazione del conflitto cognitivo, il tutoring e il peer-tutoring, la lezione frontale e dialogica Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Sapere didattico Competenze in un campo, da trasferirsi/apprendere attraverso segni e con la partecipazione alla comunità di pratiche Attento alle caratteristiche personali del soggetto Perfezionabile per imitazione e contagio (sapere pratico) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

… sapere professionale (il sapere di tutti gli insegnanti) un saper fare, per essere, nel continuum tra conoscenza-azione-riflessione didattica nella progettualità della scuola “luogo” di autonomia e ricerca (v. art. 6 Regolamento autonomia scolastica) forma costitutiva della professione docente per la: messa in campo di azioni idonee a favorire la crescita della persona umana nell’incontro con la cultura; nella costruzione della conoscenza intesa come partecipazione consapevole alla trasformazione della realtà nello sviluppo dell’identità e dell’autonomia personale. Pasquale Moliterni, 5.6.2010 Scurati, Calidoni, …

L’insegnante: Colui che sa tramutare lo sforzo degli allievi per raggiungere apprendimenti, che da soli non saprebbero raggiungere, ma di cui non saprebbero sospettare neppure l’esistenza, in un piacere, nel piacere della conoscenza Pasquale Moliterni, 5.6.2010

curricolo insieme delle conoscenze scandite in tutto il percorso scolastico (R. Laporta) complesso dell’esperienza scolastica dello studente compiuta a scuola e orientata alla sua formazione (C. Scurati) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Curricolo indiretto o implicito insieme delle condizioni esterne, dgli stimoli, dei materiali, ma soprattutto clima relazionale e affettivo che intercorre tra docenti e alunni scuola … contesto di relazioni, di cura e di apprendimento … (che) promuove una pedagogia attiva e delle relazioni, che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti, delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza smpre più elaborate e consapevoli (Orientamenti SdI 1991) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Apprendimento esperienza, esplorazione, rapporti tra gli alunni, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attività ludiche ambiente di apprendimento: vita di relazione, spazio accogliente, tempo disteso, documentazione significativa, stile educativo, cooperazione nella costruzione della conoscenza Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Curricolo progetto personalizzato, fatto proprio da ogni alunno curricolo implicito, ambiente di apprendimento in cui la crescita di ognuno avviene con proprie modalità, tempi e ritmi in cui ciascuno possa imparare a coniugare il senso dell’incompiutezza con il desiderio di riuscire, sentendosi ascoltato nei propri bisogni specifici Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Cornice culturale: 3 postulati pedagogici PERSONA: centralità, originalità, integralità, globalità, esistenzialità, essenzialità CITTADINANZA: aver cura, scoprire, rispettare, valorizzare sé-l’altro-le cose; convivenza, libertà-e-responsabilità; partecipazione attiva alla costruzione del mondo COMUNITA’ EDUCANTE: di dialogo, di diversità, di persone, di pratiche, di apprendimento; convivialità, condivisione, impegno congiunto, valorizzazione reciproca scuola-famiglia-società nelle varie articolazioni Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Forme curricolo (2007): Infanzia Primaria Media Campi di esperienza Aree disciplinari Discipline Corpo in movimento Linguaggi, creatività, espressione Linguistico-artistico-espressivo (v.: discipline) Italiano Lingue comunitarie Musica Immagine Corpo, movimento, sport Discorsi, parole Storico-gografico (v.: discipline) Storia Geografia Sé e altro Conoscenza mondo Matematico-scientifico-tecnologica (v. disci.) Matematica Scienze nat. e sperim. Tecnologia Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Punti di forza Protagonismo e Autonomia di scelta dei docenti, sia progettuale che metodologica e valutativa Protagonismo dell’alunno Attenzione a costituzione di aree e competenze trasversali (v. EG di Piaget) e alla significatività dell’apprendimento (Bruner: fare significato; Ausubel: rielaborare il sapere secondo la personale matrice cognitiva) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Metodologia: Aspetti “prescrittivi” Valorizzare esperienza degli alunni Dimensione sociale apprendimento Favorire apprendimento per scoperta ed esplorativo Utilizzare forme molteplici di mediazione: spazi, ambienti, tempi, oggetti, relazioni (interazione, cooperazione) Riconoscere il valore della diversità personale Sviluppare l’apprendimento cooperativo Utilizzare esperienze operative e laboratoriali DIDATTICA indiretta, mediatrice, attiva, esplorativa, collaborativa, laboratoriale, riflessiva ……. %.... Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Campo di esperienza: conoscenza di insieme Valorizzazione del gioco e dell’esperienza (esperire per simbolizzare e costruire nuove esperienze più consapevoli, trasformando le precedenti e generandone di nuove, in un circolo continuo e virtuoso) Campo di esperienza: conoscenza di insieme Discipline: categorie di analisi per una conoscenza approfondita intesa come articolazione della comprensione di un mondo non smontabile a nostro piacimento Cultura e conoscere inteso come scoperta consapevole dell’unità tra soggetto/i e mondo/i Rapporto tra campi/ambiti/aree/discipline, pre-post-discipline Competenza: frazionabile in obiettivi e traguardi perché rinvia a impegno nel mondo, anche di tipo professionale Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Valutazione Precede, accompagna e segue i percorsi curricolari Attiva e regola azioni didattiche, è attenta al processo Promuove un bilancio critico ma in funzione educativa e non prestazionale Ha funzione formativa, di accompagnamento e stimolo al miglioramento continuo La valutazione (scelta relativi strumenti) e la cura della documentazione sono responsabilità degli insegnanti Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Sfondo integratore Favorisce l’integrazione delle differenze perché favorisce la percezione di una “gestalt” (una configurazione più ampia di cui le differenze sono parte) Fa leva sulla regia educativa (creare collegamenti tra momenti e percorsi spazio-temporali diversi) Dà significato alle parole e alle azioni (Bateson) Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Sfondo integratore Grande importanza hanno gli oggetti mediatori (reali/concreti/attivi, iconici, scenici/analogici, astratti/simbolici) I mediatori sono gli indizi di un ambiente che viene investito della capacità di connotazione significativa L’ambiente si fonda sulla rappresentazione e costituisce il collegamento e il campo di applicazione delle proprie azioni Pasquale Moliterni, 5.6.2010

Aspetti problematici Dimensioni organizzative (classi …primavera, tempi, risorse, organici… biennio II ciclo Traguardi articolati per “campi” (SdI) e “discipline” (S.P., S.S. I grado) Elenco obiettivi specifici rischia di irrigidire progettualità Valutazione apprendimenti e certificazione Pasquale Moliterni, 5.6.2010