Prof.ssa Alisa Del Re Dipartimento di Scienze Politiche, giuridiche e studi internazionali Università di Padova
Nel 2012 le sindache nel Veneto sono il 13,9% (media nazionale 9,8%); le assessore sono il 18,46% (media nazionale 18,6%) le consigliere sono il 18,94% (media nazionale 18,1%) Consiglio regionale: 7% nel 2010 Assessore dal 1970 ad oggi sono state 6. Cfr.
La contrazione occupazionale - almeno per quanto riguarda il numero di rapporti di lavoro attivi - iniziata nell’estate del 2008 risulta quindi non essersi al momento ancora esaurita. La perdita complessiva dovuta alla crisi può essere calcolata attorno alle mila posizioni lavorative la quota che interessa le donne è pari al 33% decisamente più modesta di quanto sia il peso sul totale degli occupati (42%). (2011)
Disoccupazione: l’incidenza della componente femminile risulta sempre maggioritaria pur se in contrazione a partire dal 2008 proprio in funzione dell’accresciuto flusso di maschi espulsi dal lavoro. Età: le donne sono mediamente più giovani (il 47,3% ha un’età inferiore ai 40 anni contro il 43,4% degli uomini, un risultato frutto del recente forte reingresso delle donne nel mercato del lavoro retribuito, con un profilo di istruzione decisamente superiore.
Il settore dei servizi vede per le donne una robusta contrazione nel 2009 cui fa seguito una modesta crescita nel 2010, soprattutto grazie alle attività legate alle cure personali, al netto del lavoro domestico. A questo proposito è interessante notare come la segregazione orizzontale per settori economici, ovvero la concentrazione femminile in ambiti specifici, nel complesso ritenuta negativa, ha costituito invece, in questo caso, un primo argine agli effetti della crisi economica sull’occupazione femminile.
Nel 2012 quasi ottocento padovane hanno volontariamente lasciato l’occupazione, un trenta per cento circa delle oltre 2600 neomamme venete che hanno preferito dire addio al posto fisso per tornare a casa con il bebè Due i problemi maggiori: spesso non viene rispettata la legge sulla maternità e spesso è difficile, difficilissimo, rientrare dal part time a tempo pieno Servizi sociali: necessità di potenziare gli asili nido, e la cura degli anziani non autosufficienti
25 novembre Giornata mondiale contro la violenza alle donne Bozzoli, Merelli, Ruggerini «Il lato oscuro degli uomini. La violenza maschile contro le donne: modelli culturali di intervento. Ed. Ediesse Blog La 27 ora «Questo non è amore» ed. Marsilio
Commissione regionale Pari Opportunità: Il fenomeno degli omicidi domestici in Veneto nel triennio a cura di M. Bacciconi, P. Martucci Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica: (ONVD): «Omicidi in Veneto in una prospettiva di genere”
Nel Veneto, secondo l’indagine Istat del 2006, i casi di violenza fisica o sessuale riguardano il 34,3% delle donne, mentre a livello nazionale la percentuale delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni è del 32% Un primo monitoraggio realizzato dall’Osservatorio sul territorio regionale nel semestre iniziale del 2011 ha individuato ben 1224 casi di violenza domestica, con 1174 autori e quasi1500 vittime dirette o di “violenza assistita»
I casi di omicidio e omicidio tentato in ambito domestico - rilevati grazie all’esame delle notizie di cronaca veneta riferite agli anni 2009, 2010 e sono stati complessivamente 84, con un totale di 92 vittime. L’autore era noto nel 99% circa dei casi. Il numero delle vittime risulta superiore a quello degli eventi, poiché vi sono stati diversi episodi di omicidio riuscito o tentato (8 in totale) in cui le vittime dello stesso aggressore erano due.
Dati Consultori (effetto IVG) Relazione annuale del Ministero della salute 2012 Delibera regionale 2621/12 (effetto sulle mammografie)