Intervista a un grande matematico di Simona Brasolin
Maria Gaetana Agnesi
Nasce a Milano il16 maggio 1718 E muore a Milanoil 9 gennaio 1799 è stata una matematica e benefattrice italiana
Bibliografia Primogenita di ventuno figli, nasce a Milano da una facoltosa famiglia arricchitasi con l’industria della seta. Maria Gaetana mostra ben presto di possedere una straordinaria intelligenza e una particolare propensione per le lingue straniere. Il padre, Pietro Agnesi, che, come da tradizione, aveva deciso di far istruire il primo figlio maschio, deve riconoscere e incoraggiare queste doti e decide di provvedere all'istruzione della primogenita con illustri precettori.
Il suo soprannome è Oracolo Settilingue perché apprende perfettamente sette lingue: l’italiano il tedesco il francese il latino il greco lo spagnolo l’ebraico Nel 1737 passa dallo studio delle lingue allo studio di Matematica e Filosofia. La sua casa diventa uno dei salotti più in vista di Milano.
Intellettuali d’Italia e di mezza Europa, la introducono agli Elementi di Euclide, alla Logica, alla Metafisica e alla Fisica generale.
I propri progressi con varie tesi filosofiche vengono pubblicate nel 1738, in una raccolta dal titolo Propositiones Philosophicae contenente 191 tesi, tratte dalle pubbliche discussioni, riguardanti questioni di logica, botanica, cosmologia, ontologia, meccanica e pneumatologia (la scienza degli spiriti).
Nonostante i successi ottenuti, giunta all'età di ventuno anni, chiede al padre il permesso di diventare monaca, ma per rimanere in casa ad accudirlo si risolve a sacrificare le sue inclinazioni, a condizione però di non prendere più parte alla vita mondana ed avere il permesso di recarsi in chiesa a suo arbitrio. Maria, "tranquillata nell'animo", decide di dedicarsi intensamente allo studio dell‘algebra e della geometria.
Nel 1740, a 22 anni, Maria Gaetana inizia un periodo di studi in collaborazione con padre Ramiro Rampinelli, professore di fisica e matematica a Milano. Con l'aiuto di Rampinelli, l'Agnesi studia il testo dell'abate Reyneau, Analisi dimostrata (del 1708), ed è in questo periodo che rinuncia a pubblicare il suo commento sulle sezioni coniche per disporsi, incoraggiata dal suo mentore e dall'aiuto di Jacopo Ricatti, alla stesura di un testo di analisi, le Istituzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana pubblicate in italiano nel 1748, opera che godette di larga fama e fu tradotta in francese (1775) e in inglese (1801).
Nel 1750 sostituì il padre nell'insegnamento della matematica all’Università di Bologna. Nel 1752 alla morte del padre, la Agnesi si ritira dalla vita pubblica per dedicarsi alla cura dei poveri e allo studio delle Sacre Scritture.
Nel 1771 viene istituito a Milano il Pio Albergo Trivulzio Nel 1771 viene istituito a Milano il Pio Albergo Trivulzio. Maria Gaetana a ricoprire la carica di Visitatrice e Direttrice delle Donne, specialmente inferme. Successivamente nel 1783 si trasferisce al Pio Albergo, in qualità di direttrice.
Coloro che si rivolgono all'Agnesi per ottenere pareri di carattere scientifico vengono invece cortesemente scoraggiati: l'Accademia di Torino, ad esempio, le chiede di esaminare i lavori di Langrange intorno al calcolo delle variazioni e lei si sottrae. Continua a lavorare al Trivulzio per ventisei anni fino al giorno della morte, il 9 gennaio 1799.
Contributi alla matematica Nel 1748 M. G. Agnesi stese un trattato d'analisi algebrica e infinitesimale, in cui per la prima volta la disciplina, nata nel '600, veniva aggiornata fino alle teorie contemporanee. Il trattato, importante nel suo tempo per il carattere di divulgazione didattica, dal titolo "Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana" ebbe il merito di divulgare le idee e le scoperte di due autori ancora poco conosciuti al tempo, ma destinati ad avere fama ed onore nei secoli a venire: Newton e Leibniz.
L'opera dell'Agnesi superò il dissidio tra i due autori riconoscendo ad entrambi il proprio campo di competenza: geometrico per Leibniz e cinematico e fisico per Newton. Maria Gaetana Agnesi nella stesura dell'opera studiò una curva che prese il nome di Versiera dell'Agnesi.
I due volumi delle Istituzioni portano ben chiaro il marchio di fabbrica di Gaetana, che ha il genio di capire i grovigli più astrusi e di renderli chiari agli altri. Questo, e non altro, vuol essere il suo trattato: un preciso resoconto dei più avanzati progressi della matematica, esposto nella forma migliore. I due volumi trattano, rispettivamente: Dell’analisi delle quantità finite, curve classiche, versiera; Il) Calcolo infinitesimale, differenziale, integrale; metodo inverso delle tangenti o risoluzione di particolari classi di equazioni differenziali.
Visiera dall’Agnesi, di che cosa si tratta?
Data una circonferenza C con diametro AB, si tracci da B la tangente t alla circonferenza C, si chiami r la generica retta uscente da A, si indichino con D l'intersezione tra r e t, con E l'intersezione tra r e C, e con F l'intersezione tra la parallela ad AB condotta per D e la parallela a t condotta per E. Il luogo dei punti F al variare di r entro il fascio di rette di centro A è la versiera di Agnesi. Tutto questo si può esprimere molto semplicemente con l’equazione cartesiana (d 2 +x2)y = d 3, a patto ovviamente di prendere d, il diametro, come asse delle ordinate.
Bibliografia: Parte scritta - it.wikipedia.org/wiki/Maria_Gaetana_Agnesi - www.torinoscienza.it/personaggi - www.italiadonna.it/public/percorsi Immagini - google immagini