Steve Jobs “Nella vita le sconfitte sono le svolte migliori. Perché costringono a pensare in modo diverso e creativo. ”

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Transcript della presentazione:

Steve Jobs “Nella vita le sconfitte sono le svolte migliori. Perché costringono a pensare in modo diverso e creativo. ”

Steven Paul Jobs è un imprenditore e informatico statunitense Steven Paul Jobs è un imprenditore e informatico statunitense. E’ stato cofondatore di Apple Inc,di cui ora è amministratore delegato. E’ azionista di maggioranza della Walt Disney Company che anni fa ha acquistato la Pixar di cui Jacobs stesso era amministratore delegato. Steve è noto al mondo per aver fatto conoscere al grande pubblico il primo computer con mouse e interfaccia a icone. Nel 2007 la rivista statunitense Fortune lo ha inserito nella graduatoria dei 25 uomini d’affari più potenti al mondo. Dopo alcuni problemi di salute,nel 2009 è tornato alla guida della Apple,riscuotendo enorme successo con i suoi ultimi gioielli tecnologici.

Signor Jobs, la sua vita è sempre stata piena di imprevisti e di colpi di scena; come ha reagito alla scoperta di essere stato adottato? Fui dato in adozione appena nato, la mia madre biologica era una giovane studentessa universitaria non sposata e non aveva i mezzi per crescermi. La famiglia che mi adottò mi accolse calorosamente e mi sostenne in tutte le scelte della mia vita. Non nascondo che inizialmente ho vissuto con dolore questa notizia, ma l’affetto della mia famiglia adottiva mi ha aiutato a superare il senso di abbandono che provavo.

Come definirebbe la sua esperienza universitaria? E’ difficile a dirsi, ho frequentato solo il primo semestre e poi ho deciso di abbandonare il college. Ero un ragazzo giovane con tanti sogni ma nessuna idea precisa riguardo al mio futuro. Scelsi il Reed College di Portland impiegando tutti i risparmi dei miei genitori. Pensavo di trovare una soluzione alla mia perenne indecisione, ma dopo sei mesi mi accorsi che stavo solo sprecando tempo e denaro che avrei potuto impiegare in qualcosa di diverso. Smisi di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a entrare nelle classi che trovavo più interessanti. I miei genitori furono inizialmente delusi dal mio comportamento ma continuarono a sostenermi.

Nonostante i suoi primi insuccessi, la fortuna è stata dalla sua parte per tutti gli anni successivi. Come nacque l’idea di Apple Macintosh? Sembrerà strano ma tutto ebbe inizio con il corso di calligrafia al College, che frequentavo di nascosto nonostante avessi abbandonato l’università. Fu lì che capii la differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere e compresi che cosa rende grande una stampa tipografica del testo, tutte cose che nel 1982 mi tornarono utili per la progettazione di Apple Macintosh. E’ stato il primo computer dotato di capacità tipografiche evolute. Se non avessi lasciato i corsi ufficiali e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o spaziati in maniera proporzionale.

Nel 1976, con il suo amico Steve Wozniak, fondò la Apple computer Nel 1976, con il suo amico Steve Wozniak, fondò la Apple computer. Come nacque questa vostra idea? Io e Steve a quell’epoca lavoravamo insieme ad una prima versione della circuiteria di un videogioco, ma ci accorgemmo di avere sogni più grandi di quello. Così ci mettemmo in proprio e dopo aver ottenuto un finanziamento industriale, fondammo la nostra azienda nel garage de i miei genitori. Qui iniziarono a prendere vita i primi progetti che poi ci portarono al successo.

Nel 1985 fu licenziato dalla sua stessa azienda per incomprensioni con l’amministratore delegato. Cosa rappresentò per lei questa vicenda? Beh, quando Apple era cresciuta, avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose erano andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il consiglio di amministrazione si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era saltato e io ero completamente devastato. Per alcuni mesi non ho saputo davvero cosa fare ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato.

Come riuscì a 30 anni a ricominciare da capo? Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple mi liberò dagli impedimenti, consentendomi di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita. Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, 'Toy Story', e adesso è lo studio di animazione di maggior successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono tornato ad Apple portando con me la tecnologia sviluppata da NeXT.

Quali modifiche portò il suo ritorno in Apple? Quando ritornai mi accorsi che il sistema operativo montato sulle macchina Apple, il Mac OS, era ormai superato e l’azienda aveva bisogno di proporre sul mercato qualcosa di diverso e innovativo. Decisi così di utilizzare la tecnologia di NeXT per rilanciare l’azienda. Il NeXTSTEP, divenne la base per il futuro sistema operativo Mac OS X.

Ma il suo genio non si fermò qui. Quale fu la sua successiva creazione? Alla fine degli anni novanta creai l’iMAC, il primo modello di personal computer “all-in-one”. Si trattava di un computer che nello stesso telaio comprendeva lo schermo e tutte le altre componenti. Fu un’invenzione di successo perché rispose alle nuove esigenze di mercato: ridurre peso e spazio ed essere maggiormente accessibile.

I suoi progetti si estesero anche ad altri campi come la musica I suoi progetti si estesero anche ad altri campi come la musica. Cosa rappresenta per lei l’iPod? L’iPod è il simbolo della rivoluzione digitale che col tempo ha investito anche la musica. Si tratta di un lettore multimediale avanzato di ridotte dimensioni che consente di ascoltare musica in ogni luogo e in ogni momento. Dal 2001 ad oggi l’iPod è stato più volte modificato migliorandolo e aggiungendo funzionalità di generazione in generazione. Credo molto in questo prodotto, e il successo che ha ottenuto è la dimostrazione di quanto anche il pubblico ne riconosca la validità e l’utilità.

La sua creatività la spinse oltre, l’Apple sbarcò nel mercato dei telefoni cellulari. Cosa l’ha spinta ad entrare in un mercato così competitivo? Il progetto a cui da anni stavo lavorando, nel 2007 prese vita e nacque l’iPhone. Ciò che maggiormente mi spinse a imbattermi in questa nuova avventura è sicuramente la validità e l’eccezionalità del prodotto che mi apprestavo a commercializzare. Non era un semplice telefono cellulare, ma le sue funzioni erano estremamente avanzate: schermo multi-touch, connessione ad internet wi-fi, fotocamera e lettore di file multimediali. L’iPhone aprì la strada al mercato degli smartphone che si sono imposti come protagonisti della telefonia cellulare odierna.

Non finisce mai di sorprenderci con le sue invenzioni Non finisce mai di sorprenderci con le sue invenzioni. Nel gennaio 2010 ecco comparire sul mercato il tanto atteso iPad. Quali sono i suoi punti di forza? L’iPad ha rappresentato un vera e propria innovazione tecnologica. Si tratta di un tablet pc che raccoglie in se il successo di iPhone a cui aggiunge uno schermo di dimensioni maggiori e l’iBook store, negozio on-line di libri digitali. Con l’introduzione sul mercato di questo prodotto abbiamo assistito ad una vera e propri rivoluzione: dai libri ai giornali cartacei a quelli digitali. E’ questo il vero punto di forza dell’iPad.

Tra le sue innovazioni ha spesso citato i nomi di due applicazioni che hanno riscosso grande successo da parte del pubblico. Si tratta di iTunes e di iBook.Che cosa rappresentano nell’era moderna? iTunes e iBook rappresentano due grandi invenzioni in campo commerciale. Sono due applicazioni che mettono a disposizione del pubblico libri,video e musica e tutto con un semplice gesto. Grazie a questi programmi è possibile comprare un cd oppure un libro stando comodamente seduti sul divano o alla scrivania,senza perdere tempo inutile. Fa tutto parte del grande progetto di semplificare la vita delle persone. Un semplice gesto e si ha tutto a portata di mano.

Le prove che la vita le ha chiesto di affrontare sono state spesso difficili. Le sue condizioni di salute hanno influenzato il suo successo economico e commerciale? La scoperta di un tumore maligno al pancreas prima e quella di uno scompenso ormonale poi mi hanno distolto dai miei impegni professionali per un certo periodo di tempo. E’ stato difficile non occuparmi delle mie creazioni e dei miei futuri progetti. Ora che le mie condizioni sono migliorate mi sento pronto perritornare a pieno titolo a capo dell’azienda che nel tempo è diventa la mia seconda famiglia.

Il giornale statunitense Fortune l’ha iscritta al primo posto nella graduatoria annuale del 2007 dei 25 uomini d’affari più potenti al mondo. Le sembra una posizione a lei adatta? Ringrazio molto la rivista per l’attenzione che mi ha concesso e ne sono sinceramente sorpreso. Nel corso della mia carriera ho sempre dato molta importanza ai miei progetti e al fatto che possano rispondere alle esigenze del pubblico. Il successo che i miei prodotti hanno riscontrato sul mercato dimostra come io sia riuscito a raggiungere pienamente i miei obiettivi. Per questo motivo sarei un ipocrita a non riconoscermi in quanto detto dalla rivista.

Molto spesso la mettono a confronto con Bill Gates Molto spesso la mettono a confronto con Bill Gates. Come descrive i rapporti tra Apple a Microsoft? Non ci siamo mai sentiti in guerra contro la Microsoft, anzi forse è per questo che all’inizio abbiamo perso. Abbiamo sempre mirato allo sviluppo di tutto ciò che fosse “migliore” senza preoccuparci del fatto che il prodotto fosse riservato soltanto ad una nicchia di utenti. Anche se i nostri prodotti sono meno diffusi, siamo pienamente entusiasti e orgogliosi del lavoro svolto.

Ha sempre detto di credere nel futuro e nelle potenzialità che ne verranno. Le nuove generazioni sono il seme da coltivare? Ho molta fiducia nelle nuove generazioni e nelle loro capacità. Se ripenso al mio successo,ai miei obiettivi raggiunti e alle mie piccole soddisfazioni, mi rendo conto che è tutto merito della mia testardaggine di giovane ragazzo indeciso sul proprio futuro ancora incerto. Se non avessi sbagliato,se non avessi provato e riprovato sperimentando anche il fallimento non sarei arrivato a questo punto. Per questo sono pienamente convinto della potenzialità nascosta delle nuove generazioni, sono loro il futuro da accogliere a braccia aperte.

Se dovesse ripercorrere la sua vita, quale potrebbe esserne il suo motto? “Stay hungry,stay foolish”! E’ una frase per me molto significativa. “Siate affamati,siate folli” è tutto ciò che mi sono sempre augurato per me stesso e che ora auguro di cuore a tutti i giovani. Non facciamo intrappolare dai ritmi della società,dalle regole già stabilite. Non annulliamo la nostra follia,perché è quella che ci fa vivere col sorriso e con la gioia ogni giorno. Non accontentiamoci mai di ciò che possiamo avere con il minimo sforzo ma puntiamo in alto. Sempre.

Realizzato da : CATOZZI AURORA matr 3606622 Fonti: Wikipedia, Google immagini, Il corriere della sera.