Tecnologie e Sistemi di Lavorazione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Fasi del progetto geotecnico di una fondazione
Advertisements

OLIMPIADI DI FISICA a.s. 2008/2009
Corso dell’A.A Università degli Studi di Trieste
Meccanica 11 1 aprile 2011 Elasticità Sforzo e deformazione
Meccanica 10 8 aprile 2011 Slittamento. Rotolamento puro
La velocità di taglio Vt dipende:
“Assi principali di inerzia”
Prof. Vincenzo Tagliaferri
Lavoro ed energia cinetica: introduzione
Un corpo di massa m= 0.5 kg, che si muove su di un piano orizzontale liscio con velocità v=0.5 m/s verso sinistra, colpisce una molla di costante elastica.
Una sfera di raggio r =1 m è poggiata su un piano orizzontale e mantenuta fissa. Un cubetto di piccole dimensioni è posto in equilibrio instabile sulla.
Un proiettile di massa 4.5 g è sparato orizzontalmente contro un blocco di legno di 2.4 kg stazionario su una superficie orizzontale. Il coefficiente di.
La reazione vincolare Consideriamo un corpo fermo su di un tavolo orizzontale. La sua accelerazione è nulla. Dalla II legge di Newton ricaviamo che la.
Metodi di verifica agli stati limite
Dinamica del punto materiale
N mg La reazione Vincolare
LO STRATO DI EKMAN Corso: Idrodinamica delle Grandi Masse
Corso di Tecnica delle Costruzioni – I° Modulo – A/A
PORTANZA E RESISTENZA.
Agenda di oggi Attrito Cos’è? Come lo caratterizziamo?
CINEMATICA DINAMICA ENERGIA. Cosa rappresenta la linea a ? a LO SPAZIO PERCORSO LA TRAIETTORIA LA POSIZIONE RAGGIUNTA ……………...
Un qualsiasi liquido lasciato in un recipiente aperto pian piano evapora. Se il recipiente è chiuso ad un certo punto si raggiunge una condizione.
Prof. Barbisan Alberto ITIS Fermi - Treviso
Alcune constatazioni Un corpo posto su un piano orizzontale se è fermo rimane fermo:serve una forza minima per metterlo in movimento:la forza risulta poi.
LE FONDAZIONI.
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA (Leggi di Newton)
Analisi dei meccanismi locali
tornitura cilindrica esterna la cinematica del taglio
Meccanica 7. Le forze (II).
Frattura Ogni processo di rottura avviene in due stadi : la formazione e propagazione della cricca Sono possibili due modi di rottura: duttile e fragile.
FRESATURA è una lavorazione per asportazione di truciolo tramite un utensile rotante intorno al proprio asse , a taglienti multipli (FRESE).
Geometria dell’utensile
Il tornio parallelo Tecnologia Meccanica 2
LA FISICA E LO SCI ALPINO
Liceo Scientifico "Rescigno" - Roccapiemonte - Sa
Le onde sismiche.
Usa schermo intero – clicca quando serve
METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA
Viscosità o attrito interno In liquidi
PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Lo strato limite planetario
Le forze e il movimento C. Urtato
Fasi del progetto geotecnico di una fondazione
LA CONVEZIONE. Caratteri della convezione Ci si riferisce fondamentalmente allo scambio di calore tra un solido ed un fluido in moto rispetto ad esso.
Esempio 1 Un blocco di massa m scivola lungo una superficie curva priva di attrito come in figura. In ogni istante, la forza normale N risulta perpendicolare.
PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE
Tecnologie di Lavorazione Meccanica ad asportazione di truciolo
CONVEZIONE FORZATA NATURALE
Esercizi (attrito trascurabile)
COPPIE PARASSITE: ASINCRONE E SINCRONE
FENOMENI OSCILLATORI Prof.ssa Silvia Martini
Corso di Sistemi di Trazione
Metodi di verifica agli stati limite
due argomenti strettamente connessi
LE ONDE.
Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Trasporto di calore per convezione
Lo Stato Liquido Lo stato liquido è uno stato di aggregazione con caratteristiche intermedie tra quelle dello stato gassoso (altamente disordinato) e quelle.
Vittore Carassiti - INFN FE1. asportazione del truciolo. 3 Vittore Carassiti - INFN FE2 FORMAZIONE E DISTACCO DEL TRUCIOLO TRUCIOLO.
Asportazione del truciolo - 5 Vittore Carassiti - INFN FE1.
Lavorazioni per deformazione plastica Dipartimento di Ingegneria Meccanica Università di Roma “Tor Vergata” Tecnologia Meccanica 1 Lavorazioni per deformazione.
Prof.ssa Veronica Matteo
Tecnologie e Sistemi di Lavorazione
A freddo --> incrudimento Mat di partenza: Prodotti finiti - tubi
Il comportamento meccanico dei materiali
Vittore Carassiti - INFN FE1. asportazione del truciolo - 4 Vittore Carassiti - INFN FE2 DURATA DEL TAGLIENTE INTRODUZIONE La velocità di taglio e gli.
La geometria degli utensili a punta singola
Transcript della presentazione:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Principi fondamentali del processo di taglio Lavorazione per deformazione plastica nel quale un utensile, dotato di moto relativo rispetto a un pezzo, ne asporta uno strato superficiale, detto soprametallo, trasformandolo in truciolo e generando una superficie con elevata precisione. Esempio di taglio ortogonale

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanica di formazione del truciolo: il taglio ortogonale Taglio ortogonale: la formazione del truciolo è regolato da fenomeni bidimensionali: nessuna deformazione nel senso della larghezza del taglio (taglio non vincolato). Lavorazione di piallatura

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanica di formazione del truciolo: il taglio ortogonale Fattore di ricalcamento del truciolo c: Angolo di scorrimento F:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Modello di formazione del truciolo per scorrimento (Pijspanen) Meccanismo di base della formazione del truciolo: lo strato di materiale asportato dall’utensile si distacca per rottura fragile in corrispondenza del piano di taglio OA Deformazione per scorrimento di blocchi rigidi a forma di parallelogramma in corrispondenza del piano di scorrimento OA Calcolo della deformazione gs funzione dell’angolo di spoglia superiore g e dell’angolo di scorrimento F: Minimizzazione della deformazione gs:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Modello di formazione del truciolo per scorrimento (Pijspanen) La deformazione gs aumenta con la riduzione dell’angolo di spoglia superiore g e, di conseguenza, aumentano le forze necessarie a provocare tale deformazione:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Analisi cinematica del processo di taglio Calcolo della velocità di deformazione:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanismo di formazione del truciolo (Ernst – Merchant) Ipotesi: taglio ortogonale Formazione di truciolo continuo per scorrimento assenza di attrito nel contatto fianco utensile – superficie in lavorazione strisciamento del truciolo sul petto dell’utensile con attrito costante Obiettivo: Analisi delle forze necessarie alla formazione del truciolo, stabilendo relazioni geometriche tra esse e l’angolo di scorrimento F, l’angolo g di spoglia superiore e l’angolo r di attrito Analisi grafica: Il truciolo OADE è in equilibrio sotto l’azione della forza risultante R applicatagli dall’utensile e della reazione uguale e contrario R’ applicata dal pezzo in lavorazione in corrispondenza del piano di scorrimento Scomposizione delle forze

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanismo di formazione del truciolo (Ernst – Merchant) Forze in funzione delle componenti misurabili Fz e Fx(calcolo di Fs, Fn, T, N, m) Calcolo di ts, ss:

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanismo di formazione del truciolo (Ernst – Merchant) Principio della minima energia: La forza di taglio Fz è responsabile del lavoro fatto nel taglio. La forza Fz necessaria a provocare lo scorrimento lungo il piano individuato da f (dove ts è massima) è dunque la minima forza per generare il truciolo.

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanismo di formazione del truciolo (Ernst – Merchant) Principio della minima energia: L’angolo di scorrimento f diminuisce con l’aumentare dell’angolo di attrito r e aumenta all’aumentare dell’angolo g di spoglia superiore dell’utensile. N.B.: Pijspanen (f=45°+g/2) e Ernst-Merchant si differenziano essenzialmente per l’angolo di attrito!!! Pertanto, a causa dell’attrito c<1!!! Il principio è valido nei limiti delle ipotesi del modello. La sua validità è minata dal fatto che ts raramente è costante con la temperatura, la deformazione e la velocità di scorrimento. Inoltre, le condizioni di contatto ipotizzate di puro strisciamento non sono realistiche

Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Tecnologia Meccanica 2 Tecnologie e Sistemi di Lavorazione Meccanismo di formazione del truciolo (Ernst – Merchant) Distribuzione reale delle tensioni: Tratto AB: ss è elevata in prossimità del tagliente e si realizzano condizioni di attrito adesivo e ts è pari a alla tensione di snervamento Il materiale aderisce al petto e la deformazione avviene all’interno del truciolo (zona di scorrimento secondaria) Tratto BC: normale attrito di scorrimento (tensione normale + bassa) L’attrito quindi varia tra le due zone (+ alto nel tratto AB) e si può definire un valore medio tra le due zone L’ampiezza delle due zone dipende dall’angolo g di spoglia superiore: Condizioni di contatto reali