Le materie prime minerarie Il paese più ricco di risorse è la Russia che, pur consumando molte materie prime, è in grado anche di esportarne. A parte la Polonia e l’Ucraina, il resto del continente è abbastanza povero sotto questo punto di vista: molte miniere di carbone e di minerali metallici sono ormai esaurite a causa del lungo sfruttamento iniziato con la Rivoluzione Industriale, oppure il loro sfruttamento è cessato perché i costi di estrazione sono eccessivi. Lignite: fonte energetica più povera perché dotata di minor potere calorifero. (Germania e Russia)
Carbone Tra tutte le fonti energetiche fossili il carbone è la più sporca e pericolosa per la salute, per l’ambiente e per il clima, sia in fase di estrazione che di combustione. Purtroppo importanti paesi come la Cina, gli Usa e la Germania dipendono dal carbone per gran parte della propria produzione elettrica.
Miniere di carbone a cielo aperto
Le risorse energetiche Dal punto di vista energetico gli unici paesi autosufficienti sono la Russia, che dispone di tutte le fonti principali (carbone, petrolio e gas), la Norvegia e il Regno Unito (petrolio), i Paesi Bassi (gas) e l’Islanda (geotermia). Tutti gli altri paesi europei importano petrolio dall’Africa (Algeria e Libia) e dai paesi del Golfo Persico (Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait).
Trasporto risorse energetiche Il trasporto del petrolio avviene per mezzo di enormi navi cisterna che fanno scalo nei porti mediterranei e atlantici. Da qui si sviluppa una fitta rete di oleodotti che distribuiscono il greggio nelle zone dell’interno. Il gas naturale invece giunge in Europa attraverso metanodotti, come quello sottomarino che collega l’Algeria alla Sicilia, e quello di superficie che arriva dalla lontana Siberia
Energia Carbone, petrolio e gas naturale sono impiegati per produrre energia, sia sotto forma di combustibili sia per alimentare le centrali termoelettriche che producono energia elettrica. Con gli elettrodotti l’energia elettrica viene portata dalle centrali ai centri abitativi e produttivi. Per far fronte alle proprie esigenze l’Europa utilizza anche energia nucleare (Francia ¾ della produzione)
Pipeline
Oleodotti e gasdotti in Italia TENP 968 KM, gas dall’Olanda all’Italia TAG 380 KM, dalla Russia, attraverso l’Austria, all’Italia. GREEN STREAM, gas dalla Libia TRANSMED, gas dall’Algeria alla Sicilia …
Centrali termoelettriche
Centrali elettriche
Produzione energia elettrica in Europa
Centrali nucleari
Nucleare Perché SI Perché NO Prezzo relativamente basso del combustibile Elevatissimo potere energetico (1 t uranio arricchito vs 50.000 t petrolio) Privo di emissioni nocive, quindi non inquinante Attualmente: 7% fabbisogno mondiale, 20% europeo Incidenti: fuoriuscita di radiazioni dannose alla salute Centrali molto costose da realizzare I rifiuti (scorie) e le centrali dismesse sono altamente radioattivi e quindi difficili da smaltire
Chernobyl, Ucraina 1986
Energie alternative Solare Eolica Geotermica
Energia eolica
Industria tedesca Bacino della Ruhr E’ la regione più industrializzata d’Europa. Il suo sviluppo è dipeso dai giacimenti di carbone e lignite e da una favorevole posizione geografica (il Reno e i suoi affluenti sono vie d’acqua per il trasporto sia interno che verso l’estero tramite il porto di Rotterdam) Industrializzazione = forte sviluppo urbanistico e inquinamento
Germania Primato mondiale in diversi settori 1° fibre artificiali 2° automobili e orzo 3° birra (1° Europa) 4° carne e suini (1° in Europa) 5° carta (1° Europa) acciaio e latte (2° dopo Russia) burro (2° dopo Francia) 6° frumento 7° patate
Industria europea Concorrenza estera Alcuni settori industriali soffrono la concorrenza dei paesi in via di sviluppo dove la manodopera è a basso prezzo, le materie prime sono abbondanti e i problemi ambientali vengono trascurati: Industria siderurgica e metallurgica Industria tessile e abbigliamento Industria delle calzature Beni di lusso e ad alto contenuto tecnologico restano competitivi
Primato europeo Industrie chimiche: Bayer, Roche, Basf, Ciba-Geigy, Rhone Poulenic … Automobili: Volkswagen, Mercedes, BMW, Citroen, Peugeot, Renault, FIAT (inoltre stabilimenti americani e giapponesi) Meccanica di precisione ed elettromeccanica: orologi, occhiali, macchine agricole, elettrodomestici Elettronica: Nokia, Siemens, Eriksson (anche se dietro a Usa e Giappone)