Uso di cerotti per introdurre il vaccino sotto cute (topi) Esempi di innovazioni e ricerche nel campo microbiologico (da lettura di articoli su riviste, Le Scienze e altro) Uso di cerotti per introdurre il vaccino sotto cute (topi) Uso di batteriofagi nella lotta contro virus vari
Vaccinazione mediante cerotto applicato alla cute (da Le Scienze, luglio 2012):sperimentazione su topi Il nomale vaccino viene iniettato nei muscoli, ove non sono però molto numerose le cellule immunitarie che devono essere sensibilizzate Una alternativa è quella di introdurre il vaccino nelle regioni più ricche di cellule immunitarie e facilmente accessibili come la pelle Strato corneo siringa cerotto
Vettore : un corpo (di dimensioni ridotte, simile a francobollo), dotato di migliaia di microscopiche punte contenenti il vaccino , che viene applicato alla cute in modo da perforare lo strato corneo e penetrare negli strati sottostanti ove sono presenti, numerose, le cellule immunitarie La quantità necessaria risulta molto minore di quella usate nel vaccino iniettato nel muscolo, ed essendo disidratata non necessita di conservazione a bassa temperatura Sperimentazione eseguita su topi, con vari tipi di virus: influenza, papilloma virus umano, malaria, herpes simplex.. Con risultati positivi, aumento della risposta immunitaria rispetto alla vaccinazione normale e con dosi molti minori
La maggior parte delle malattie dovute a tossine e associata ai fagi Batteriofagi usati nella lotta contro i virus (da Le Scienze, ottobre 2012) Osservazione : la tossina della pertosse è prodotta da un batteriofago ospitato da un batterio ipotesi:forse anche la scarlattina è dovuta a una tossina prodotta da un batteriofago? Verifica: il batterio streptococcus ospita un batteriofago che possiede un gene per la tossina che causa la scarlattina: quando il batteriofago si moltiplica produce la tossina che uscendo dal batterio infetta il portatore pertosse scarlattina La maggior parte delle malattie dovute a tossine e associata ai fagi
Diffusione dei fagi nell’ambiente. Da 10 a 100 milioni per cc Diffusione dei fagi nell’ambiente ? Da 10 a 100 milioni per cc. di H2O, per grammo di suolo ! Presenti anche nel nostro organismo, in continua lotta con i batteri Utilizzazione dei fagi per combattere le infezioni batteriche (in assenza di antibiotici ):scoperti gli antibiotici, l’uso dei fagi è andato scomparendo pazienti (diabetici) con ulcere al piede, non curabili con antibiotici, (batteri resistenti),vengono sottoposti a un trattamento con fagi: si isolano i batteri responsabili, si sviluppano fagi specifici contro i batteri, si utilizzano per varie settimane per curare le ulcerazioni. fagi antibiotici batteri fagi Vantaggio: mentre il trattamento con antibiotici in genere colpisce anche batteri utili all’organismo, quello con i fagi è selettivo, mirato.
Probabile aumento della ricerca per combattere le infezioni batteriche usando i fagi in competizione con la produzione di antibiotici Le case farmaceutiche hanno sempre meno interesse a produrre antibiotici al seguito della comparsa frequente di resistenza acquistata dai batteri Trattando con un antibiotico una colonia batterica, molti batteri vengono eliminati: se esiste qualche individuo mutante, non sensibile all’antibiotico, la colonia si riforma a partire dal mutante:serve un altro antibiotico che eliminerà la nuova colonia, eccetto eventuali individui con altra mutazione: il processo può ripetersi più volte richiedendo sempre la produzione di nuovi antibiotici, a causa della resistenza che compare nelle colonie
Problemi, esperimenti, prospettive Il fago uscendo dal batterio porta spesso incorporato qualche frammento del DNA batterico: importante conoscere gli effetti di tale DNA quando si introducono i fagi nell’organismo DNA batterico
Il fago infettante un batterio orienta il meccanismo biochimico del batterio per produrre altri fagi: alla fine i fagi producono un enzina “lisina” che permette di uscire dal batterio ,perforandone la parete, causando la morte del batterio Le lisine, nell’uomo, possono essere applicate sulla pelle, mucose, iniettate: vengono rapidamente eliminate e non danneggiano le cellule umane
Topi infettati da streptococcus A presentanti faringite, trattati con lisine introdotte in gola, guariscono rapidamente, con morte degli streptococchi lisina Altri trattamenti in laboratorio usando lisine (stabili, liofilizzabili) varie contro endocarditi, meningite, polmonite, batteriemia Ogni lisina ha uno spettro di azione mirato, selettivo: la richiesta di lisine ad ampio spettro , porta però a uccidere non solo batteri patogeni ma anche batteri utili.. Nell’uomo:pericolo che vengano prodotti anticorpi contro le lisine neutralizzandone f’azione ?
Lisine contro l’antrace La spora dell’antrace utilizza una sostanza naturale per germinare e sviluppare il batterio Unendo la lisina contro l’antrace (da laboratorio) alla sostanza che induce la germinazione della spora (in soluzione acquosa) e trattando ambiente contaminato da antrace, si provoca la germinazione delle spore e la lisina agendo sui batteri maturi può rapidamente eliminarli (20 minuti..) Possibile usare tale meccanismo per lavaggio dei pazienti soggetti a operazione chirurgica, uccidere i batteri nella carne in scatola. es.Salmonella, Escherichia coli).
Prima applicazione terapeutica autorizzata su essere umano: Nessuna comparsa di resistenza alle lisine da parte dei batteri è stata ancora riscontrata Prima applicazione terapeutica autorizzata su essere umano: Trattamento con lisina CF-301 contro lo Staphylococcus aureus ormai resistente a vari antibiotici (meticillina, vancomicina..)