Simulazione del lancio di una moneta Esercitazione con Excel
lancio di una moneta compreso tra 0 e2, (IV colonna) Per simulare il lancio di una moneta si può utilizzare la funzione CASUALE() scelta nel menu funzioni predefinite attivato mediante i comandi inserisci-funzione; questa funzione genera un numero compreso tra 0 e 1, moltiplicando il risultato per 2, si ottiene un numero compreso tra 0 e2, (IV colonna)
Lancio di una moneta A questo punto si introduce un’altra colonna per calcolare la parte intera del risultato utilizzando la funzione INT()
lancio di una moneta Utilizzando la funzione SE si riempie la seconda colonna associando ai due numeri 0 e 1 i risultati testa o croce, la formula da inserire è: =SE(E3=0;”T”;”C”)
Lancio di una moneta Infine si aggiungono due colonne nelle quali si conta il numero di croci e la frequenza relativa; per la prima colonna la formula è: =F3+E4, per la seconda colonna =F3/A3
Lancio di una moneta Costruiamo il grafico delle frequenze relative, si vede che la frequenza relativa tende a 1/2
Lancio di una moneta Aggiungiamo ancora due colonne per calcolare il numero di Teste e la frequenza relativa
Grafico della frequenza relativa di croci Dal grafico della frequenza relativa delle teste, si evince che anche in questo caso al crescere del numero di prove la frequenza tende a ½, in ottemperanza con la legge dei grandi numeri
Differenza tra teste e croci Aggiungiamo un’ ulteriore colonna alla tabella per calcolare il valore assoluto della differenza tra il numero delle teste e quello delle croci introducendo la formula =ASS(2*E3-A3)
Grafico della differenza tra numero di teste e numero di croci Il grafico dimostra che la differenza tra il numero di teste e quello di croci non tende affatto a zero, anzi aumenta al crescere del numero di prove!
conclusioni La simulazione del lancio della moneta effettuata per un grande numero di prove dimostra che la differenza tra il numero delle teste e quello delle croci anziché tendere a zero cresce con il numero dei lanci. Infatti i due eventi “esce testa” ed “esce croce” sono indipendenti, dunque non è detto che dopo un eccesso di teste si debba necessariamente avere un eccesso di croci: la moneta non ha memoria!