La società multiculturale Corso di Sociologia delle Relazioni Internazionali
Le nozioni di riferimento Dimensione descrittivaDimensione prescrittiva Società multiculturale Società multietnica Liberalismo (I e II) Pluralismo Multiculturalismo
La società multiculturale La presenza di culture diverse all’interno di uno stesso spazio sociale Necessità di definire la nozione di “cultura”
La cultura: Tylor (1871) “L’insieme complesso che comprende le conoscenze, le credenze, l’arte, il diritto, la morale, i costumi e tutti gli altri atteggiamenti e usanze che l’uomo acquisisce in quanto membro di una società”
La cultura: Weber “Un sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo, alla quale è attribuito senso e significato dal punto di vista dell’uomo” “Finitezza” di ogni cultura
Etnia: Smith sei elementi distintivi e costituitivi dell'etnicità 1.Nome 2.Miti di discendenza 3.Storia 4.Cultura 5.Territorio 6.Solidarietà
Questioni poste da una società multiculturale Cultura maggioritaria e minoranze culturali Valore intrinseco della diversità culturale (diritto alla differenza) Libertà e appartenenza culturale: diritto d’uscita Diritti individuali vs. diritti collettivi Integrazione: come interpretarla? L’identità
Questioni La prospettiva dalla quale guardiamo alle questioni sollevate dalla società multiculturale è quella della cultura occidentale moderna e dei suoi fondamenti: la centralità dell’individuo e lo stato di diritto La rivendicazione delle differenze culturali avanzata dal multiculturalismo può essere letta come forma di conservatorismo (la forza della tradizione) o come forma di progresso (l’accoglimento delle diversità) Fino a dove può spingersi il riconoscimento delle differenze culturali?
La prospettiva liberale: Rawls, Dworkin, Ackermann Centralità dei diritti individuali, rispetto a quelli collettivi Sfera pubblica e sfera privata Ognuno è portatore di idee sugli scopi della vita Ognuno è disposto a rispettare le idee degli altri Neutralità (o meno) dello Stato rispetto ai fini collettivi Liberalismo «procedurale»: rispetta le differenze Liberalismo «sostantivo»: promuove le differenze
Schema di Rex (posizione delle minoranze etniche) SFERA PRIVATA SFERA PUBBLICA EguaglianzaDifferenza Eguaglianza Autoritarismo illuminato Integrazione razzista Differenza MulticulturalismoSegregazionismo
MonoculturalismoAutoritario /Illuminato Pluralismo culturaleConflittuale/Consensuale MulticulturalismoTemperato/Radicale
Jurgen Habermas: il liberalismo I e II Diritti individuali vs. Diritti collettivi: sono conciliabili tra loro? Liberalismo I: lo stato democratico di diritto, liberale in quanto ritagliato sui diritti individuali e cieco alle differenze Liberalismo II: riconosce i diritti collettivi
Charles Taylor: la politica del riconoscimento «La tesi è che la nostra identità sia plasmata, in parte, dal riconoscimento o, spesso, da un misconoscimento da parte di altre persone, per cui un individuo o un gruppo può subire un danno reale, una reale distorsione, se le persone o la società che lo circondano gli rimandano, come uno specchio, un’immagine di sé che lo limita o sminuisce o umilia. Il non riconoscimento o misconoscimento può danneggiare, può essere una forma di oppressione che imprigiona una persona in un modo di vivere falso, distorto e impoverito». La costruzione della propria identità non solo come individui, ma anche come cultura richiesta di uguale rispetto per tutte le culture che si sono formate
La preoccupazione tutta moderna per l’identità e il riconoscimento. Crollo delle gerarchie sociali che costituivano la base dell’onore. Sostituzione con il concetto di dignità, unico concetto compatibile con i principi democratici Identità individualizzata e autenticità «La democrazia ha introdotto una politica dell’uguale riconoscimento che nel corso degli anni ha assunto varie forme, e ora ritorna come richiesta di parità delle culture e dei generi». Charles Taylor: la politica del riconoscimento
Riconoscimento e rispetto di ogni singolo individuo in quanto espressione unica e irripetibile del genere umano Tale riconoscimento passa attraverso il riconoscimento dell’eguale dignità di tutte le culture Diritti individuali e diritti collettivi Critica alla neutralità etica del diritto e richiesta di promozione da parte dello Stato di diritto di determinate concezioni di vita (buona). Charles Taylor: la politica del riconoscimento
Will Kymclicka:il multiculturalismo liberale Si basa su due assunti di fondo: 1.L’appartenenza culturale è una questione di scelta e non di sangue o di razza. 2.«La giustizia in seno ai gruppi etnoculturali è tanto importante quanto la giustizia tra un gruppo etnoculturale e l’altro».
Differenza tra: Stati multinazionali: la diversità culturale deriva dalla presenza al loro interno di gruppi culturali in passato autonomi e territorialmente concentrati (minoranze nazionali) e Stati polietnici: la diversità culturale ha origine dall’immigrazione (gruppi etnici) Will Kymclicka:il multiculturalismo liberale
Misure di restrizione interna: controllo da parte del gruppo sui suoi membri (limitazioni delle libertà individuali dei singoli membri del gruppo) Misure di protezione esterna: protezione del gruppo dagli effetti di decisioni esterne (es. impossibilità di accedere alle cariche pubbliche stabilita da una legge dello Stato) La questione delle minoranze illiberali Il diritto di uscita Will Kymclicka:il multiculturalismo liberale
La Costituzione italiana La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (Art. 2). Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (Art. 3)