Presentazione Pro STO NORMAL LEGAL BASE D. Belli Ambiente e Cooperazione tra i popoli.

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Presentazione Pro STO NORMAL LEGAL BASE D. Belli Ambiente e Cooperazione tra i popoli

Le ordinanze solari termiche sono strumenti legislativi che obbligano i proprietari di edifici a installare impianti solari termici sul nuovo costruito ed, eventualmente, su strutture esistenti. I promotori di ordinanze, quindi, sono prevalentemente le amministrazioni pubbliche, a livello nazionale, regionale e locale. Cosa è una ordinanza solare? 1 Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE __ /10/2009 Comune di Fiumicino Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

2 Le ordinanze solari creano un mercato stabile, anche sul lungo periodo, realizzando le condizioni perché produttori e altri operatori del mercato realizzino investimenti significativi. Migliorano, quindi, la capacità produttiva e le reti di distribuzione, con benefici importanti sul livello di formazione e sulle attività di marketing. Nel medio termine si riducono di conseguenza I costi. Si osservano anche effetti positivi sul mercato volontario. La crescita del mercato solare crea nuovi posti di lavoro a livello locale. Perché le STO come strumento di promozione del solare? Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

3 Italia 2003: comuni lombardi (Carugate, Corbetta, Melzo, Cassina de Pecchi,...) introducono obbligo solare termico su nuovi edifici, copertura acs 50 %; : obbligo Regione Lazio (legge n. 15/04 e n. 6/08) implementazione delegata ai comuni; Roma, Ciampino e Frosinone hanno già recepito la legge; Viterbo, Latina, Pomezia sono in procinto di recepirla; : dlgs 192 e 311 obbligo rinnovabili su edifici nuovi e ristrutturati per 50 % acs; I decreti attuativi sono ancora in via di definizione, ma diverse Regioni hanno già introdotto leggi proprie. STRUMENTI : REGOLAMENTI EDILIZI Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

5 La direttiva europea RES heating and cooling Struttura della direttiva art 1-2: scopo e definizioni art 3-5: obiettivi di risparmio, strumenti nazionali e metodi di calcolo art 6-11: garanzia di origine dell'energia rinnovabile art 12: procedure amministrative art 13: informazione e formazione art 14: accesso alla rete elettrica art 15-18: biocarburanti art 19-25: rapporti tra Commissione e Stati Membri Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

6 La direttiva europea RES heating and cooling Art. 12: definizione di procedure SEMPLIFICATE (tecniche e amministrative), competenze, tempistiche e responsabilità in materia di impianti a fonti rinnovabili. definizione di criteri tecnici minimi per accedere agli schemi di finanziamento introduzione di regolamenti edilizi rinnovabili (possibilmente con elevati risparmi di energia fossile) Obbligo di raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e uso dellenergia solare termica per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici. Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

7 L.R. n. 6/2008 Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia Art. 3 Gli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica regionale, provinciale e comunale, nonché i regolamenti edilizi, nellambito dei rispettivi contenuti previsti dalla L.R. 22 dicembre 1999, n.38 (Norme sul governo del territorio) e successive modifiche, perseguono e promuovono la sostenibilità energetico ambientale nelle trasformazioni territoriali e urbanistiche. Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

Art. 5 Negli interventi di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione e di ristrutturazione urbanistica di cui, rispettivamente, all articolo 3, comma 1, lettere d), e) ed f) del d.p.r. 380/2001, è obbligatoria linstallazione di impianti per il ricorso a fonti energetiche rinnovabili al fine di soddisfare: a) il fabbisogno di acqua calda delledificio per usi igienico sanitari in misura non inferiore al 50 per cento b) il fabbisogno di energia elettrica in misura non inferiore a 1 kW per ciascuna unità immobiliare e non inferiore a 5 kW per i fabbricati industriali, commerciali e di servizio di estensione superficiale di almeno 100 metri quadrati. LR 6/2008,n. 6 Legge Quadro Adeguamento R.E. entro 180 gg.dallentrata in vigore della Legge 8 Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

9 Una STO impone che limpianto solare termico (o altre fonti rinnovabili) debba fornire una quota minima del totale di calore necessario alla produzione di acqua per uso domestico e per riscaldare ledificio. Una STO deve quindi comprendere: una qualitativa e quantitativa definizione dellobbligazione prevista; la descrizione delle modalità di calcolo; Il controllo, la verifica della correttezza del calcolo effettuato. Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

10 Il metodo di calcolo dovrebbe: essere semplice (comprensibile, deve essere di facile applicazione anche da parte dei non esperti); essere corretto (ad esempio esso dovrebbe tener conto della differenza tra il rendimento delle differenti tecnologie di collettori solari); fare riferimento, quando possibile alle esistenti normative o ai calcoli che i progettisti conoscono (ad esempio, collegare il minimo di mq di collettore solare alla superficie delledificio); Se necessario includere un semplice strumento (ad esempio un file excel) che dovrebbe essere distribuito a tutti i soggetti interessati (progettisti, imprese di costruzione, personale delle Autorità Locali - Comuni). Inoltre questi soggetti devono essere ben addestrati (istruiti, preparati) ad usare correttamente questo strumento. Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

11 Questo approccio prevede di coprire una quota minima della domanda di acqua calda per uso domestico dallenergia solare termica. Questo minimo dovrebbe essere indicativamente compreso tra il 40 e l80%. Questa quota minima potrebbe avere valori differenti, anche allinterno della stessa STO, a seconda dei vari parametri (ad esempio utilizzo delledificio, domanda di acqua calda, disponibilità della risorsa solare e della superficie del tetto, la fonte di energia sostituita dal solare, la grandezza delledifico). Approccio % Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

Nel caso in cui questo sia questo lapproccio prescelto, la STO deve comprendere chiaramente: la definizione del valore (o dei valori) della quota minima; un metodo di calcolo standardizzato (o addirittura dei valori già fissati per I diversi tipi di edifici o impieghi) per la definizione della domanda di acqua per uso domestico e per il riscaldamento delledificio; un metodo di calcolo standardizzato per la definizione della produzione di calore da impianti solari termici; la metodologia di calcolo dovrebbe essere basta sulla normative europea EN del 2007: 'Sistemi di riscaldamento negli edifici – Metodo di calcolo per il fabbisogno energetico e lefficienza del sistema- sistemi di generazione del calore, impianti solari termici. Approccio % 12 Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

Questo approccio collega la superficie minima del collettore solare termico da installare a valori ben noti e ben standardizzati nel settore delle costruzioni, ad esempio i mq di superficie o il numero di occupanti (valore teorico previsto nella legislazione specifica delledificio). Inoltre una serie di valori potrebbe essere richiesta, necessaria tenendo conto del clima, della tecnologia del collettore solare. Approccio % 13 Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

Approccio 0,04 mq/mq Area appartamento [m 2 ] Superficie captante [m 2 ] Numero di collettori , , Progetto Pro STOs NORMAL LEGAL BASE 27/11/2009 Università degli Studi di Rieti _ Rieti

I contenuti di questa pubblicazione sono sotto la responsabilità esclusiva degli autori. Essi non rispecchiano necessariamente lopinione della Comunità Europea. La Commissione Europea non si assume responsabilità circa il possibile utilizzo delle informazioni qui riportate. Regione LAZIO – ASSESSORATO AMBIENTE E COOPERAZIONE FRA I POPOLI Consulenza tecnico scientifica PROSTO: RESEDA -