Anatomia dell’apparato genitale femminile
L’apparato genitale femminile è costituito da organi che hanno funzione riproduttiva e da strutture di sostegno. Apparati di sospensione e sostegno: contengono, fissano e sorreggono gli organi genitali; Pelvi ossea o piccolo bacino, Strutture di sospensione (sistema fasciale e legamentoso) Strutture muscolo aponeurotiche del pavimento pelvico. Organi con funzione riproduttiva: Ovaie Tube Utero Vagina Vulva Mammella
Pelvi Ossea o Piccolo Bacino Osso pubico Ileo Ischio È un complesso osseo formato dalle due ossa dell’anca (derivato dalla fusione di tre parti: Ileo Ischio e Pube) e dagli ultimi due segmenti della colonna vertebrale (Sacro e Coccige)
Pelvi Ossea o Piccolo Bacino. Il piccolo bacino ha la forma di un tronco di cono con la base anterosuperiore volta verso la cavità addominale e l’apice inferiore che prospetta verso la regione perineale. La cavità pelvica ha la forma di un imbuto e viene suddivisa in due parti: Grande pelvi: fa parte della cavità addominale Piccola pelvi: costituisce la cavità pelvica Il limite tra queste due parti viene segnato dallo stretto superiore
Pelvi Ossea o Piccolo bacino Diametro anteropaosteriore: distanza tra promontorio e il margine superiore della sinfisi pubica, detta anche CONIUGATA ANATOMICA (11.2 cm) Diametro trasverso massimo: distanza tra i punti più laterali delle linee arcuate di ciascun lato (13.5 cm) Diametri obliqui: distanza che separa l’articolazione sacro iliaca di un lato dall’eminenza ileopettinea del lato opposto (12 cm) Ha contorno ovalare ed è costituito in dietro dal margine anteriore della base del sacro, lateralmente dalle linee arcuata e pettinea e in avanti dalla continuazione di quest’ultima fino al tubercolo pubico.
Pelvi Ossea o Piccolo Bacino. IL CANALE PELVICO Posteriormente dalla superficie ventrale concava del sacro e del coccige. Anteriormente dal pube. Lateralmente da una superficie liscia quadrangolare che corrisponde alla faccia pelvica dell’acetabolo.
LO STRETTO INFERIORE HA CONTORNO IRREGOLARE Piccolo bacino o pelvi ossea. LO STRETTO INFERIORE HA CONTORNO IRREGOLARE PASSA DAL DIETRO IN AVANTI PER L’APICE DEL COCCIGE E PER LE TUBEROSITA’ ISCHIATICHE GIUNGENDO AL MARGINE INFERIORE DELLA SINFISI IL PAVIMENTO CHE CORRISPONDE A QUESTO STRETTO E’ CONTORNATO DA 3 ARCATE: UNA ANTERIORE, O ARCATA PUBICA, FORMATA DAI DUE RAMI ISCHIO-PUBICI E DUE ARCATE LATERALI O INCISURE ISCHIATICHE CHE SONO COMPRESE TRA LE TUBEROSITA’ ISCHIATICHE IN AVANTI ED IL MARGINE DEL SACRO E DEL COCCIGE DIETRO
Diametri stretto inferiore. Diametro anteroposteriore: Tra sinfisi e apice del coccige (8.5 cm) detto anche pubococcigeo Diametro trasverso o bisischiatico: Tra le tuberosità ischiatiche (11 cm) Diametri obliqui: Dal punto dimezzo del legamento sacro tuberoso al punto di unione tra ramo ischiatico e ramo pubico.
ARTICOLAZIONE SACRO – ILIACA L’articolazione sacro-iliaca è un artrodesi, i cui mezzi di unione sono costituiti da una capsula articolare e da legamenti periferici e a distanza. LEGAMENTI PERIFERICI LEGAMENTO SACRO-ILIACO ANTERIORE: rinforza le superfici anteriori e superiori della capsula. LEGAMENTO SACRO-ILIACO POSTERIORE: presenta fasci che collegano i tubercoli del sacro alle tuberosità iliache (fascio più profondo) e fasci che collegano alle spine iliache posteriori. LEGAMENTI A DISTANZA LEGAMENTO SACRO – SPINOSO: dal margine laterale del sacro e del coccige alla spina dell’ischio. LEGAMENTO SACRO – TUBEROSO: dalle spine iliache posteriori al margine mediale della tuberosità ischiatica. LEGAMENTO ILIACO-LOMBARE: unisce i processi costiformi di L4- L5 con la cresta iliaca fino alla faccetta articolare dell’anca.
ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA I LEGAMENTI SACRO-TUBEROSO E SACRO-SPINOSO CHIUDONO LE DUE INCISURE ISCHIATICHE DELIMITANDO IL GRANDE E IL PICCOLO FORAME ISCHIATICO.
PERINEO Sul piano superficiale è delimitato: Sul davanti dal Monte di Venere Dietro dalle Natiche Lateralmente dalle cosce
PERINEO Sul piano profondo è de- limitato dai margini dell’a- pertura inferiore della pelvi: Sinfisi pubica Legamento arcuato Rami ischio-pubici Tuberosità ischiatiche Legamenti sacro- tuberosi Sacro e coccige
PERINEO Diaframma pelvico Forma un sepimento muscolo- tendineo a forma di imbuto tra la cavità pelvica ed il perineo. Rappresenta uno dei principali sostegni degli organi pelvici. È costituito da: Muscolo elevatore dell’ano Muscoli ischio-coccigei Strato fasciale superiore Strato fasciale inferiore
Il diaframma uro-genitale PERINEO Il diaframma uro-genitale È un robusto setto muscolo- membranoso, teso nella metà anteriore dell’apertura inferiore della pelvi, fra i rami ischio- pubici. È composto da 2 strati fasciali, superiore ed inferiore, fra i quali sono situati: Muscoli trasversi profondi del perineo Muscolo sfintere dell’uretra membranosa Vasi e nervi pudendi
Il centro tendineo del perineo Si trova alla base del diaframma uro-genitale fra gli orifizi vaginale ed anale. È un punto fibroso comune di congiungimento per i muscoli: Bulbo-cavernosi Trasversi profondi Trasversi superficiali Elevatori dell’ano Sfintere esterno dell’ano
PERINEO Diaframma pelvico Sotto le fasce del pavimento pelvico, il diaframma pelvico appare come una lunga amaca di muscoli, che dal contorno pelvico si estende in basso, circondando uretra, vagina e retto e si congiunge posteriormente al sacro ed al coccige.
Muscoli elevatori dell’ano PERINEO Muscoli elevatori dell’ano Parte mediale: È costituita dal muscolo Pubo- coccigeo che nasce dalla faccia posteriore del ramo del pube, vicino alla sinfisi. Da qui i fasci muscolari procedono verso il basso ed all’indietro attorno alla parete laterale della vagina. Alcuni fasci raggiungono il coccige, altri terminano al centro tendineo del perineo.
PERINEO I 2 muscoli pubo-coccigei sono separati medialmente dal una fessura dove passano: Vena dorsale del clitoride Uretra Vagina Retto Questi organi sono sostenuti da espansioni muscolo-fasciali dei muscoli pubo-coccigei, infatti la loro fascia inferiore si continua con la fascia superiore del diaframma uro- genitale.
PERINEO Parte laterale: È rappresentata dal muscolo ileo coccigeo che nasce: dalla spina ischiatica dall’arco tendineo del muscolo elevatore dell’ano che rappresenta un ispessimento della fascia pelvica parietale che ricopre la faccia mediale del muscolo otturatore interno che va dalla faccia posteriore del pube alla spina ischiatica.
Gli organi deputati alla funzione riproduttiva
Genitali esterni I genitali esterni femminili costituiscono il cosiddetto PUDENDO MULIEBRE o VULVA e sono situati: al di sotto della sinfisi pubica, superficialmente al trigono urogenitale, nello spazio compreso tra le cosce.
VULVA. La VULVA include quelle parti dell’apparato genitale femminile che sono visibili esternamente nella regione perineale. Monte di Venere Commessura anteriore Clitoride Orifizio uretrale Piccolo labro Orifizio vaginale Imene Vestibolo Fossa navicolare Commessura posteriore Ano
Genitali esterni Prima della 7° settimana di gestazione ambedue i sessi sono provvisti di un seno uro-genitale ed hanno un aspetto esterno identico. In questo stadio gli organi genitali esterni sono costituiti da: Tubercolo genitale Doccia uretrale Pliche uretrali (lateralmente) Rigonfiamenti labio-scrotali Fessura uro-genitale che si è creata in uno stadio più precoce quando la membrana perineale la separa dall’orifizio cloacale unico
Monte di Venere. Il monte di Venere, sovrapposto alla sinfisi pubica è una prominenza adiposa ricoperta di peli dalla quale si dipartono due grosse pieghe cutanee longitudinali, le grandi labbra che determinano la rima pudenda. La comm. anteriore segna il punto di unione con il monte di Venere. Posteriormente sono unite da un modesto rilievo: comm. posteriore o Forchetta.
Grandi labbra. Le grandi labbra sono costituite da 2 strati: Cute: fortemente pigmentata sulle facce laterali e sul margine inferiore ricoperta di lunghi peli e provvista di ghiandole sudoripare e sebacee. Sulla faccia mediale è più sottile, rosea e glabra. Connettivo sottocutaneo: costituito da uno strato superficiale ed uno profondo separati da una membrana fibroelastica. Quest’ultima proviene dall’anello sottocutaneo del canale inguinale, riceve inoltre fibre collagene dal pube e dall’ischio formando un vero e proprio legamento sospensore delle grandi labbra. Lo strato sottocutaneo profondo è costituito da tessuto adiposo che forma il corpo adiposo delle grandi labbra a sua volta diviso in grossi lobi da setti della membrana fibroelastica che penetrano al suo interno
Piccole labbra. Le piccole labbra sono 2 pliche cutanee appiattite che unendosi tra loro sulla linea mediana delimitano il vestibolo della vagina. Si considerano: Faccia laterale: piana e glabra Faccia mediale: forma la parete laterale del vestibolo della vagina Base: si continua con le grandi labbra Estremità anteriore: a livello del clitoride si divarica formando 2 lamine, quella superiore va a formare il prepuzio del clitoride, l’inferiore il frenulo del clitoride Estremità posteriore: si perde sulla faccia mediale delle grandi labbra o si unisce alla controlaterale per formare il frenulo delle piccole labbra che delimita la fossa navicolare
Piccole labbra Le piccole labbra sono rivestite da un sottile strato cutaneo fortemente pigmentato privo di peli e ghiandole sudoripare, sono invece presenti ghiandole sebacee particolari che, nel periodo di maturità sessuale, secernono una sostanza biancastra. Più profondamente si trova un tessuto connettivo denso ricco di fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche. In questo connettivo si trovano i dispositivi vascolari che possono conferire alle piccole labbra le caratteristiche di un tessuto erettile
Vestibolo della vagina. Il Vestibolo della vagina è lo spa- zio compreso tra le piccole labbra e comunica largamente con l’esterno tramite la rima vulvare Il suo tetto è occupato dal davanti verso dietro da: Clitoride Orifizio esterno dell’uretra Orifizio vaginale L’orifizio vaginale nelle donne vergini è ristretto dall’Imene
Imene. L’imene è una membrana che separa la parete vaginale dal vestibolo della vagina. L’imene può avere diversi aspetti (semilunare, circolare, bilabiato, cribroso). Con i primi atti sessuali si lacera e dopo il parto al suo posto restano dei piccoli residui che appaiono come lembi irregolari chiamate Caruncole imenali.
Apparato ghiandolare. Ghiandola del Bartolino: sono situate lateralmente al vestibolo della vagina e in sezione trasversale appare come un raggruppamento di piccole ghiendole secernenti muco rivestite da epitelio cilindrico monostratificato. Il condotto sfocia a livello della zona centrale del vestibolo della vagina Ghiandole vestibolari minori: sono situate intorno all’uretra ed al clitoride ed hanno la funzione di facilitare la lubrificazione della mucosa vaginale. Organi erettili: costituiti dal clitoride e dai bulbi del vestibolo
La vagina La vagina si sviluppa come diverticolo del seno uro-genitale nella regione del tubercolo di Muller e diviene contigua all’estremo distale dei condotti di Muller. Circa i 2/3 della vagina originano dal seno uro-genitale e circa 1/3 origina dal tubercolo di Muller.
La vagina È l’organo dell’accoppiamento. È un tubo dalle pareti sottili, rivestite da epitelio pavimentoso stratificato, in media ha una lunghezza che va da 7-8 cm nella parete anteriore a 10-11 cm sulla parete posteriore e si porta verso l’alto e l’indietro con un angolo di 45° sul perineo, congiun- gendo il vestibolo della vagina con la cavità dell’utero. Il suo fornice posteriore è ricoperto dal peritoneo viscerale che proprio qui si ribalta formando il “cul de sac” del Cavo del Douglas. La cavità vaginale è solo virtuale poiché le pareti sono normalmente in apposizione.
La vagina Ha rapporti: Anteriormente con la vescica e l’uretra Posteriomente con il piano perineale, il retto ed il cavo del Douglas A destra ed a sinistra con il diaframma urogenitale ed il muscolo elevatore dell’ano In alto troviamo la zona di intersezione del canale vaginale intorno al collo uterino (fornici)
La vagina I 3 strati principali della parete vaginale sono: Tonaca mucosa Lamina propria Tonaca muscolare
Utero. È un organo muscolare cavo a forma di pera, dalle pareti spesse ed è situato tra la vescica ed il retto. La parete è composta da tre strati: dalla tonaca sierosa costituita dal peritoneo viscerale uno strato intermedio di musco- latura liscia che prende il nome di miometrio uno strato più interno di mucosa denominato endometrio.
Utero Si riconoscono tre porzioni: 1. Fondo È la parte a forma di cupola posta al di sopra del livello di inserzione delle tube. 2. Corpo Si trova al di sotto degli osti tubarici, è separato dal collo da un piccolo restringimento chiamato Istmo. La cavità del corpo uterino è appiattita e di forma triangolare con la base tesa tra i due osti tubarici e l’apice che si continua con il canale cervicale a livello dell’orifizio uterino interno.
Utero 3. Collo dell’utero o cervice Ha forma cilindrica leggermente dila- tata al centro e misura circa 2,5 cm di lunghezza. La sua cavità, il canale endocervicale, è fusiforme e si apre in vagina attraverso l’orifizio uterino esterno. Sulle pareti anteriore e posteriore la tonaca mucosa del collo dell’utero si solleva in una serie di pieghe palmate. In questa sede la parete è più fibrosa rispetto al corpo. Si distinguono una porzione sopravagi- nale ed una intravaginale
Salpingi o tube uterine Chiamate anche trombe di Falloppio, sono organi muscolo-mucosi di forma tubulare pari e simmetrici, ciascuna della lunghezza di circa 12 cm con calibro variabile nei diversi tratti. Hanno la funzione di raccogliere l’uovo al momento dell’ovulazione, di creare la condizioni adatte alla fecondazione dell’uovo stesso e di condurre l’uovo fecondato all’utero dove poi si impianterà.
Salpingi o tube uterine Nella tuba si distinguono diverse porzioni che, andando in direzione latero mediale sono: Porzione infundibolare Porzione ampollare Porzione istmica Porzione uterina o interstiziale o intramurale
Salpingi o tube uterine Porzione infundibolare Chiamata anche Padiglione, si presenta sottoforma di un largo imbuto a parete frastagliata per- ché formata da una serie di linguette della lunghezza di circa 1 cm che prendono il nome di Fimbrie. In tutto vi sono circa 10-15 fimbrie libere che fluttuano nella cavità peri- toneale, solo una è fissa e viene chiamata Fimbria ovarica: è fissata all’estremità tubarica dell’ovaio mediante il lega- mento tubo-ovarico
Salpingi o tube uterine Porzione infundibolare L’infundibolo possiede una certa mobilità e le fimbrie muovendosi sulla superficie dell’ovaio sono in grado di raccogliere la cellula uovo quando questa viene espulsa per la deiscenza del follicolo. Spesso sono presenti una o più strutture vescicolose piene di liquido chiaro, sieroso chiamate appendici vescicolose o idatidi del Morgagni che costituiscono un residuo dei dotti mesonefrici. Sulla superficie interna della fimbria ovarica si trova un solco longitudinale che si dirige verso l’ostio addominale della tuba che costituisce il punto più profondo dell’infundibolo oltre il quale si apre la cavità ampollare della tuba
Salpingi o tube uterine Porzione ampollare È la porzione più lunga, circa 7-8 cm ed ha un andamento tortuoso ed il suo calibro si allarga gradualmente procedendo in direzione medio-laterale. Dopo avere formato una prima ansa che decorre quasi verticalmente formando la parete laterale della borsa ovarica decorre lungo il margine superiore del legamento largo. Può contrarre rapporti con anse intestinali ed a sinistra con il colon.
Salpingi o tube uterine Porzione istmica È lunga circa 3-4 cm, si di-stingue dal tratto ampollare per-ché qui il decorso della tuba di-venta più rettilineo solo legger-mente ondulato ed il calibro è minore. Decorre fino all’angolo uterino superiore al limite tra corpo e fondo dell’utero dove si continua con l’ultimo tratto tubarico detto porzione interstiziale o intramu-rale
Salpingi o tube uterine Porzione intramurale È molto breve. Attraversa la parete uterina con andamento più o meno rettilineo e sbocca nella cavità uterina mediante un ostio chiamato ostio tubarico del dia-metro di circa 1 cm.
Salpingi o tube uterine La parete della tuba è costituita da 3 strati: Rivestimento sieroso Strato muscolare: a sua volta costituito da uno strato circolare interno ed uno longitudinale esterno. A livello della porzione intramurale si trova uno strato muscolare aggiuntivo più interno ed a decorso longitudinale. La contrazione delle fibre muscolari a livello infundibolare permette alle fimbrie di aderire all’ovaio. Rivestimento mucoso
Salpingi o tube uterine Tonaca mucosa o endosalpinge L’epitelio è di tipo monostratificato costituito da cellule cilindriche alcune delle quali sono dotate di ciglia mentre altre sono di tipo secernente e tra queste sono intercalate cellule incuneate con nuclei scuri che non sono altro che cellule ormai esaurite che vengono gradualmente espulse nel lume della tuba. Il rapporto numerico tra cellule ciliate e cellule secernenti varia nelle varie fasi del ciclo: quelle secernenti prevalgono in fase luteinica. Il moto delle ciglia è diretto verso l’utero e genera una corrente che insieme all’azione peristaltica della muscolatura tubarica permette alle tube di condurre l’uovo verso l’utero.
Salpingi o tube uterine Tonaca mucosa o endosalpinge È sollevata in pieghe longitudinali che sono sparse, basse e larghe nella parte più interna della tuba mentre diventano più ramificate e sottili nella parte ampollare dove perde l’aspetto semplice e lineare tipico della parte interna ed acquista un aspetto complicato tipo labirinto.
Ovaie Le ovaie costituiscono le gonadi femminili e svolgono nella donna il duplice compito di: Produrre le cellule germinali femminili, gli oociti (funzione gameto-genica) Secernere ormoni sessuali femminili, estrogeni e progesterone, ed una piccola quota di androgeni (funzione endocrina)
Ovaie Sono organi pari, situati contro la parete laterale del piccolo bacino. Hanno la forma di una mandorla e si possono distinguere 2 margini, anteriore e posteriore e 2 facce una laterale ed una mediale e 2 poli, superiore ed inferiore.
Le dimensioni medie in età fertile sono: Larghezza 2 cm Altezza 3,5 cm Ovaie Le dimensioni medie in età fertile sono: Larghezza 2 cm Altezza 3,5 cm Spessore 1 cm Le ovaie delle pluripare sono più grosse, mentre è più piccolo nelle bambi-ne prima della pubertà e nelle donne in menopausa.
In dietro dall’uretere Ovaie L’ovaio ha una posizione variabile in quanto può seguire gli spostamenti dell’utero durante la gravidanza sia in seguito a gravidanze pregresse. Tuttavia nella sua posizione abituale l’ovaio è disposto in modo tale che la sua faccia laterale corrisponda ad una depressione della parete postero-laterale della piccola pelvi che prende il nome di fossetta ovarica di Krause che è delimitata: In dietro dall’uretere In avanti dall’inserzione del legamento largo sulla parete pelvica In alto dai vasi iliaci esterni In basso dall’origine dell’arteria ombe-licale ed uterina.
Ovaie L’ovaio non è ricoperto da peritoneo viscerale ma da un epitelio particolare che ha la stessa origine celomatica detto epitelio ovarico o germinativo.
Nell’ovaio possiamo distinguere 2 zone: Periferica o corticale Ovaie Nell’ovaio possiamo distinguere 2 zone: Periferica o corticale Centrale o midollare: in continuazione con l’ilo, ricca di vasi sanguigni, linfatici e nervi. È costituita da tessuto connettivo lasso contenenti fibre elastiche e fasci di fibre muscolari lisce che accompagnano le arterie nel loro percorso che è tipicamente spiraliforme. In rapporto con le fibre nervose si trovano cellule poliedriche che ricordano le cellule interstiziali di Leydig del testicolo che producono androgeni e possono dare origine a tumori virilizzanti.
Zona periferica o corticale Ovaie Zona periferica o corticale La corticale è ricoperta da epitelio germinativo al di sotto del quale si trova uno strato di connettivo povero di cellule e ricco di fibre collagene: la falsa albuginea Ha uno spessore variabile dai 2 ai 10 mm ed è costituita dallo stroma corticale, un tessuto connettivo particolare polimorfo dotato di una grande capacità di adattamento funzionale al cui interno sono contenuti gli i follicoli oofori ed i corpi lutei in vari stadi di evoluzione o di regressione. La stroma attorno a questi corpuscoli è ricco di cellule e scarso di fibre collagene ed elastiche. La principale caratteristica delle cellule stromali dell’ovaio è che esse possono trasformarsi in elementi endocrini: cellule stromali steroidogeniche che come le cellule della teca interna dei follicoli possono produrre ormoni androgeni.
Follicoli involutivi o atresici Corpi lutei Ovaie Organuli ovarici Sono localizzati nella regione corticale hanno la duplice funzione gametogenica ed endocrina. Sono rappresentati da: Follicoli oofori evolutivi: cellule germinali in vari stadi di maturazione Follicoli involutivi o atresici Corpi lutei
Follicoli primordiali Follicoli primari Follicoli secondari Ovaie Follicoli oofori evolutivi: cellule germinali in vari stadi di maturazione, a partire dallo stadio di follicolo secondario sono circondate dalle cellule tecali che sono cellule stromali secernenti ormoni sessuali femminili. Attraversano i seguenti stadi di sviluppo: Follicoli primordiali Follicoli primari Follicoli secondari Follicoli cavitari Follicoli maturi
Follicoli involutivi o atresici Ovaie Follicoli involutivi o atresici Sono tutti quei follicoli che non riescono a raggiungere la maturazione completa quindi non riescono a produrre gameti fecondabili. Possono subire un arresto della crescita in qualsiasi stadio del loro sviluppo ed andare incontro ad un processo di degenerazione e regressione più o meno completa che prende il nome di atresia follicolare.
Il corpo luteo è formato da 2 tipi di cellule : Ovaie Corpi lutei Dopo la deiscenza il follicolo si trasforma in un ammasso parenchimale chiamato corpo luteo: privato della cellula uovo e del liquido che conteneva il follicolo si affloscia compresso dai tessuti circostanti e la sua parete assume un aspetto pieghettato. Se non ha luogo la fecondazione il corpo luteo dura solo 13-14 giorni poi degenera in questo caso si parla di corpo luteo mestruale. Se si ha la fecondazione persite, si parla di corpo luteo gravidico che comincerà a regredire nella seconda metà della gravidanza. Il corpo luteo è formato da 2 tipi di cellule : Cellule luteiniche di origine granulosa che producono progesterone Cellule luteiniche di origine tecale che producono estrogeni