I TERREMOTI IC “Mongibello” Mario Abate Ragalna- (Catania) Classe III, sez. A A.S. 2010-2011.

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I TERREMOTI IC “Mongibello” Mario Abate Ragalna- (Catania) Classe III, sez. A A.S. 2010-2011

Introduzione i I Terremoti (fenomeni sismici o tellurici), sono vibrazioni improvvise dovute al movimento della crosta terrestre. Questo movimento è provocato dalle zolle, che, spezzandosi e o allontanandosi tra loro, liberano energia in un punto interno della Terra; questo è detto, ipocentro . Grazie alle onde sismiche, questo terremoto si propaga anche in superficie in un punto detto epicentro, posto perpendicolarmente all’ipocentro. La potenza del terremoto varia in base alla profondità: più profondo = debole, meno profondo = forte.

Classificazione dei terremoti I terremoti possono avere tre origini: VULCANICI: se il terremoto è legato alla presenza di un vulcano. LOCALI: se il terremoto è originato dal crollo di cavità sotterranee. TETTONICI: se il terremoto è legato al movimento delle zolle.

ONDE SISMICHE Un’onda si può definire come “una perturbazione elastica che si propaga da un punto a un punto attraverso un materiale”; ci sono tre tipi di onde: ONDE PRIMARIE o P: arrivano per prime rispetto alle altre e si propagano attraverso solidi, liquidi e gas. Sono simili alle onde acustiche. ONDE SECONDARIE o S: arrivano per seconde e si propagano con vibrazioni perpendicolari; non attraversano i liquidi, infatti non possono essere percepite nel magma presente nel serbatoio magmatico. ONDE TERZIARIE o L: arrivano per ultime, sono le più lunghe e provocano danni maggiori. Vengono a crearsi a causa dell'intersezione delle onde di corpo( P e S) con una superficie di discontinuità fisica terrestre, cioè la superficie di separazione tra crosta e atmosfera terrestre

Il sismografo: oggi…… Ma come hanno fatto gli uomini a capire l’intensità di un terremoto? Col sismografo, un apparecchio che registra i fenomeni sismici. Questo strumento è costituito da una massa sospesa appesa ad una molla e ad un supporto fissato al suolo. Attaccato alla massa vi è un pennino, che, al momento della scossa, scrive su un foglio posto dentro un cilindro che ruota. Questo rullo può essere sia orizzontale che verticale; e, una volta scritto, diventa un sismogramma.

……… In passato “... si potrà conoscere la qualità e l'impeto delle scosse. Se il terremoto sarà stato regolare, o di ondeggiamento, rettilinei saranno li solchi, se tremulo ed irregolare saranno tortuosi; se sarà stato vorticoso...si conoscerà ciò dalla profondità a cui lo stilo sarà penetrato entro la materia molle...” Questa frase è stata scritta da un italiano, padre benedettino; Don Andrea Bina intorno alla metà del 1700. Il suo apparecchio era costituito da una lunga fune appesa al soffitto di una stanza e attaccato all'altra estremità, un pesante masso. Tale masso aveva uno stilo nella parte inferiore, la cui punta sprofondava nella sabbia contenuta in una vaschetta, che a sua volta galleggiava in un ampio vaso pieno d'acqua. In occasione dei terremoti, il pendolo lasciava nella sabbia delle tracce da cui si poteva percepire non solo la scossa ma anche la potenza.

Scale di valutazione dell’ intensità

La scala marcalli La scala Mercalli è una scala che misura l'intensità di un terremoto tramite gli effetti che esso produce su persone, cose e manufatti. I gradi sono scritti in numeri romani fino a 12. La scala parte dal primo grado chiamato strumentale, perché è percepito solo dal sismografo, arrivando a grande catastrofe, dove c’è la distruzione delle opere umane, molte vittime, lancio degli oggetti in aria e spostamento di grandi masse rocciose.

La scala richter La scala Richter, indica la magnitudo di un terremoto, cioè la quantità di energia meccanica sviluppata. Il primo stadio della magnitudo, cioè 0, corrisponde ad un terremoto con un’energia 10 alla 5 J; il valore di ogni grado, è 30 volte superiore al precedente. La magnitudo più potente finora registrata, è stata di 9 ed è avvenuta al largo di Sumatra nel 2004, provocando un dei più potenti tsunami. ESPLOSIONE EQUIVALENTE ALLE SCALE

GLI TSUNAMI Parlando di tsunami, essi si possono definire come una serie di onde generate da un terremoto sottomarino. Le onde sismiche si propagano nell’acqua, formando delle onde altissime, che superano i 30 m. L’energia di quest’onda è costante: quando l'onda si avvicina alla terra, la sua altezza aumenta mentre diminuisce la sua velocità; esse viaggiano a velocità elevate( 800km/h), distruggendo coste e isole. Al momento si ritiene che uno Tsunami possa essere causato da: un forte sisma sottomarino, almeno di magnitudo 7 (scala Richter) , un brusco innalzamento o abbassamento del fondale marino, uno scivolamento del terreno costiero o sottomarino e un impatto di una meteorite. http://www.youtube.com/watch?v=eAkijDDS61A http://www.youtube.com/watch?v=SCn480_TUgY

E’ possibile prevenire i terremoti? È ancora difficile prevedere un terremoto in tempo utile; possiamo solo sapere le probabilità che un sisma avvenga, grazie ai segni premonitori( mutamenti di livello del terreno, piccole oscillazioni e variazioni della temperatura di acque sorgive o di grotte). Un danno che può provocare un terremoto, ad esempio, è il crollo degli edifici, quindi, costruite edifici che possano resistere alla potenza di un terremoto.

Norme di comportamento in caso di terremoto Mantenere la calma. Uscire dall’edificio solo se la porta è vicina. Se è lontana, ripararsi sotto tavoli o pilastri resistenti. Se il locale si riempie di polvere, coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto e chiudere gli occhi. Se ti trovi fuori e lontano dagli edifici, aspetta finche non sarà finita la scossa; se ti trovi fuori, però vicino agli edifici, riparati sotto architravi e portoni. Se ti trovi a bordo di un’automobile, fermati e rimani seduto all’interno del veicolo. Se ti trovi in spiaggia, allontanati subito, perché potrebbe arrivare uno tsunami.

E dopo il terremoto? Quando il terremoto è finito: Se vi trovate in luoghi chiusi, uscite con calma e spegnete gli interruttori di luce e gas per non causare incendi. Se non avete ferite o lesioni, aiutate quelli che hanno bisogno, e se hanno riportato ferite gravi, non muoveteli, ma teneteli al caldo, calmateli e rassicurateli, aspettando i soccorsi. Se non potete muovervi, segnalate la vostra presenza battendo qualcosa su un oggetto metallico, perché questi segnali si trasmettono a distanze notevoli.