Esame muscolare manuale È un arte e una scienza è parte integrante della visita medica e fornisce informazioni non ottenibili con altre procedure
Ogni muscolo svolge un azione specifica e ne è il motore primario L’esame della forza muscolare serve ad accertare la capacità dei muscoli o gruppi muscolari di funzionare durante il movimento o la loro capacità di fornire stabilità o sostegno Ogni muscolo svolge un azione specifica e ne è il motore primario quando un muscolo qualsiasi è paretico, la stabilità della regione è compromessa o si ha una perdita del movimento preciso
ESAME MUSCOLARE ANALITICO O MUSCLE TESTING n VALUTA L’ESTENSIONE O IL GRADO DELLA FORZA O DELLA DEBOLEZZA MUSCOLARE SEGUENTE A MALATTIE, TRAUMI O NON USO n E’ DESTINATO ALLE LESIONI PERIFERICHE n PERMETTE DI STABILIRE UNA QUOTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DELLA CONTRAZIONE E DELLA FORZA DEL MUSCOLO n INDICA L’EVOLUZIONE DI UNA MALATTIA, PREVEDE SQUILIBRI E RETRAZIONI E PERMETTE DI STABILIRE UNA TERAPIA ADEGUATA, PROGRESSIVA E CONTROLLATA n I DATI OTTENUTI SONO LA BASE PER PIANIFICARE PROCEDURE TERAPEUTICHE E RIVALUTARLE n DEVONO ESSERE RISPETTATE ALCUNE REGOLE RIGUARDO AL SOGGETTO, ALL’ESAMINATORE E ALLE VALUTAZIONI
Il test inizia con L’esaminatore osserva: Il BILANCIO VISIVO ACCURATO DEL MUSCOLO L’esaminatore osserva: L’assenza o meno di pliche cutanee La salienza o meno dei tendini La variazione di volume della parte carnosa del muscolo
Al test visivo si può rilevare Atrofia o ipotrofia cioè diminuzione della salienza del muscolo, che può essere locale o generalizzata ( da non confondere con la magrezza ) Ipertrofia cioè aumento del volume del muscolo, che si riscontra nelle miopatie, nelle miositi o pseudo-ipertrofia e nelle adiposità compensatrici
Il bilancio visivo va completato con un bilancio palpatorio Le Misurazioni Vanno praticate sul soggetto allungato e rilasciato, a partire dai punti di repere ossei sottocutanei Sono effettuate in modo comparativo con il lato sano Il bilancio visivo va completato con un bilancio palpatorio
Circonferenze: A omero: circonferenza massima B gomito: olecrano-piega cubitale C avambraccio: D coscia: 20cm.al di sopra del margine prossimale della rotula E coscia: 10 cm. al di sopra del margine prossimale della rotula F ginocchio: a metà rotula G polpaccio:
Regole di procedura per l’esame muscolare verificare l’integrità dell’articolazione un’anchilosi rende impossibile l’esame la posizione del paziente deve offrire la miglior stabilizzazione possibile assicurarsi del corretto stato di rilasciamento del paziente evitare frequenti cambi di posizione stabilizzare la parte prossimale porre la parte da esaminare in una precisa posizione antigravitaria
Verificare l’estensibilità degli antagonisti Fissare correttamente il segmento sopra o sottostante per evitare compensi Non stringere le fasce muscolari fino a schiacciarle Nell’applicare la resistenza non intercalare una articolazione, pur ricercando il braccio di leva più lungo possibile Usare un linguaggio comprensibile, se necessario fare una dimostrazione sull’arto controlaterale Utilizzare la stimolazione verbale
CLASSIFICAZIONI
FLESSIONE DELLA SPALLA Motori principali: Deltoide ( fibre anteriori) nervo ascellare C5,6 Coracobrachiale nervo muscolocutaneo C6,7 Muscoli accessori deltoide (fibre medie) grande pettorale bicipite brachiale serrato anteriore trapezio
Flessione della spalla NORMALE E BUONO 5 - 4
Flessione della spalla DISCRETO 3 MEDIOCRE 2 paziente sul fianco,il braccio scivola su tavola spolverata di talco
Flessione della spalla SCARSO- TRACCE 1 - 0 si palpano le fibre del deltoide anteriore
Flessione della spalla Compenso in caso di paralisi deltoide
Estensione della spalla motori principali Latissimo del dorso N.Toracodorsale C6-C7-C8 Grande rotondo N. sottoscapolare inf. C5-C6 Deltoide posteriore N. ascellare C5-C6 Muscoli accessori Piccolo rotondo Capo lungo tricipite brachiale
Estensione della spalla NORMALE E BUONO 5-4 palmo su, spalla addotta e ruotata medialmente per prevenire la rotazione laterale
Estensione della spalla DISCRETO 3 arco parziale o sul fianco con la tavola MEDIOCRE 2
Estensione della spalla TRACCE 1 - 0 palma le fibre del grande rotondo sul bordo inf. della scapola, le fibre del latissimo del dorso leggermente sotto e le fibre pos. del deltoide lungo la faccia post. del braccio
Abduzione della spalla motori principali Deltoide (fibre medie) N.ascellare C5-C6 Sopraspinato N.soprascapolare C5 Muscoli accessori Deltoide( fibre anteriori e posteriori) Grandentato o serrato anteriore (azione diretta sulla scapola )
Abduzione della spalla NORMALE E BUONO 5 - 4
Abduzione della spalla DISCRETO 3 controllare flessione del tronco controlaterale e non permettere elevazione del cingolo scapolare
Abduzione della spalla MEDIOCRE 2
Abduzione della spalla TRACCE 1 ZERO le fibre della parte media del deltoide si palpano sotto il processo acromiale
SPALLA rotazione esterna o laterale Sottospinato N.soprascapolare C5-C6 Piccolo rotondo N.ascellare C5-C6 Muscoli accessori Deltoide (fibre posteriori )
SPALLA rotazione esterna o laterale NORMALE E BUONO 5 - 4 Nelle rotazioni la resistenza deve essere data gradualmente e accuratamente
SPALLA rotazione esterna o laterale DISCRETO 3 stabilizzare per prevenire abduzione del braccio
SPALLA rotazione esterna o laterale MEDIOCRE 2 il braccio è ruotato medialmente il paziente deve ruotare lateralmente
SPALLA rotazione esterna o laterale TRACCE 1 ZERO il piccolo rotondo può essere palpato sul bordo ascellare della scapola e il sottospinoso sotto la spina della scapola
SPALLA rotazione interna o mediale Sottoscapolare N.sottoscapolare sup.e inf. C5 - C6 Grande pettorale N.pettorale mediale e laterale C5-C6-C7-C8-T1 Grandorsale N. toracodorsale C6-C7-C8 Grande rotondo N.sottoscapolare inferiore C5-C6 muscoli accessori Deltoide fibre anteriori
SPALLA rotazione interna o mediale NORMALE BUONO 5 - 4
SPALLA rotazione interna o mediale DISCRETO 3 controllare l’adduzione del braccio
SPALLA rotazione interna o mediale MEDIOCRE 2 braccio che pende in rotazione laterale il paziente ruota medialmente
SPALLA rotazione interna o mediale TRACCE 1 ZERO le fibre del sottoscapolare possono essere palpate profondamente nell’ascella profondamente vicino all’inserzione