REPORTING INTERNO: PREMESSE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
Advertisements

Il reporting.
1 La natura della contabilità direzionale
I processi aziendali e superaziendali Esistono due approcci complementari allo studio dei comportamenti dimpresa, e di entità organizzative a questa superiori:
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
SIGNIFICATO ED USO DEI REPORTS Laurea specialistica in Scienze delle professioni infermieristiche ostetriche pediatriche EMPOLI 2006 Dott.ssa Bernardeschi.
verso la pratica del bilancio sociale
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
MARKETING E CRESCITA IN MEDIE IMPRESE Valentino Gandolfi PREMESSA SPECIFICITA DEL MARKETING IN MEDIE IMPRESE DI SUCCESSO DISTINZIONI DEL MARKETING DELLE.
Obiettivi del Capitolo
Lezione di economia e direzione Il controllo direzionale.
IL SISTEMA DI REPORTING:
Certificazione RESP.URP 4 marzo 2004 Responsabili URP della Provincia di Lecce Lecce, 4 marzo 2004 Gli Strumenti di Comunicazione In collaborazione con.
Il report di progetto Perché scrivere il report del progetto?
Sistemi di misurazione e di controllo delle perfomance.
La Tecnica NTG 5 PERFORMANCE Metodologia. La Tecnica NTG 5 Performance OBIETTIVI razionalizzare le modalità per raggiungere i risultati stimolare la quantificazione.
Economia e direzione delle imprese
IL CONTROLLO DI GESTIONE AZIENDALE
Il processo formativo Affidamento incarico Progettazione di massima
Area: la gestione dei progetti complessi
Roma, 12 maggio 2005 – FORUM P.A. SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Scopo dellEnte (definito dalle norme) Mission Pianificazione strategica (di medio/lungo.
Project Management come contratto di servizio Il Caso: contratto di Project Management per TOTAL ITALIA S.p.A. Seminario del Corso di Gestione Aziendale.
Piano della Performance
La contabilità analitica Il Tuel rende obbligatorio il controllo di gestione come strumento per valutare lefficacia, lefficienza e leconomicità dellazione.
PROGETTO FIRB – GESTIONE DELLA CONOSCENZA (GECON) Documento per il Meeting del 6/4/06 - Milano.
Le imprese industriali
NUOVO SISTEMA DI REMUNERAZIONE IL CASO DEI SERVIZI PER LE DIPENDENZE.
CORSO DI ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI (LA CONTABILITA’ ANALITICA) PROF. MARCO ELAFANTI SECONDA LEZIONE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI ELA LORO UTILITA’
Il controllo di gestione: obiettivi, attori e strumenti
Pianificazione e controllo di gestione
Il processo del controllo
Il controllo dei risultati. Agenda Caratteristiche generali del controllo dei risultati Condizioni di fattibilità e di efficacia Elementi del controllo.
Principi e logiche di budgeting
La struttura organizzativa e informativa del controllo
IL CONTROLLO DI GESTIONE. A cosa serve? Il controllo di gestione è un insieme di strumenti e tecniche messi in atto dal management per gestire al meglio.
GLI OBIETTIVI RILEVARE LE AREE DI FABBISOGNO FORMATIVO DELLE RISORSE UMANE DEL SETTORE SICUREZZA MISURARE LA DIMENSIONE DEI FABBISOGNI E DEFINIRNE LE.
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
Capitolo 1 L’attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi: un quadro di riferimento.
Dlgs 286/99 “Riordino e potenziamento dei meccanismi di monitoraggio e valutazione “dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle.
IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE
LE COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO
Direzione Partecipate Febbraio 2013
Il Controllo di gestione
Il Controllo di gestione
GESTIONALE CONTABILE COLTRO ELEONORA.
Progettare e implementare un Sistema di Controllo di gestione in azienda: aspetti teorici e spunti applicativi Barbara Borgato.
COME FORMARE LE STRUTTURE OPERATIVE DELLA COMMITTENZA Per assumere scelte decisionali con piena consapevolezza delle loro implicazioni Per elaborare e.
Caratteristiche, scopi e redazione del budget aziendale
Controllo di gestione, strumenti di pianificazione
Marcella Mulazzani1 La qualità dei servizi pubblici locali e il Total quality management Appunti delle lezioni di: Marcella Mulazzani Dipartimento di Scienze.
Caso Studente “Impresa Adottata” Linee guida per la preparazione del caso da discutere come prova d’esame Sono diventato Padre !! Sono diventata Madre!!
La rilevazione Oggetti e finalità della rilevazione.
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
IL BUDGET.
“Il controllo di gestione nella scuola”
Migliorare l’accesso al credito per le PMI. Valutazione del rischio di credito reale e/o percepito Banche Basilea2 Imprese Le imprese devono segnalare.
Giornata formativa Monitoraggio e valutazione dei servizi offerti L’Aquila 12 marzo 2015.
FORUM P.A Seminari tematici Nuovi strumenti di programmazione e controllo: Sistemi budgetari e gestione per obiettivi Intervento del Direttore Pianificazione.
La valutazione della performance nelle aziende sanitarie
Autovalutazione strategica e diffusione di buone prassi con l’Osservatorio Sociale della Contrattazione Territoriale Dipartimento Politiche sociali, della.
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
Il processo e la struttura organizzativa del controllo
UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.
Attese Percezione A > P NON è soddisfatto Detrattori A = P È soddisfatto Passivi A < P È MOLTO soddisfatto Promotori.
DIPARTIMENTO DISTU METODI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA’ Laurea Magistrale in: Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità DOCENTE EMILIO.
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING. MARKETING MIX L’insieme delle scelte riguardanti il prodotto, il tipo di confezione, il prezzo, la distribuzione, la.
Pianificazione e Controllo Gestionale
Lezione CG01 Il Sistema di Controllo di Gestione e il ciclo del controllo Economia ed Organizzazione aziendale 2 AA Prof. Cristina Ponsiglione.
Transcript della presentazione:

REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali , a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT DIREZIONALI Redatti principalmente per finalità esterne, come per es. i rapporti ambientali o quelli sociali Interessano gli organi esecutivi al livello più basso Insieme strutturato di report messi a disposizione dei manager per informarli sull’andamento della gestione

Il report è uno strumento di comunicazione volto alla produzione e REPORTING INTERNO: PREMESSE Il report è uno strumento di comunicazione volto alla produzione e diffusione di informazioni sulla performance aziendale a supporto del processo decisionale. Con i report direzionali si ha la trasmissione delle informazioni relative all’andamento dell’azienda dai controller ai vertici aziendali (controllo strategico) e al management (controllo direzionale)

REPORTING DIREZIONALE ALL’INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE 2 FORMULAZIONE DEL BUDGET Revisione budget 1 PROGRAMMAZIONE 3 SVOLGIMENTO ATTIVITA’ E MISURAZIONE Azioni correttive Revisione programmi 4 REPORTING E VALUTAZIONE

Il reporting direzionale è un insieme strutturato REPORTING DIREZIONALE: DEFINIZIONE E REQUISITI Il reporting direzionale è un insieme strutturato di rendiconti sulla base del quale il management rivede periodicamente le proprie azioni DEFINIZIONE Un buon sistema di reporting deve essere dotato di: chiarezza comparabilità flessibilità tempestività rilevanza e selettività distribuzione regolare REQUISITI

REPORTING DIREZIONALE: FINALITÀ valutazione delle performance A seconda della finalità per cui viene redatto il reporting direzionale si possono individuare: Reporting Informativo Reporting orientato alla valutazione delle performance idoneità a segnalare l’allineamento dell’azienda ai corsi d’azione predefiniti in sede di pianificazione CONTROLLO CONCOMITANTE valutazione delle prestazioni manageriali CONTROLLO A CONSUNTIVO

in maniera significativa REPORTING DIREZIONALE: CONTENUTO E FREQUENZA In relazione alle tipologie individuate Reporting orientato alla valutazione delle performance Reporting Informativo rappresentazione delle variabili rilevanti, anche se non controllabili, necessarie per assumere decisioni rappresentazione delle variabili che il manager è in grado di gestire in maniera significativa CONTENUTO pubblicazione di un report a scadenze predefinite, generalmente mensile, per rilevare l’andamento della gestione pubblicazione di un report intermedio in vista della consuntivazione annua FREQUENZA

REPORTING DIREZIONALE: ARTICOLAZIONE E FORMA A seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare e dell’importanza data a ciascuna fase dell’attività, il reporting può essere articolato per: Le informazioni contenute nei report possono essere comunicate mediante forma: centri di responsabilità linee di prodotto classi di clienti aree territoriali fasi della produzione unità organizzative orale, immediata ma poco pratica scritta discorsiva, poco immediata, ma più fedele alle interpretazioni del reportista tabellare, dettagliata ma asettica e richiedente l’interpretazione del lettore grafica, immediata ma meno specifica e dettagliata

REPORTING DIREZIONALE: LA RILEVAZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI DATI QUANTITATIVI Economico - finanziari In particolare ci si focalizzerà sulla rilevazione ed elaborazione DEI COSTI • PREZZI-COSTO EFFETTIVI Le risorse vengono contabilizzate ai prezzi di effettivo sostenimento • PREZZI-COSTO STANDARD Le risorse vengono contabilizzate sulla base di valori medi. Approccio preferibile nelle fasi iniziali di implementazione del sistema di controllo. Metodologie di rilevazione Forte utilizzo della contabilità analitica nella redazione del reporting economico-finanziario DIRECT COSTING Il direct costing attribuisce ai singoli CdR o attività i soli costi diretti. FULL COSTING Il full costing attribuisce ai singoli CdR o attività i costi diretti e indiretti. Metodologie di ripartizione

LIMITI DEL REPORTING ECONOMICO-FINANZIARIO Il reporting economico-finanziario presenta alcuni limiti, strettamente collegati alla tipologia di informazioni in esso contenute ed all’influsso della contabilità generale sui dati di partenza focalizzato su variabili che influenzano la redditività solo nel breve periodo mancanza di indicatori non monetari o operativi misure eccessivamente sintetiche

REPORTING EVOLUTI: ORIENTAMENTO ALL’ANALISI QUALITATIVA superamento in parte dei limiti del reporting economico-finanziario tramite l’analisi qualitativa con l’utilizzo di informazioni di tipo qualitativo e quantitativo non-monetario Alcuni aspetti della qualità possono essere rilevati e misurati in tempi brevi e in modo oggettivo; si pensi ai tempi di risposta alle richieste degli utenti, al numero delle pratiche da riesaminare per la presenza di errori, ai tempi di attesa per accedere ad un servizio, al numero di reclami ricevuti, ecc. Ad ogni modo è opportuno ricorrere all’uso di indagini campionarie o altri metodi di consultazione dell’utenza servita, predisponendo una griglia di valutazione su definiti attributi essenziali che il servizio deve possedere, al fine di rilevare il livello di qualità del servizio percepito La rilevazione dei dati qualitativi può rappresentare il punto più critico di questo tipo di approccio la reporting

REPORTING EVOLUTI: ORIENTAMENTO ALL’ANALISI QUALITATIVA METODI DI CONSULTAZIONE DELLA CLIENTELA SUGLI ASPETTI QUALITATIVI DEL SERVIZIO EROGATO • Metodi basati su suggerimenti, reclami e prove: raccolta di commenti e di reclami; raccolta di feedback da parte del personale e sistemi di suggerimenti; cliente misterioso (mistery shopping); esperienze innovative pilota. • Metodi qualitativi basati su incontri e discussioni: incontri con il pubblico; gruppi rappresentativi di utenti, interviste dirette; focus groups; panel di utenti. • Metodi qualitativi basati su indagini: indagini con questionari; sistemi di votazione. • Metodi basati su presentazioni: giornate incontro con il pubblico; sistemi di presentazione informatizzata.

REPORTING EVOLUTI: REPORTING PER VARIABILI CHIAVE Finalità principale è quella di segnalare tempestivamente a scadenze prefissate durante l’esercizio come si stanno muovendo le variabili critiche in vista del raggiungimento degli obiettivi prefissati monitorare le variabili (controllabili) da cui dipendono i risultati Diventa quindi necessario: inserire informazioni anche su variabili non controllabili monitorare informazioni esterne all’azienda