Religioni in Italia (a parte il Cattolicesimo)
Religioni in Italia Cattolicesimo 87.8% Nessuna religione 5.8% Islam 1.9% Ortodossia 1.6% Altre religioni 1.5% Protestantesimo 1.4% Giudaismo 0.05%
Protestantesimo in Italia
Sebbene ci siano molte confessioni protestanti, esse credono negli stessi principi fondamentali: La Bibbia è l’unica regola della fede e del comportamento dell’uomo; Dio ha creato tutto, compreso l’uomo, che è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio; Il peccato originale separa l’uomo da Dio; Dio ha mandato suo figlio Gesù Cristo per salvare la sua condizione di peccatore attraverso la fede in Cristo; Lo Spirito Santo è dato a tutte le persone che amano e credono nel sacrificio di Gesù sulla croce.
Durante il XII e il XIII secolo dissidenti religiosi apparvero nell’Italia nord occidentale e a Roma, ma essi furono tutti eliminati. Solo un piccolo gruppo fu un’eccezione: i Valdesi. Essi si stabilirono nelle valli delle Alpi occidentali e ottennero una libertà di fede ridotta. La più importante causa della Riforma italiana fu la reazione alla ricchezza e al comportamento immorale del clero cattolico, in particolare Papa Alessandro VI, che apertamente favorì la corruzione e il nepotismo.
Il Protestantesimo in Italia conta almeno 700 Il Protestantesimo in Italia conta almeno 700.000 credenti, che sono divisi in molte chiese. La componente più numerosa dei protestanti italiani è rappresentata dall’ evangelicalismo (chiese valdesi e metodiste), che raggruppa circa il 75% dei protestanti italiani.
Chiesa metodista a Verbania La Chiesa Evangelica Valdese assimilò la teologia calvinista e divenne il ramo italiano delle Chiese Riformate. Nel 1967 la Chiesa Valdese, che ha 30.000 membri, fu un membro fondatore della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Tra il 1974 e il 1979 si unì alla Chiesa Metodista italiana (5.000 adepti) per formare l’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.
Le Assemblee di Dio in Italia sono una Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale che conta circa 1.151 comunità. La Chiesa Pentecostale nacque a Los Angeles all’inizio del XX secolo. Raggiunse l’Italia grazie a Giacomo Lombardi, che aveva già organizzato una comunità a Chicago. In Italia, egli fondò alcune piccole comunità: Roma, nel 1908, Genova and Gissi. Negli anni seguenti altri gruppi furono costituiti. Chiesa delle Assemblee di Dio a Reggio Calabria
Chiesa olandese a Livorno La Chiesa Avventista del Settimo Giorno è una denominazione cristiana protestante caratterizzata dalla osservanza del sabato e dalla enfasi sulla seconda venuta di Cristo. In Italia conta circa 8.000 credenti. La chiesa è conosciuta per l’ enfasi sull’alimentazione e la salute, la promozione della libertà religiosa, i suoi principi e lo stile di vita conservatori.
Chiesa luterana a Firenze La Chiesa Luterana Evangelica in Italia fu fondata nel 1949 e comprende comunità che parlano sia tedesco che italiano. La prima comunità luterana in Italia fu formata a Venezia nel 1650. Le altre furono formate a Trieste, Roma, Napoli, Milano, Genova e Firenze tra il 1778 e il 1899. Altre seguirono da allora e ora questa Chiesa conta almeno 7.000 credenti.
Le 33 Chiese Anglicane in Italia appartengono alla Diocesi Anglicana d’ Europa, creata nel 1980. Le persone che frequentano queste chiese sono principalmente cittadini inglesi ma ci sono anche molti italiani interessati all’Anglicanesimo. Il Centro Anglicano a Roma ha la più grande biblioteca dell’Europa continentale (11.000 libri). Chiesa Anglicana a Palermo
Chiesa Battista a Roma La confessione Battista arrivò in Italia nel 1863, e nel1884 fu fondata l’Unione Battista Apostolica Cristiana. Dopo la Seconda Guerra Mondiale ci fu una rinascita del messaggio battista e nel 1956 fu fondata l’Unione Battista Evangelica Cristiana d’Italia. Ora ha circa 120 Chiese e più di 20.000 membri.
Sede dell’Esercito di Salvezza a Roma L’Esercito della Salvezza è un’organizzazione religiosa fondata a Londra nel 1865. In Italia, conta circa mille membri ed è presente in 16 differenti città. L’Esercito della Salvezza è interessato a attività come la cura spirituale, il lavoro sociale, campi estivi e servizi per trovare persone scomparse. È stato riconosciuto in Italia recentemente.
Assemblea dei Testimoni di Geova a Valsabbia La Congregazione del Testimoni di Geova fu fondata in Italia nel 1903. Ci sono circa 240.000 credenti in tutta Italia. Le credenze dei Testimoni di Geova sono basate sull’interpretazione della Bibbia. Credono che la distruzione del mondo sia imminente. Essi sono meglio conosciuti per la loro predicazione porta a porta. Rifiutano il servizio militare e le trasfusioni di sangue. Non celebrano il Natale, la Pasqua, i compleanni, e altre feste che sono considerate pagane. Assemblea dei Testimoni di Geova a Valsabbia
Le festività della maggior parte delle Chiese protestanti sono, più o meno, le stesse di quelle del Cattolicesimo. Tuttavia i Protestanti celebrano meno feste della Chiesa cattolica e di quelle ortodosse specialmente per quanto riguarda la Vergine Maria e gli altri santi.
Islam in Italia
I cinque pilastri fondamentali dell’Islam sono i seguenti: la testimonianza di fede nel monoteismo; Le preghiere rituali. Ogni musulmano deve pregare cinque volte al giorno; il digiuno che consiste nell’astensione durante il mese del Ramadan dal mangiare, bere, fumare e dai rapporti sessuali dall’alba al tramonto; la decima, che non è solo elemosina, ma un atto di solidarietà; il pellegrinaggio alla Mecca. Ogni musulmano deve farlo almeno una volta nella vita; Ai Musulmani è vietato mangiare carne di maiale e bere alcool.
La storia dell’Islam in Italia risale al IX secolo, quando la Sicilia e alcune regioni meridionali passarono sotto il dominio musulmano. Ci fu la presenza musulmana in quelle parti d’Italia dall’828 al 1300. Fino agli anni Settanta, l’Islam era quasi completamente assente in Italia. Negli anni Settanta, i primi immigrati dalla Somalia, Marocco e Tunisia iniziarono ad arrivare. Negli anni più recenti, ci sono state migrazioni dall’Egitto, Nigeria, Ghana, Pakistan and Bangladesh. Molti immigrati da quei paesi arrivano illegalmente in barca sulla costa meridionale della Sicilia. Essi cercano una vita migliore, ma alcuni di loro muoiono durante la traversata marittima dal Nord Africa.
Integrazione dei musulmani in Italia Secondo le ultime statistiche ufficiali italiane, i musulmani, quasi tutti sunniti, sono circa 1.500.000. Il 55% dei musulmani vivono nel nord Italia, il 25% al centro, e il 20% al sud. I musulmani stranieri ai quali è stata concessa la cittadinanza italiana sono stimati tra i 30.000 e i 50.000, mentre gli italiani convertiti all’Islam sono circa 10.000. I musulmani in Italia sono meno che negli altri maggiori paesi europei. L’Islam non è ancora formalmente riconosciuto dallo stato italiano nonostante sia la seconda religione professata dopo il Cattolicesimo.
Fabbrica a San Felice In Italia la condizione di lavoro dei musulmani non è la stessa in ogni luogo. Alcuni datori di lavoro danno loro il permesso per la preghiera in comune il venerdì e per le preghiere rituali giornaliere con un intervallo di 15 minuti. La condizione è che essi devono recuperare il tempo trascorso in preghiera. In alcune mense delle fabbriche essi possono trovare carne macellata secondo il loro rituale e altri cibi tipici. Alcuni datori di lavoro riducono le ore lavorative durante il Ramadan per permettere ai dipendenti di fare il pasto rituale.
Moschea di Roma Il venerdì è il giorno del riposo e della preghiera per i musulmani. I luoghi di culto islamici sono più di mille, spesso garage o capannoni di fabbriche. Ci sono tre moschee (Roma, Milano and Palermo). La Moschea di Roma è la più grande moschea nell’Europa occidentale. Può accogliere 12.000 persone. Oltre ad essere la moschea della città è la sede del Centro Culturale Islamico in Italia. Qui si tengono matrimoni, servizi funebri, convegni, e altri eventi. Prima di entrare in una moschea, tutti si devono togliere le scarpe e le donne devono coprirsi la testa.
Napoli: la fine del Ramadan Le due più importanti feste per i musulmani sono essenzialmente religiose. La Festa dell’Interruzione, una festa gioiosa, celebra la fine del mese di Ramadan, il mese di digiuno e preghiera. L’altra è la Festa del Sacrificio, che segna la fine del mese del pellegrinaggio alla Mecca, chiamato “grande festa". Napoli: la fine del Ramadan
La Chiesa Ortodossa in Italia
Fin dai primi secoli del Cristianesimo, la diversità culturale e linguistica e i problemi di tipo liturgico crearono un divisione tra il Cristianesimo d’Oriente e d’Occidente che provocò il grande Scisma nel 1054. Le principali differenze con il Cattolicesimo sono : lo Spirito Santo procede solo dal Padre; un secondo matrimonio è permesso in alcuni casi; gli uomini sposati possono essere sacerdoti, ma i vescovi non possono essere sposati; l’Eucarestia e la Cresima sono celebrati insieme con il Battesimo e questo è tipico del rito bizantino; riguardo al segno della croce, i credenti si toccano prima la spalla destra.
San Nicolò a Trieste La struttura di una chiesa ortodossa è diversa da quella di una cattolica. Prima dell’altare c’è una “parete” fatta di legno sulla quale sono appese le icone dei santi. Lo spazio di fronte è riservato ai fedeli, quello dietro è riservato ai celebranti dove si trova anche l’altare. Le porte nella parete sono tre. Durante la celebrazione dell’Eucarestia, gli uomini e le donne sono generalmente separati e le donne hanno il capo coperto.
La Chiesa Ortodossa Rumena Chiesa dei santi Cirillo e Metodio a Sanremo La presenza della Chiesa Ortodossa Rumena di rito bizantino è recente e si deve a molti immigrati rumeni in Italia negli ultimi anni. Nel 2008 la Diocesi Ortodossa Rumena fu istituita e si trova a Roma. Le celebrazioni e le attività di queste comunità sono di solito ospitate, in tutta l’Italia, nelle chiese cattoliche, dove I sacerdoti rumeni, ma non quelli che sono sposati, possono amministrare i sacramenti. Ci sono circa 500.000 credenti in tutto il paese e 116 parrocchie.
La Chiesa Greco Ortodossa Chiesa del Tempio di Dio a Rimini La Chiesa Greco Ortodossa I legami tra l’Italia e la Chiesa Greco Ortodossa e la diocesi di Costantinopoli hanno più di mille anni specialmente nel sud Italia. I credenti aumentarono molto dopo la caduta di Costantinopoli, 1453, quando molte persone dell’Impero d’Oriente arrivarono in Italia per cercare rifugio. La Chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia divenne la cattedrale di una diocesi che, oggi, comprende più di 80 parrocchie e circa 180.000 credenti.
La Chiesa Russa Ortodossa La storia della Chiesa Ortodossa Russa in Italia risale al tardo XVIII secolo, quando a Torino e a Napoli furono aperte le prime due chiese russo-ortodosse. I più alti poteri amministrativi sono esercitati dal Sacro Sinodo, governato dal Patriarcato di Mosca. Attualmente ci sono circa 50 parrocchie in Italia. Nel maggio 2012 la Chiesa Ortodossa Russa è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato Italiano. St. Nicholas in Bari
L’anno liturgico ortodosso è simile a quello cattolico L’anno liturgico ortodosso è simile a quello cattolico. Comprende venti grandi feste anche presenti nel calendario occidentale, che celebrano la vita di Gesù e la Vergine Maria. La Pasqua è la festa più importante. Il Natale è celebrato il 7 gennaio, specialmente in Russia.
Giudaismo in Italia
Il principio fondamentale del Giudaismo è la credenza in un Dio Il principio fondamentale del Giudaismo è la credenza in un Dio. La Torah, la prima parte della Bibbia (il Vecchio Testamento per i Cristiani), è il fondamento della religione ebraica. Contiene narrazioni e regole dell’origine del mondo fino ai Dieci Comandamenti, quasi simili a quelli del Cristianesimo. Agli Ebrei è vietato mangiare animali come i maiali e i cavalli.
Sinagoga a Mantova Nelle sinagoghe ortodosse gli uomini sono separati dalle donne. Questa usanza è stata progettata per evitare che gli uomini siano distratti dalla presenza femminile durante le preghiere. Le donne stanno su un balcone a guardare dall’alto il rito. Ebrei più liberi non rispettano più la separazione. Gli uomini devono coprire la loro testa prima di entrate nella sinagoga.
La maggioranza degli ebrei italiani non appartiene al rito sefardita (spagnoli) o ashkenazita (tedeschi), ma al rito romano. L’Italia è l’unico paese, oltre alla Palestina, che ha una storia ebrea ininterrotta. Gli ebrei arrivarono a Roma (la più antica comunità in Europa) grazie all’intenso commercio nel Mar Mediterraneo nel II secolo a.C.. Molte comunità cominciarono a nascere nell’Italia meridionale e settentrionale. Il numero degli ebrei aumentò quando molti arrivarono dopo che la Spagna li aveva espulsi nel 1492.
Ghetto ebreo a Bologna Il primo ghetto nella storia fu istituito a Venezia nel 1516. Gli ebrei dovevano tornarci la sera perchè le porte venivano chiuse la notte. A poco a poco i ghetti furono costruiti in altre città, ma scomparvero dopo l’Unità d’Italia (1860) e gli ebrei ottennero la libertà e l’uguaglianza. Nel 1938 Mussolini emanò le leggi razziali fasciste. Erano proibiti matrimoni misti e gli ebrei furono cacciati da tutti gli impieghi pubblici. Iniziarono le deportazioni, e, tra il 1943 e il 1945, circa 8.500 ebrei furono deportati e solo pochi ritornarono.
Oggi gli ebrei italiani, iscritti in 21 comunità, sono circa 30. 000 Oggi gli ebrei italiani, iscritti in 21 comunità, sono circa 30.000. Quasi la metà vive a Roma. Gli altri sono sparsi in comunità definite come “medie” (Torino, Firenze, Trieste, Livorno e Venezia) o “piccole". Esse sono governate dal Consiglio eletto dai membri e sono riunite nell’Unione Italiana delle Comunità Ebraiche. Essa mantiene rapporti con il Governo e le istituzioni pubbliche. L’Unione coordina anche la vita culturale e il culto delle comunità ebraiche. Nonostante la crisi demografica, il giudaismo italiano è attivo e rappresenta un elemento di riflessione e discussione.
Il sabato è il giorno del riposo e della preghiera per gli ebrei Il sabato è il giorno del riposo e della preghiera per gli ebrei. La più grande festa è la Pasqua che celebra la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto. La festa di Capodanno è celebrata a settembre-ottobre ed è l’anniversario della creazione. La festa del giorno dell’Espiazione è celebrata una settimana dopo l’inizio del nuovo anno ebraico ed è il giorno del pentimento. È vietato mangiare e bere per 25 ore.
Buddismo in Italia
La Pagoda della Pace a Comiso Le quattro nobili verità del Buddismo sono: la vita è dolore il dolore viene dal desiderio l’estinzione del desiderio è la fine del dolore l’estinzione del desiderio è raggiunta seguendo l’ottuplice Sentiero, e cioè esercitando il controllo sul proprio modo di agire, pensare e credere.
Tempio cinese buddista a Roma La presenza buddista in Italia iniziò negli anni Sessanta e ora ci sono circa 75.000 credenti, sia italiani che immigrati dall’Asia. L’Unione Buddista Italiana fu fondata nel 1985 e rappresenta 34 centri nazionali di diverse tradizioni buddiste. Ci sono parecchi templi buddisti e centri di studio, specialmente nell’ Italia del nord. Tempio cinese buddista a Roma
Capodanno buddista a Prato Il calendario buddista è lunare, e i giorni festivi cambiano di anno in anno. Inoltre, le feste buddiste sono diverse a secondo delle varie tradizioni. La più importante festa celebra la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha. Un’altra festa importante è quella del Dhamma, che commemora il primo insegnamento del Buddha.