Luigi Pirandello Pirandello è lo scrittore italiano del Novecento più conosciuto nel mondo. Il termine «pirandelliano» serve a indicare atteggiamenti ispirati a un moderno relativismo o un eccessivo cerebralismo. E’ soprattutto il teatro a rivelare l’innovatività di P. Tre diversi ambienti di formazione: La Sicilia, dalla nascita (1867) al 1887 Roma dove si trasferì nel 1887 La Germania (Bonn, dove si laureò in filologia romanza) 1889-1891. Adesione al fascismo, dopo il delitto Matteotti, 1924. Morì a Roma nel 1936, due anni dopo aver ricevuto il Nobel. I primi romanzi di Pirandello (L’esclusa, Il turno, I vecchi e i giovani) risentono del Verismo ottocentesco. Il padre era stato un garibaldino, la madre veniva da una famiglia di patrioti antiborbonici. Col padre c’è un conflitto psicologico, ma anche ideale, rifugio nella letteratura. 1903 – dissesto economico famigliare e malattia mentale della moglie insegnante e giornalista e scrive (per guadagnare qualche cosa) Il fu Mattia Pascal, libro di svolta nella sua maturazione artistica. Produzione enorme tra novelle, romanzi, teatro, saggi.
La poetica dell’umorismo – i personaggi e le maschere nude La poetica dell’umorismo viene elaborata fra il 1904 e il 1908 . Del 1904 sono le due Premesse contenute nei primi due capitoli del romanzo Il fu Mattia Pascal). Il relativismo moderno pone in crisi l’idea di una verità certa e oggettiva: le categorie di bene e di male, di vero e falso, su cui si basavano l’arte epica e tragica, non sono più possibili. L’umorismo è l’arte del tempo moderno. L’umorismo non propone valori, ma solo un atteggiamento critico-negativo. L’arte umoristica è volta a evidenziare il contrasto tra forma e vita, tra personaggio e persona. Forma dell’esistenza = tutti gli autoinganni che ci creiamo, gli ideali, le leggi civili, la vita sociale. La forma blocca le pulsioni vitali, i desideri, cristallizza e paralizza la vita. L’essere umano costretto a vivere nella forma non è più una persona integra, ma diventa maschera (o personaggio) che è costretto a recitare una parte nella società (padre, figlio, impiegato, giudice..). Distinzione fra comico e umoristico (immagine della vecchia imbellettata ) avvertimento del contrario /sentimento del contrario (l’umorismo è questo e nasce dalla riflessione). ARTE UMORISTICA = ama la discordanza, la contraddizione (il paradosso), il grottesco, le strutture aperte e inconcluse; si esprime nel linguaggio quotidiano.
Il fu Mattia Pascal Scritto nel 1904 e pubblicato a puntate, in concomitanza con l’elaborazione del saggio L’umorismo 3 parti: La prima parte è costituita dai primi 2 capitoli (le Premesse teoriche) e dagli ultimi due (XVII e XVIII).Il protagonista di questi capp. È il «Fu Mattia Pascal» (totale estraneazione dalla vita). La seconda parte (capitoli III-VI) è il romanzo del giovane Pascal, la situazione del romanzo idillico-familiare. Seduzione di Romilda, inferno coniugale (lutti, disgrazie economiche). Fuga di Mattia. Inaspettata vincita al casinò. Morte presunta, cambio identità. La terza parte (capitoli VIII- XVI) è la vita «nuova» di Adriano Meis (ex Mattia Pascal) a Roma. Romanzo di formazione. Amore per Adriana. Impossibilità di sposarla a causa della sua «non esistenza». Nuova simulazione di suicidio e ritorno a casa. Ma qui scopre che la moglie si è risposata con un amico. Egli rinuncia dunque a rientrare nel ruolo di legittimo marito e rimane a Miragno «come fuori dalla vita», lavorando in una biblioteca che nessuno visita e portando fiori sulla tomba del fu Mattia Pascal.
Il fu Mattia Pascal La struttura e lo stile: 1) novità: una narrazione retrospettiva in 1^ persona, che comincia a vicenda conclusa; 2) narrazione e riflessione si mescolano continuamente; 3) niente ha senso, nemmeno la scrittura (invito alla diffidenza come farà Svevo) I temi principali: la famiglia (nido o prigione); il gioco d’azzardo (la sorte, il caso che interviene nelle nostre vite); l’inettitudine di Mattia; il doppio, la crisi di identità Il «succo» della storia: un’identità vera non esiste, Il protagonista rifiuta la conclusione di don Eligio (fuori della legge e fuori delle particolarità non è possibile vivere) Testi Premessa I, Ero morto…, Basta ora vivo in pace…
ll teatro Quattro fasi: 1) il teatro dialettale e grottesco Liolà, Pensaci Giacomino!, Così è (se vi pare); Il piacere dell’onestà(1917) , Il berretto a sonagli, ; 2) il teatro nel teatro (Sei personaggi in cerca d’autore (1921), Questa sera si recita a soggetto); 3) I capolavori Enrico IV (1922) Vestire gli ignudi; 4) L’ultima fase, (I giganti della montagna) Sei personaggi in cerca d’autore Rappresentato la prima volta a Roma il 9 maggio 1921, fallimento. Pochi mesi dopo grande successo a Milano, Londra, New York. «teatro nel teatro», una riflessione sul teatro I sei personaggi da un lato – gli attori della compagnia dall’altro Non è un dramma compiuto, ma il tentativo di mettere in scena una commedia da fare, quindi inconclusa Una visione del mondo disarmonica, umoristica, drammatica, complessa Temi: l’incesto tra padre e figlia; la vita come recita, l’inautenticità dei rapporti umani; distanza fra parole e realtà; la molteplicità dell’io.
bibliografia Romano Luperini, Pietro Cataldi, Lidia Marchiani, Franco Marchese, La letteratura come dialogo, vol. 3 La modernità (1861-1956), 2009, Palumbo editore Salvatore Guglielmino, Guida al Novecento, Principato editore, 1986 E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, Bur, 2000 Franz Kafka, La metamorfosi J. Joyce, Gente di Dublino M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto, ed. A. Mondadori, V. Woolf, La Signora Dalloway, A. Mondadori M. Cunningham, Le ore, Bompiani, 2003, L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, in Tutti i romanzi, A. Mondadori