Ritardo mentale e abilità cognitive Didattica e Pedagogia Speciale 28 ottobre 2005
Cos’è il ritardo mentale? Cos’è l’intelligenza?
Definizioni di ritardo mentale DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders - 4th edition) dell’APA (American Psychiatric Association) Manuale della AAMR (American association on Mental Retardation) ICF (International Classification of Functioning, disability and health) dell’OMS
In comune fra queste def. Funzionamento intellettivo inferiore alla media Compromissione del comportamento adattivo in relazione ad una serie di aree (comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali-interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza) Esordio prima dei 18 anni
Età di insorgenza: entro il 18° anno d’età Netta ≠ con forme di deterioramento cognitivo prodotte da traumi o degenerazioni dei tessuti nervosi
Distribuzione del QI nella popolazione 68% 96% 100 Ritardo mentale (>-2 DS) Superdotazione (>+2 DS) Media della popolazione (>-2 DS; <+2 DS) Scala Wechsler 70 85 115 130 QI Scala Stanford-Binet 68 132 QI
N.B. sono dei test dunque vanno considerati: Affidabilità concettuale (errori di costrutto) Affidabilità metodologica (errori di misurazione)
subtest di performance: SCALA WISC-R subtest verbali: Informazioni Somiglianze Aritmetica Vocabolario Comprensione Memoria di cifre subtest di performance: Completamento di figure Storie figurate Disegno con cubi Ricostruzione di oggetti Cifrario Labirinti
PAUSA
Dimensioni del funzionamento adattivo: Capacità di vita indipendente Capacità di assumere le responsabilità legate alla vita comune
Abilità adattive Autodeterminazione Salute Comunicazione Capacità di funzionamento scolastico Cura della persona Abilità adattive Vita in famiglia Uso delle risorse di comunità Capacità sociali Uso del tempo libero Lavoro
Comportamento adattativo età del soggetto Valutazione dell’adattamento per area con seguente ratio: Durante l'infanzia: 1. sviluppo senso-motorio; 2. abilità comunicative; 3. abilità di autonomia nella cura personale (usare il bagno, vestirsi, ecc.); 4. socializzazione. Durante il periodo scolastico (oltre alle precedenti 4): 5. applicazione delle abilità scolastiche di base alle attività di vita quotidiana (uso del denaro, compilazione moduli, …); 6. capacità critiche nel rapporto con l'ambiente (assumere un comportamento assertivo e non passivo, …); 7. abilità sociali (partecipare ad attività di gruppo, instaurare relazioni interpersonali soddisfacenti, …). Durante la tarda adolescenza e l'età adulta (oltre alle precedenti 7): 8. abilità lavorative; 9. capacità di vivere in maniera autonoma e responsabile nella comunità
Valutazione del R.M. attraverso concetto di funzionamento adattivo pone alcune questioni: Influenza aspettative sociali, culturali e storiche misuraz. rischia di essere inficiata da ≠ sistema valoriale Non esistono ancora scale di valutaz. soddisfacenti x validità è attendibilità Influenza fattori esterni all’abilità in sé: disturbi medici o psichiatrici, motivazione, istruzione, prospettive e ambiente socio-economico, …
I sistemi classificatori non prevedono criteri di esclusione Comorbilità (fisiologica e personologica) Molto frequente Relazione eziologica di difficile identificazione I sistemi classificatori non prevedono criteri di esclusione
Dati epidemiologici
Decorso Gravità del ritardo (+ profondo – possibilità di recupero socio cognitivo) Associazione con disturbi neurologici e organici (epilessia, ...) Disponibilità di interventi riabilitativi efficaci Precocità di trattamenti medici e psicologici
Qualità del pensiero tipiche dei soggetti con R.M. Concretezza (no astraz.; no irreversibilità del pensiero; bassa creatività e scarsa pianificazione...) Rigidità (no estensione della conoscenza al di fuori della situazione di acquisizione; tutto o niente; no mediazione fra obiettivi; no adattam. alla realtà; ...) Disturbi percettivi (più lenta, imprecisa e tendente a sincretismo) Basse capacità attentive e mnestiche (probabilmente a livello organizzativo; no reiterazione) Metacognizione