DEMENZE
DEFINIZIONE Declino delle funzioni intellettive con passaggio da un livello intellettivo precedentemente raggiunto a livelli più bassi Compromissione globale delle funzioni intellettive che coinvolge fasie, prassie, gnosie, capacità di astrazione, memoria, orientamento Mancanza di alterazione dello stato di coscienza
DATI EPIDEMIOLOGICI PREVALENZA: 2.3 % dei soggetti tra i 65-69 anni; 2.8% tra i 70-74 anni, 5.5% tra 75-80 anni. 22% dopo gli 80 anni Le demenze dell’età senile sono rappresentate per il 55% da Demenza Degenerativa primaria Tipo Alzheimer, per il 20% da Demenza Multivascolare, per il 20% da forme miste tra le due precedenti e per il 5% da forme ad eziologia diversa
SINTOMATOLOGIA-1 Alterazioni del carattere: la personalità diventa più impoverita e generalmente più disinibita. Possibile sia accentuazione di tratti del carattere preesistente o comparsa di caratteristiche opposte Memoria: perdita prima della memoria di fissazione, poi quella di rievocazione a breve termine e poi quella di rievocazione a lungo termine (Legge di Ribot). Nelle fasi iniziali frequente amnesia nominum.
SINTOMATOLOGIA-2 Disturbi dell’orientamento: correlati alla perdita della memoria. Compromissione della memoria topografica, dell’orientamento del tempo e della memoria fisionomica Disturbi dell’attenzione: con difficoltà di concentrazione, distraibilità oppure presenza di idee prevalenti. Compromissione del pensiero astratto:difficoltà ad affrontare problemi nuovi ed ad acquisire nuove tecniche. Difficoltà ad uscire dal significato letterale dei termini a cogliere analogie, contrasti e differenze.
SINTOMATOLOGIA-3 Deficit di critica e giudizio con comportamenti abnormi Compromissione delle funzioni corticali superiori: afasia agnosia e aprassia Disturbi delle prassie: errori nelle sequenze gestuali complesse anche inerenti a strumenti di uso quotidiano Compromissione del linguaggio:conservato a lungo il linguaggio automatico. La produzione del linguaggio è compromessa più della comprensione. Frequenti perseverazioni verbali, ecolalia. Alessia e agrafia più precoci dell’afasia. Progressiva riduzione del patrimonio verbale: nomi propri e di oggetti sono i primi ad essere persi, verbi e aggettivi conservati più a lungo, congiunzioni mantenute. Spesso logorrea demenziale.
SINTOMATOLOGIA-4 Umore: alterato in vario modo. Depressione (più frequente), disforia, ansia, euforia, irritabilità, ipermotilità, labilità emotiva, apatia. Depressione maggiore ricorrente nel 10-20% dei casi più raro il disturbo bipolare. Frequente ipocondria Ossessività spesso per compensare deficit mnesici Compulsività spesso con le caratteristiche del “collezionismo” Alterazioni dell’attività: possibili sia agitazione che rallentamento psicomotorio Disturbi della percezione: non frequenti (illusioni, falsi riconoscimenti o allucinazioni)
SINTOMATOLOGIA-5 Disturbi del contenuto del pensiero: più frequenti nelle prime fasi di malattia (idee prevalenti o idee deliranti). Spesso alimentati da disturbi della memoria, da disturbi dispercettivi o da scarso apporto sensoriale (ipoacusia). Spesso contenuto persecutorio o di veneficio oppure ipocondriaco. Generalmente tematiche deliranti poco sistematizzate, inverosimili. Possibili stati confusionali