Programma Fisiopatologia oculare A.S. 2007-2008 1° argomento: fisiopatologia della cornea: Semeiotica corneale Distrofie corneali Cheratiti
Semeiotica corneale Cheratometria IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Semeiotica corneale Cheratometria Principio: correlazione dimensionale tra grandezza immagine reale proiettata sulla cornea e immagine virtuale riflessa (quest’ultima, a parità di distanza, sarà tanto più piccola quanto minore sarà il raggio di curvatura corneale). r = (2d x R) : P r: raggio di curvatura d : distanza oggetto da superficie riflettente R: dimensione dell’immagine virtuale riflessa P: dimensione dell’immagine-oggetto reale proiettata
Semeiotica corneale Cheratometria IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Semeiotica corneale Cheratometria D = (Indice di refrazione corneale – 1) : Raggio di curvatura corneale
Oftalmometro di Javal-Schiolz IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Oftalmometro di Javal-Schiolz la distanza cornea-mire è costante la distanza tra le mire è variabile potendo esse scorrere su un regolo curvo Mire colori complementari rettangolo rosso/scalini verdi tagliata a metà da linea di fede
Oftalmometro di Javal-Schiolz IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Oftalmometro di Javal-Schiolz Mire che si sovrappongono a 90°: meridiano verticale ha potere maggiore (più miope) Gli scalini sono disegnati in modo da rendere l’altezza di uno scalino uguale a 1 diottria
Caratteristiche geometriche della cornea: IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Caratteristiche geometriche della cornea: normalmente è asferica e generalmente più curva centralmente, con un progressivo appiattimento verso la periferia. è un Ellissoide nasalmente , generalmente un po’ più piatta che temporalmente superficie ant. con potere converg di 49 D, superficie post. 9D Valore indice di refrazione corneale considerato dai costruttori di cheratometri 1.375 anzicchè 1,376.
Principio di funzionamento Javal: IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Principio di funzionamento Javal: - proiezione di 2 mire sulla superficie corneale, sdoppiate da un prisma la misurazione della distanza tra le due mire è usata per determinare il raggio di curvatura corneale.
accuratezza e ripetitività della misura su cornee con superficie IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Vantaggi Javal: accuratezza e ripetitività della misura su cornee con superficie regolare e raggio di curvatura normale (38-47 D) velocità e facilità di impiego costo relativamnte modesto - manutenzione praticamente assente
IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Svantaggi Javal: - misura solo astigmatismo della superficie corneale anteriore, che raramente corrisponde all’astigm totale dell’occhio misura solo una piccola corona paracentrale : apice e periferia rimangono indeterminati la zona misurata non è sempre la stessa ed è a diversa distnza dall’apice corneale, in quanto è tanto più piccola quanto più la cornea è curva (per valori medi è di circa 3,5 mm, andando da 4 nelle cornee più piatte a 2,9 in quelle più curve) - lo strumento misura la cornea come se fosse simmetrica, il che significa che se da lato nasale abbiamo una curvatura di 46 e dal lato temporale una di 40, lo strumento fa la media e restituisce un valore di 43 lo Javal non da una precisa localizzazione dei meridiani (anche per essi viene fatta una media)
la rifrazione dei raggi luminosi che passano attraverso IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria I raggi luminosi che contribuiscono maggiormente alla formazione dell’immagine visiva sono quelli che passano nella zona compresa entro 5 mm dal centro della cornea; la rifrazione dei raggi luminosi che passano attraverso la parte più periferica della cornea incide: - sulla sensibilità al contrasto - sull’abbagliamento da diffrazione (sempre in funzione del diametro pupillare). FORMULA per avvicinare letture cheratometriche a atigmatismo dell’occhio in esame: CL. NETTO = (CL. LORDO + ¼ CL. LORDO) – 0.50 a 90°.
Oftalmometro di Javal-Schiolz IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Oftalmometro di Javal-Schiolz Astigmatismo secondo regola 90° 90° 60° 120° 120° 60° 45° 135° 135° 45° 150° 150° 30° 30° OS 180° OD 180° OD 0° OS 0° Se meridiano con potere maggiore cade in quest’ambito: ASTIGMATISMO CONTRO REGOLA Se meridiano con potere maggiore cade in quest’ambito: ASTIGMATISMO OBLIQUO
diffusa (edema): +++ (non definibili i dettagli iridei) IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria CARATTERISTICHE DELLA CORNEA: Trasparente Specchiante Lucida Opacità: diffusa (edema): +++ (non definibili i dettagli iridei) ++ (male apprezzabili i dettagli iridei) + (apprezzabili i dettagli iridei) - localizzata: localizzazione topografica (limbari, paracentrali, centrali) profondità (superficiali, stromali, endotelio-stromali) dimensioni (mm), densità (leucomi/nubecole) regolarità margini, integrità della superficie
IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n IPSIA “Galvani”- Ottica - 20/09/07 Lezione n. 1 : Avellis, Cadoppi, Cheratometria Sintomatologia cheratica: Calo visus (in rapporto a localizzazione) Blefarospasmo Miosi Iperemia pericheratica Lacrimazione Fotofobia Sensazione di CE