Modelli di progettazione

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Transcript della presentazione:

Modelli di progettazione Sintesi dei materiali del percorso formativo CCM e Regione Umbria 2010-2012 “Sviluppare a livello locale i principi del programma Guadagnare Salute” condotto da Miretta Prezza (“La Sapienza”, Roma) Claudio Tortone (dors Piemonte)

Partecipazione Valori fondamentali Equità Sostenibilità Appartenenza Autonomia e capacità di agire Democrazia Pilastri Approccio olistico Partecipazione Qualità Evidenze e dati disponibili Scuole e società

empowerment Comunità Azioni degli operatori Partecipazione Riceve informazioni Costruiscono un piano e lo annunciano convocando la comunità perché sia informata sulle proposte in modo da ottenere la sua adesione Sinottico-razionale (direttivo) E’ consultata Presentano il piano e invitano a proporre modifiche accettandole solo se assolutamente necessario Consiglia Promuovono il progetto sviluppando sanzioni o facilitazioni che ne aumentino l’adesione Stile concertativo Pianifica congiuntamente Presentano un primo piano aperto a modifiche creando le opportunità per produrre raccomandazioni utili. Le viene delegata l’autorità Identificano e presentano un problema alla comunità chiedendo di prendere decisioni che vadano a costruire il corpo del progetto che andrà accettato dalle parti coinvolte Stile euristico Ha il governo empowerment Chiedono alla comunità di identificare il problema e di prendere tutte le decisioni chiave riguardanti gli obiettivi e le azioni. Si dispongono ad aiutare la comunità in ogni tappa accompagnandola a raggiungere i suoi obiettivi

I modelli o approcci alla progettazione concertativo euristico pre strutturazione partecipazione sinottico-razionale

Modello sinottico-razionale (s-r) Esperto decide obiettivi, attività, cosa e come valutare, a volte, si occupa di formazione STENDE IL PROGETTO Gli operatori realizzano le attività Gli utenti/beneficiari partecipano alle attività Gli utenti/beneficiari partecipano alle attività o possono decidere se partecipare o meno alle attività

Modello concertativo insieme gli operatori e, a volte, Esperti insieme gli operatori e, a volte, esperti e/o rappresentanti dei beneficiari stendono il progetto, decidono cosa e come valutare Gli operatori poi realizzano le attività Gli utenti/beneficiari partecipano alle attività

della comunità e cittadini decidono cosa realizzare e come valutare Modello euristico insieme operatori, attori significativi della comunità e cittadini decidono cosa realizzare e come valutare le attività vengono poi realizzate da operatori e cittadini

Modello Euristico: L’ACTION RESEARCH (AR) Processo ciclico a tre tappe V A L U T Z I O N E A P P R E N D I M E N T I Azioni per conoscere Azioni per conoscere Azioni per progettare Azioni per progettare Azioni per cambiare Azioni per cambiare

Partecipazione: quale significato all’interno di una ricerca azione? “La partecipazione comporta la possibilità di esercitare soggettività e intersoggettività nel decidere quali azioni mettere in atto in un’ottica di autopromozione di risorse e competenze, dunque implica un reale esercizio del potere in percorsi che sviluppano il sentimento di “essere parte-in-azione”” (Branca e Colombo, 2003)

La “progettazione partecipata” È una tappa di una AR. “Azioni per progettare”, in genere si formano uno o più gruppi (composti da cittadini e attori significativi della comunità) che, sulla base delle conoscenze sui bisogni e sulle risorse acquisite nella tappa “azioni per conoscere”, progettano insieme le azioni che in seguito verranno realizzate

Ruolo del promotore del processo: facilitare il coinvolgimento, la partecipazione, il dialogo, lo scambio di informazioni e competenze e l’analisi riflessiva fra i partecipanti e fra i membri della comunità /organizzazione. essere in grado di leggere e di intervenire sui processi (di piccolo e grande gruppo….) e di mediare i conflitti….

chi coinvolgere ? chi vive il problema o ne è coinvolto; Servizi /associazioni /cooperative /gruppi di volontariato che, a diverso titolo, trattano/ sono coinvolti nella situazione problematica; chi ha il potere di produrre cambiamenti; chi, pur non compreso nelle categorie precedenti, ha una conoscenza approfondita del problema; chi può essere disponibile ad attivare risorse per affrontare il problema.

EFFETTI DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA NELLA COMUNITÀ Sulle condizioni fisiche e sociali del quartiere. Effetto positivo di "controllo" e di stimolo che in genere migliora le condizioni fisiche e/o sociali del contesto e/o l’accessibilità, il funzionamento dei servizi Sulle relazioni interpersonali. I percorsi partecipativi promuovono la conoscenza, la fiducia e gli scambi supportivi fra i i membri della comunità (senso di efficacia collettiva) Sulle persone che partecipano. Oltre ai cambiamenti negli atteggiamenti e aspettative verso l'ambiente (es. soddisfazione verso il quartiere, atteggiamenti verso gli altri abitanti del quartiere, senso di comunità), la partecipazione favorisce il senso di sé - ad esempio la self efficacy personale e l'empowerment psicologico