IL CONTRIBUTO DELLINFERMIERE NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Firenze 11 aprile 2002 Esperienze sul campo Domenico Miceli, Napoli Bruna Pedrotti, Rovereto
Esperienze sul campo Esperienze internazionali in letteratura RCT=TRIAL=Studi clinici controllati e randomizzati condotti con rigorosi criteri scientifici (v.controllo fumo con metodo biochimico) Esperienze italiane documentate e collaudate isolate e concentrate su poche realtà
DM 14/9/1994 n 739 comma 2 Lassistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, lassistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e leducazione sanitaria PREVENZIONE = EDUCAZIONE SANITARIA CON INTERVENTI PERSONALIZZATI
Esperienze sul campo Lesperienza di Rovereto Elaborazione di un questionario sulla qualità e il grado di informazione 5 aree di indagine: Comunicazione della diagnosi Organizzazione del servizio Iter diagnostico Iter terapeutico Ripresa della vita quotidiana
Come ritiene le sue informazioni rispetto a: Alimentazione da seguire Abitudine al fumo Attività fisica da svolgere Ripresa del lavoro Attività sessuale
ESPERIENZA IN UN REPARTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA In regime di DH Gestione in team : Medico, Psicologo, Infermiere Questionario sullo stile e la qualità di vita Test di valutazione dellansia di stato e di tratto (STAI) Scala di valutazione della depressione Incontri di educazione sanitaria con i familiari
ESPERIENZA IN UN REPARTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Lesperienza è stata condotta su 30 pz RISULTATI QUESTIONARIO POST 28 pz hanno riconosciuto sufficienti informazioni 24 pz hanno riconosciuto modifiche dello stile di vita 16 prevedono ulteriori modifiche in funzione delle informazioni recepite
Il nuovo percorso formativo Corso di laurea per Infermiere 3 aa Master 1°liv. Laurea specialistica in Scienze Infermieristiche 2 aa Master 2° liv. Diploma di Specializzazione 3 aa Dottorato di ricerca
Il nuovo ruolo dellInfermiere Cade il mito dellI unico: il modello fallisce anche allestero e rende necessario affiancare figure di supporto per le attività assistenziali sotto supervisione sempre più esperti di pianificazione e meno di assistenza ?
Il nuovo ruolo dellInfermiere Se gli I si allontanano dallassistenza di base dovranno affinare altre abilità: Funzione educativa Gestione di sistemi per la continuità assistenziale Acquisizione di maggiori capacità diagnostico-terapeutiche
La prevenzione CV gestita dagli Infermieri Elaborare un progetto integrale di prevenzione che deve essere condiviso dal Dirigente di II liv e dalla Direzione Aziendale Non limitarsi ad agire individualmente Non intraprendere esperienze pionieristiche Proporsi in modo istituzionale
La prevenzione CV gestita dagli Infermieri UOC, UOS, IPAS