UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Advertisements

Tito Favaretto Direttore ISDEE – Istituto di studi e documentazione sullEuropa comunitaria e lEuropa orientale – Trieste 1) Linterscambio dellItalia con.
Revisione dell’andamento del morbillo,
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
Sifilide e HIV: implicazioni cliniche pratiche
Antonio Spadano Azienda USL n° Pescara
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
Gruppo di Lavoro Valorizzazione Risorse Umane Lo strumento di rilevazione e analisi descrittiva dei risultati dellindagine ORGANIZZAZIONE AMBIENTE DI LAVORO.
1 Innovazione dal punto di vista strategico Francesco Berri Medical Director ASTELLAS PHARMA SpA Bologna 10 Giugno 2011.
AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI
RECENTI ACQUISIZIONI IN TEMA DI VACCINAZIONE MENINGOCOCCICA
PROBLEMATICHE LEGATE ALL’AMIANTO. APPROCCIO NELLA REGIONE ABRUZZO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
Tesi di Specializzazione : Assistenza primaria sul territorio: A. C. N
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
Rossana Cassiani - Dipartimento di Prevenzione ASL Avezzano-Sulmona
I risultati di PISA 2006 Qualità ed equità del sistema scolastico italiano Bruno Losito Università Roma Tre.
XXIV Congresso ACOI 2005 Montecatini Terme Maggio 2005
I MATEMATICI E IL MONDO DEL LAVORO
Artrosi: malattia degenerativa articolare delle articolazioni diartrodiali associata all’età, ma non causata dall’età e collegata a numerosi fattori di.
Obiettivi del corso di Statistica Medica.
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Diabete Mellito tipo 2 Audit
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna - Imprese con oltre 10 addetti - III trimestre e preconsuntivo 2003 (Gennaio–
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna I trimestre 2003 Ravenna, 5 giugno 2003 Associazione degli Industriali della.
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna - Imprese con oltre 10 addetti - IV trimestre e consuntivo 2003 Ravenna, 19.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
I quindicenni italiani e le prove PISA Presentazione generale dei risultati e lettura dei dati sulla base delle variabili di contesto INVALSI
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL POLMONE IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D,
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Master universitario di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari Anno Accademico 2012/2013 Cultura dimpresa, valutazione.
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Scritte scritte scritte scritte scritte scritte scritte Scritte scritte Titolo.
Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV
Dopo un anno di trattamento
Cos’è un problema?.
Epidemiologia e manifestazioni cliniche
Andamento della campagna straordinaria di vaccinazione Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
Gli italiani e la questione sullo smaltimento dei rifiuti Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione Settembre 2002.
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA APPRENDIMENTI INTERMEDI F.S. Boccia Palma a.s. 2010/11 I C.D. B. CROCE CASAVATORE.
“QUESTIONARIO SUL GRADIMENTO”
Esercitazione 1: Rispetto al test di ansia (Media=25; σ=5), calcolare:
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE.
Giornata Mondiale contro l’AIDS, 2010
Assemblea Annuale Soci FISM – Roma – 05 Maggio Roma – 05 Maggio 2012 Assemblea Annuale Soci FISM.
La povertà nei PVS.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. BATTAGLINI” MARTINA FRANCA (TA)
Stefano Parmigiani, Luisa Leali Rete Regionale SIDS E-R
Il punto sull’epidemia HIV Epidemiologia e Prevenzione
Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita
Rapporto socio-demografico della provincia di Lecco 2004/2008
Bologna Soccorso Dati RCP 2003 Bologna Soccorso Dati RCP 2003 Popolazione servita dal sistema 118 N (dati 2001) Arresti cardiaci compresi nello.
RER 26 marzo 2007 La valutazione dello screening mammografico:
LE MISURE EPIDEMIOLOGICHE DI ASSOCIAZIONE E IMPATTO
Un trucchetto di Moltiplicazione per il calcolo mentale
Ferrara Accordo Integrativo Regionale Accordo Integrativo Locale
Roma, 13 dicembre 2011 XVIII Riunione annuale Registro Dialisi e Trapianto Patologie Cardio-Cerebro-Vascolari e Dialisi: uno studio epidemiologico sulla.
l’epatite A Una malattia “emergente” nei Paesi Occidentali
Un’analisi dei dati del triennio
Varicella Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia
La rosolia è una malattia causata da un virus che si trasmette da persona a persona con le goccioline della tosse o degli starnuti. I sintomi comprendono.
Il Diabete Mellito di Tipo 1 oltre il Futuro
Vaccino coniugato contro lo pneumococco: da 7 a 13 sierotipi.
Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano INFEZIONI E RISCHIO DI DIABETE TIPO I NELL’INFANZIA: UNO STUDIO CASO CONTROLLO SU BASE DI POPOLAZIONE Specializzando Dott. Reimondo PETROCELLI Relatore Prof. Francesco SCHIOPPA Anno Accademico 2003-2004

Premessa (I) Nel diabete tipo 1 esistono ancora controversie sul ruolo etiopatogenetico di alcuni fattori ambientali: i virus come fattori di rischio; i vaccini come probabili fattori o di rischio o protettivi

Premessa (II) The Swedish Study Group Diabetologia 1991; 34:176-181 Studio caso-controllo Nessuna significativa associazione tra una singola infezione e il diabete tipo 1; Presenza di due infezioni: OR=1.96, 1.13-3.41; Presenza di più di due infezioni: OR=2.55, 1.44-4.52; I vaccini MPR o Morbillo hanno un ruolo protettivo: OR=0.69, i.c. 0.48-0.98

Premessa (III) EURODIAB Study Group Diabetologia 2000; 43:47-53 Studio caso-controllo; Area geografica: Austria, Lettonia, Lituania Lussemburgo, Romania, Gran Bretagna; Nessuna associazione tra malattie infettive e diabete tipo 1; Nessuna associazione tra i vaccini e il diabete tipo 1

Obiettivo Valutare il ruolo di alcuni possibili determinanti: le infezioni come fattori di rischio; i vaccini come potenziali fattori protettivi o di rischio

Materiali e Metodi Disegno dello studio: caso-controllo da registro di incidenza su base di popolazione Istituzione registro 1990 (Secondo i criteri del DIAMOND-OMS) Periodo di rilevazione casi incidenti 1990-1996 Area geografica del registro: regione Abruzzo

Modalità di reclutamento dei pazienti (I) Criteri di inclusione: Tutti i casi incidenti di diabete tipo 1 identificati tra il 1 gennaio 1990 e il 31 dicembre 1996; Età alla diagnosi <15 anni; Residenza alla diagnosi nella regione Abruzzo

Modalità di reclutamento dei pazienti (II) Criteri di esclusione: Bambini affetti da diabete secondario a terapia farmacologica o altra patologia;

Modalità di reclutamento dei controlli Criteri di inclusione Bambini di età <15 anni provenienti dalla stessa area geografica dei casi; Reclutamento dalle liste dei pediatri di libera scelta con campionamento casuale ed appaiamento 2:1 per età (+ 1 anno); Durata reclutamento: 1 gennaio 2000 - 31 dicembre 2000 Criteri di esclusione Presenza di diabete primario o secondario all’inizio dello studio

Modalità di raccolta dei dati (I) Uso di questionario standardizzato compilato da un medico, precedentemente addestrato per la rilevazione dei dati, e somministrato ai genitori dei bambini durante la prima visita diabetologica. Lo stesso questionario è stato somministrato ai genitori dei bambini del gruppo di controllo durante la prima visita di controllo presso l’ambulatorio del pediatra di libera scelta

Modalità di raccolta dei dati (II) Il questionario includeva variabile socio-demografiche ed anamnestiche, tra cui le seguenti informazioni: tipo di allattamento e durata; data delle seguenti infezioni contratte: morbillo, rosolia, parotite, pertosse, varicella ed altre infezioni; vaccini somministrati: morbillo, rosolia, pertosse, parotite e MPR (morbillo-parotite-rosolia)

Analisi statistica Il rischio di diabete di tipo 1 associato con i determinanti presi in considerazione, è stato stimato utilizzando modelli di regressione logistica ed espresso come odds ratio (OR); è stato utilizzato un intervallo di confidenza al 95%.

RISULTATI

TABELLA 1A. INFEZIONI CONTRATTE DURANTE L’ANNO PRECEDENTE L’ARRUOLAMENTO NELLO STUDIO: ESPOSIZIONE IN BAMBINI DIABETICI E CONTROLLI   INFEZIONE CASI (n=136) ESPOSTI % CONTROLLI (n=272) ESPOSTI % 1 Infezione MORBILLO 5 3.7 9 3.3 PAROTITE 4 3.0 ROSOLIA 0.0 0.4 PERTOSSE 0.8 7 2.6 VARICELLA 7.0 32 11.8 2 Infezioni MORBILLO E PAROTITE 3 2.2 MORBILLO E VARICELLA 1.5 MORBILLO E ROSOLIA MORBILLO E PERTOSSE PAROTITE E ROSOLIA PAROTITE E PERTOSSE ROSOLIA E PERTOSSE PAROTITE E VARICELLA 4.0 2.0 ROSOLIA E VARICELLA

TABELLA 1B. INFEZIONI CONTRATTE DURANTE L'ANNO PRECEDENTE L'ARRUOLAMENTO NELLO STUDIO: ESPOSIZIONE IN BAMBINI DIABETICI E CONTROLLI   INFEZIONE CASI (n=136) ESPOSTI (%) CONTROLLI (n=272) ESPOSTI % 3 infezioni MORBILLO/ROSOLIA /VARICELLA 4 3.0 1 0.4 MORBILLO/PAROTITE/ROSOLIA 0.8 MORBILLO/ PAROTITE/ VARICELLA 2 PAROTITE/ ROSOLIA/ PERTOSSE 1.5 PAROTITE/ PERTOSSE /VARICELLA 2.2 0.0 PAROTITE/ ROSOLIA/ VARICELLA MORBILLO/ PERTOSSE/ ROSOLIA PERTOSSE/ ROSOLIA/ VARICELLA >3 infezioni MORBILLO/ ROSOLIA/ PAROTITE/ PERTOSSE PAROTITE/ PERTOSSE/ ROSOLIA/ VARICELLA MORBILLO/ PAROTITE/ PERTOSSE/ ROSOLIA/ VARICELLA 08 TOTALE 56 40.4 82 30.1

TABELLA 2. RISCHI SPECIFICI DI MALATTIA, RELATIVI AL VERIFICARSI DI PIÙ DI 1 SINGOLA INFEZIONE NELLO STESSO SOGGETTO Infezione Casi n Controlli OR I.C. 95% Pertosse 16 11 3.16 1.33-7.76 Varicella 32 47 1.46 0.85-2.51 Rosolia 17 10 3.74 1.56-9.41 Morbillo 23 19 2.71 1.35-5.48 Parotite 27 24 2.58 1.36-4.90

Intervallo di confidenza TABELLA 3. RISCHIO DI DIABETE TIPO1 ASSOCIATO AL NUMERO DI INFEZIONI CONTRATTE DURANTE L’ANNO PRECEDENTE L’ARRUOLAMENTO IN STUDIO Infezioni Casi (n=136) N (%) Controlli (n=272) Odds Ratio (OR) Intervallo di confidenza (95%) (OR)** Intervallo di confidenza No infezione 80 (58.9) 190 (69.9) 1.0* - 1 infezione 19 (14.0) 58 (21.3) 0.778 0.427-1.370 0.750 0.409-1.328 2 infezioni 17 (12.5) (6.3) 2.375 1.149-4.914 2.274 1.091-4.744 >2 infezioni 20 (14.7) 7 (2.6) 6.786 2.881-17.877 5.798 2.427-15.430 *Categoria di riferimento; **OR aggiustato per le variabili di confondimento

TABELLA 4. ESPOSIZIONE ALLE VACCINAZIONI IN BAMBINI DIABETICI E RELATIVI CONTROLLI VACCINI CASI (n=136)  VACCINATI (%) CONTROLLI (n=272) VACCINATI (%)   Odds Ratio (OR)** I.C. 95% MORBILLO 14 10.3 35 12.9 0.777 0.403-1.498 PAROTITE 0.0 1 0.4 - PERTOSSE 52 19.9 0.015 0.001-0.251 MPR* 11 8.1 51 18.7 0.382 0.201-0.798 MORBILLO/ PERTOSSE 2 1.5 4 PAROTITE/ ROSOLIA 0.8 ROSOLIA/ MPR*/PERTOSSE 7 5.2 47 17.3 0.260 0.114-0.592 MORBILLO/PAROTITE/PERTOSSE MORBILLO/ROSOLIA/PERTOSSE 3 2.2 1.1 PAROTITE/ROSOLIA/PERTOSSE MORBILLO/ ROSOLIA/PAROTITE/PERTOSSE 13 4.8 TOTALE 44 32.3 211 77.6  

Conclusioni (I) LA SINGOLA ESPOSIZIONE AGLI AGENTI INFETTIVI PRESI IN CONSIDERAZIONE, NON INCREMENTA IL RISCHIO DI DIABETE TIPO 1; LE ESPOSIZIONI MULTIPLE AGLI AGENTI INFETTIVI INCREMENTANO IL RISCHIO; ALL’AUMENTARE DEL NUMERO DI ESPOSIZIONI AGLI AGENTI INFETTIVI AUMENTA IL RISCHIO DI DIABETE TIPO 1.

Conclusioni (II) SIGNIFICATIVO DECREMENTO DEL RISCHIO NEI SOGGETTI VACCINATI CON MORBILLO-PAROTITE-ROSOLIA (MPR).