Gianni e i fiori del sorriso

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Transcript della presentazione:

Gianni e i fiori del sorriso Fiaba Game Gianni e i fiori del sorriso

Presentazione “Gianni e i fiori del sorriso” è un libro-gioco con una struttura ad albero; in ogni ramo c’è una fiaba. E’ il lettore che decide come mandare avanti la storia fino ad ottenere il “lieto fine”. Se trova, infatti, un finale che non gli piace, può sempre rileggere il libro un’altra volta.

Farfalladoro è un villaggio incantevole, dove vivono bellissimi unicorni, regali cammelli e i più bei esemplari di renne. Babbo Natale, infatti, affida durante l’anno le sue amiche a Farfalladoro, per poi riportarle al Polo Nord il 18 dicembre. Secondo lui, infatti, il monte Neve che sovrasta il villaggio è un ambiente salutare per le renne che così possono adempiere - Al loro compito faticoso, ma estremamente importante- come afferma il saggio Babbo. E’ una terra fertile e rigogliosa, l’unica al mondo dove sbocciano i “Fiori del sorriso”, fiori capaci di ridare gioia ai cuori più tristi e soprattutto in grado di sciogliere l’effetto di malefici incantesimi.

Oltre ai “Fiori del sorriso” vi sono bellissime specie di orchidee selvatiche, asfodeli e crochi. La natura è armoniosa: dovunque c’è il verde delle foglie, dell’erba, degli steli che i fiori abbelliscono con i loro vivaci colori. La gente ha un rapporto speciale con la natura: non la vede come un semplice decoro, ma una generosa regina, che offre stupendi doni e bisogna portarle i meritati onori.

Da qualche tempo, purtroppo, ha varcato il territorio Neronotte, un mago che, dovunque va, semina perfidia. C’è riuscito persino a Farfalladoro e ha reso malvagia ogni creatura di quel villaggio. Solo un cammello, una renna, un unicorno e l’eterno bambino sono ancora salvi; perché l’animo puro dell’eterno bambino non può per-mettere al male di farlo suo schiavo. Lui non è come tutti: la sua fantasia, la sua voglia di sognare è lo scudo che lo protegge dalla malizia, proprio come i suoi tre animali.

Cammello Unicorno Renna Gianni, questo il suo nome, è un bambino buono e non può accettare le sorti che Neronotte sta imponendo al suo villaggio, così decide di partire per il castello del mago e mette nella sua sacca quei pochi “Fiori del sorriso” che è riuscito a salvare prima che Neronotte togliesse tutti i poteri. Ma con quale dei tre animali partire? Aiutalo tu Cammello Unicorno Renna

Gianni sceglie il cammello, gli sembra un animale molto elegante e buono. Il fanciullo non ha idea di quale direzione prendere, non sa di preciso dove possa essere il castello, ma immagina che essendo un mago di magia nera, le sue pozioni malvagie durano più a lungo se composte in luoghi freddi e tetri, I luoghi più tetri e freddi della Terra sono a Nord, quindi potrebbe trovarsi lì il castello di Neronotte! Si incammina, ma si accorge che più va avanti e più diminuisce la presenza della natura, in tutte le sue forme, tanto a scomparire del tutto. Il cielo non conosce più le stelle, solo grossi sassi grigi, che lasciano intravedere appena la “dea del blu”, così come Gianni chiama la luna. Sembra proprio che il viaggio non sia partito con il piede giusto! Gianni decide di fare una pausa: ripartirà quando il tempo sarà migliorato.

Proprio mentre sta per adagiarsi ecco avvicinarsi a lui uno gnomo, una figura giallognola, piccola con uno sguardo torvo. Dopo aver scambiato alcune parole, lo gnomo gli punta contro il magi-fucile, arma usata dai praticanti di magia nera. E’ gialla e “sputa” fuoco. Gianni teme di essere colpito. Che fare? -Amico mio perché lasci che il male ti distrugga? - domanda Gianni -Io sono servo del male e obbedirò fino alla fine dei miei giorni al mio padrone Neronotte! - E’ la risposta dello gnomo. -Ti sbagli - afferma Gianni - Finché nel mondo ci sarà la bontà, l’amore e la giustizia il male potrà ancora essere sconfitto!- Gianni, allora, prende dalla sua sacca rossa i fiori del sorriso e senza che lo gnomo se ne accorga lo sfiora con i petali, sa che loro curano l’animo. Dagli occhi dello gnomo spuntano due lacrime. Gianni sorride. -Hai ragione- singhiozza lo gnomo -Il male potrà ancora essere sconfitto. So che tu vuoi salvare Farfalladoro, ma per farlo devi raggiungere il castello di Neronotte! Eccoti la mappa!- Lo gnomo consegna una pergamena a Gianni, che lo ringrazia. -Se i fiori hanno funzionato vuol dire che siamo in territorio di magia nera! Il castello è vicino!.

Città Nazione Se Gianni vuoi aiutare a questo quesito risponder dovrai Il castello si trova sulla cima di un colle. Gianni bussa con insistenza, ma stranamente,il por-tone non si apre. Se Gianni vuoi aiutare a questo quesito risponder dovrai Se riordini le lettere di “RAIPIG”, otterrai il nome di una: Città Nazione

Grazie a te Gianni, finalmente, entra nel castello e si ritrova in una grande stanza cupa e tetra con tre porte colorate: una porta viola, una grigia e una verde. Solo una si aprirà. Quale sarà? Una manina te lo dirà Quale porta si aprirà?

Gianni sceglie l’unicorno: questo animale è così affascinante e romantico! A Gianni il suo colore ricorda la purezza che giace nel- l’animo di ogni bambino. E se qualcuno intralciasse il suo cammino e si trovasse in difficoltà, il suo corno sarebbe molto utile! Ma cercherà di non usarlo: Gianni odia la violenza! Si incammina, ma purtroppo, non sa dove si trova: questo luogo è conosciuto solo dai più fedeli servitori del mago. Ci riflette un po’, poi decide di andare verso Nord, perché è un luogo dove pochi hanno voglia di avventurarsi e, quindi, ottimo nascondiglio per infrangere le regole della MAGICA COSTITUZIONE. Si avvia, così, verso il castello. Gianni non vede nulla, è tutto buio. Non si sente il fruscio di un ramo, il cinguettio di un passerotto, il canto di un usignolo, nemmeno il verso di un gufo solitario. Nulla, solo silenzio. All’improvviso,però, scorge una pianta carnivora-

una figura verdognola stretta, e molto alta ..una figura verdognola stretta, e molto alta. Curioso, Gianni le si avvicina, e…lei cerca di morderlo! Vi chiederete chi è questa bricconcella: è una pianta carnivora. Per fortuna gli unicorni fanno paura a queste piante, così il suo amico cerca di intervenire, ma…Gianni conferma! Come mai? Lui non vuole far paura a nessuno: deve essere un amico, non un pericolo. Tira fuori dalla sua sacca un “Fiore del sorriso” e lo fa annusare alla pianta carnivora, che subito si calma e porge a Gianni uno strano inchino. Dopo un nitrito di approvazione dell’unicorno … si riparte! Ecco, poco dopo, apparire ai piedi di Gianni un uccellino ferito.

Cip, il suo nome, ha una ferita molto grave alla sua ala destra Cip, il suo nome, ha una ferita molto grave alla sua ala destra. Gianni sa di non poter usare i fiori del sorriso, che guariscono l’animo ma non il corpo. Per fortuna, tra le sue provviste, c’è la “Farfaguarigion”, fornita dallo gnomo dottore di Farfalladoro. Ci vorranno giorni prima che la medicina faccia effetto! Così Gianni rimane con lui Deadì, Sorridì, Fioredì, Cantodì, Volodì, Stelladì e Sirensole. In questa settimana si lega molto a lui e da una parte vuole che il giorno in cui si separeranno arrivi il più tardi possibile, ma sa anche che non può ritardare di molto l’arrivo al castello di Neronotte. Sirensole, però, succede una cosa molto strana: Gianni, al mattino, vede una cosa molto strana: il suo amico uccello emana luce! Gianni si stropiccia gli occhi. Poi lo vede raggiungere il cielo e volare. Ora non ha più la sua ferita e le sue ali sono turchesi, il colore della serenità. L’uccello cinguettò e Gianni, che conosce il linguaggio degli animali, capisce ciò che vuole dire:-Gianni, io non sono un uccello come tutti gli altri:sono un messaggero del regno del Bene! Io non ero davvero ferito: in realtà ti ho solo messo alla prova, dovevo essere certo che tu avessi un animo buono! Ecco, adesso ti guiderò al castello di Neronotte!- Ciap Cip Cip

E così fece. Quando giunsero davanti al castello l’uccello disse:- Amico mio, vorrei tanto rimanere qui con te, ma adesso il mio compito è finito. Adesso tocca a te e so che non ti servono altre armi a parte quelle che già possiedi: lealtà, amore, coraggio, generosità, umiltà- e volò via. Prima di entrare, però, Gianni deve rispondere ad un quesito che un grosso corvo nero appollaiato vicino la scalinata gli pone: - Qual è il numero in cifre che corrisponde a duemilaottocentoquaranta e 5 decimi ? 2.840, 05 2840,5

Gianni, entra nel castello e si ritrova in una grande stanza cupa e tetra con tre porte colorate: una porta viola, una grigia e una verde. Solo una si aprirà Quale sarà? Una manina te la indicherà Quale porta aprire?

Gianni sceglie la renna: gli sembra molto simpatica e carina e il suo naso le ricorda tanto la renna preferita di Babbo Natale: Rudolph, la renna dal naso rosso! Inoltre, non conoscendo il tragitto, sa benissimo che potrebbe imbattersi in una tempesta di neve e lì le renne sono esperte! Gianni è pronto per il viaggio non conosce la strada per raggiungere il castello di Neronotte. Allora pensa: -Dunque, Neronotte è un mago cattivo, che infrange molte regole della MAGICA COSTITUZIONE. Non può di certo farlo davanti a tutti, deve perciò costruire la sua dimora in un posto in cui pochi hanno il coraggio di avventurarsi: a Nord fa molto freddo e quasi nessuno ci abita - Gianni, allora, parte per Nord con la sua amica renna. Si accorge, però, che, più avanti va, più tutto diventa cupo, fino a non vedersi più nulla. All’ improvviso sente canticchiare un folletto.

Un folletto,infatti, canta un’ allegra filastrocca: “Ascolta un po’ ed indovina chi è che canta questa allegra canzoncina trallallero trallallà trallallero trallallà!” Poi una figura grande quanto un pollice gli si avvicina: è un folletto ed è vestito di arancione con un simpatico cappello rosso a caramella. Gianni chiede al folletto: - Per caso sai dove si trova il castello di Neronotte? Il folletto allora risponde: - Certamente che lo so -. Per sapere dov’è il castello di Neronotte,però, Il folletto pone a Gianni un quesito: In una sala ci sono 54 sedie disposte su 6 file uguali. Quante sedie ci sono in ogni fila? 324 9

Il quesito tu hai risolto e io adesso a te rispondo: -Se al castello tu vuoi andar questa mappa seguir dovrai!- E consegna a Gianni una mappa. Seguendo il percorso indicato da Neronotte Gianni arriva davanti al castello: è una dimora tetra costruita con pietre grigie. Dalle finestre cieche delle torri appaiono spettri. Sulla torre più alta sventola una banderuola nera. Clicca ed entra

Quale si aprirà? Una manina capir te lo farà Gianni entra nel castello e si ritrova in una grande stanza cupa e tetra con tre porte colorate: una porta viola, una grigia e una verde. Quale si aprirà? Una manina capir te lo farà

FINE Gianni entra nella stanza della solitudine Appena varca la porta trova Neronotte seduto su un trono grigio. La stanza trasmette noia, ruba la motivazione, la voglia di andare avanti, ma Gianni non si lascia andare e subito inizia a raccontare a Neronotte la gente di Farfalladoro: la erre moscia dello gnomo dottore, la grazia della fata ballerina, il rossetto della maga cuoca, l’ottimismo e la bontà degli gnometti della scuola Saltellina. Il mago, allora, chiede lui: - E a te che im-porta degli abitanti di Farfalladoro?- Gianni subito risponde:- Per me sono parte di me. Il mio cuore è occupato da loro ed è pensando a loro che, ogni giorno, trovo la forza di andare avanti! - Non ci avevo mai pensato. Adesso mi viene in mente il villaggio dove vivevo da bambino, lì la mia vita era così serena...Sai che ti dico? Non posso negare agli altri la serenità che per anni ho negato a me stesso!- Neronotte recita una strana formula magica: “Mariserenitafatornafelimongioia!”, poi prende una sfera e mostra a Gianni Farfalladoro tornato ad essere di nuovo un villaggio di sereno. Sarà vero? Infatti, a Farfalladoro non tutti sono tornati buoni come prima, perché Neronotte non è del tutto convinto. FINE

FINE Gianni entra nella stanza della tristezza. La stanza è viola , colore che simboleggia la perfidia. Il mago sbraita: -Non è possibile! Avevo mandato a fermarti il mio più fedele servitore! Non ci si può più fidare di nessuno! Lasciami in pace! -Ti lascerò in pace quando tu avrai risposto alla mia domanda: che gusto ci provi a fare del male? -Che gusto ci provi tu a fare del Bene?- chiede il mago. Gianni ribatte senza alcuna esitazione: - Vedo i sorrisi di gente che ritrova la serenità, gli abbracci di gente che incontra la fiducia, i pianti di commozione di gente che riscopre la pace. Il mago, commosso, esclama:-Adesso capisco!-Il mago dice a Gianni: - Capisco la tua voglia di un mondo felice, ma io non ti accontenterò del tutto: alcune persone rimarranno perfide e sarà compito tuo restituire loro la bontà-. FINE

Gianni entra nella stanza della speranza. Il mago urla:- Che ci fai qui? I marmocchi non possono entrare nel mio regno!- Gianni lo guarda intensamente. Poi domanda: - Hai mai pensato che cosa possono offrire la bontà, l’amore, la felicità, l’aiuto reciproco?- -Nulla- risponde il mago –Solo tempo perso! – E non hai mai pensato al valore di un abbraccio, di una carezza, di un bacio?- - Ah!Ah! Ah! Che cosa potrebbero offrire?- -Tutto ciò di cui hai bisogno per sentirsi utili al mondo!- urlò Gianni quasi con rabbia- Fare del male alla gente non ti riempie di senso di colpa?- -Certo! E allora cerco di fare altro male, così non ci penso. E più ne faccio più il senso di colpa aumenta, così faccio ancora del male.- -Io, invece, ti propongo di riscattarti- ribatte Gianni -Che vuoi dire?- gli domanda il mago –Che ti offro la possibilità di ricominciare a vivere senza nessun senso di colpa.- E come?- domanda il mago. La proposta lo incuriosisce. -Amando, facendo del bene. Io ho sempre vissuto così, lì, a Farfalladoro. Aiutando coloro che erano in difficoltà, festeggiando coloro che avevano ritrovato la loro strada.- -Allora anch’io voglio imparare ad amare. Portami con te e sveglia il mio cuore: il male lo ha addormentato.-

Lieto Fine Riflessioni in rima E così fece Gianni. Portò il mago a Farfalladoro e insegnò lui ad amare. Il mago fece un controincantesimo e Farfalladoro tornò quella di sempre. E il mago? Non tornò più al suo castello, ma rimase a Farfalladoro e tutti vissero felici e contenti. Lieto Fine Riflessioni in rima

Come avevo immaginato hai sbagliato, quindi, se aiutare Gianni, ancora, tu vorrai un altro quesito rispondere dovrai, altrimenti qui fermo rimarrai! Carlo oggi compie 11 anni, fra 4 anni avrà l’età di suo fratello Luigi. Quanti anni ha Luigi? 16 15

Quale numero manca nel quadratino per completare l’operazione? Lo sapevo, un’altra possibilità di entrare avrai se a questo nuovo quesito risponderai! Quale numero manca nel quadratino per completare l’operazione? 120 : = 15 7 0 8

Un quesito più semplice ora ti farò e nel castello entrar tu potrai. Eppure era così facile! Un quesito più semplice ora ti farò e nel castello entrar tu potrai. Quanti petali ha questo fiore?- 6 5

Riflessioni in rima Un piccolo gesto può essere tanto se si sognerà la fine di un pianto. Il mondo non è composto da superiori, ma anche da gente normale che sogna un futuro speciale. Un futuro senza la guerra, una coperta d’amore che avvolga la Terra. Non pretendo un mondo senza dolore solo un mondo colmo di amore In cui ogni lingua paese cultura non venga bocciata ma solo intrecciata agli altri cento, mille colori di arabi, egizi, greci e mori! Finchè nel mondo ci sarà la felicità si potrà sconfiggere l’avidità. Finchè nel mondo ci sarà amore si potrà battere il dolore. Finchè nel mondo ci sarà la serenità si potrà sconfiggere l’illealtà. Finchè nel mondo ci saranno questi fiori potremo sognare un mondo di pace dove i neri e i bianchi saranno amici. Amare porta a fare tante cose alcune sicure altre pericolose. Ma quando vedi il sorriso dei tuoi cari diventan leggeri gli sforzi più amari forse è grazie all’amore che si va avanti, allora amiamoci tutti quanti!

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