Prof. Luciano De Giorgio Arte e psicoanalisi Prof. Luciano De Giorgio
Arte e psicoanalisi Freud fu molto sensibile all’opera d’arte La sua linea di approccio all’arte fu quella della Patografia Patografia: lo studio della personalità dell’autore attraverso le sue opere Freud fu ostile nei confronti dell’Espressionismo, del Futurismo, del Surrealismo, i cui esponenti non potevano pretendere il titolo di artisti; scrisse che sarebbe stato meglio indagare analiticamente le origini di una pittura del genere.
Il motto di spirito … tali origini, senza rendersene conto le aveva già additate nel suo libro “Il motto di spirito” Il motto di spirito nasce da una improvvisa immersione nell’inconscio di ciò che era cosciente 0 precosciente (un’idea balenante nella mente dell’artista, riceve una energia dalla fonte profonda dell’inconscio e riemerge con tutti i crismi e le elaborazioni propri dei meccanismi coscienti o preconsci). Freud respingeva i prodotti nei quali, a suo avviso, prevalevano le spinte confusionarie e caotiche dell’inconscio – “quelle” non erano per lui opere d’arte –
Analisi di un quadro Lo studioso psicoanaliticamente orientato, che si dispone ad analizzare un quadro di un data autore, senza conoscere la personalità di questi se non dall’esterno, rischia di fare un lavoro approssimativo e poco attendibile È necessario, invece, un lavoro di patografia psicoanalitica fondato su tutta l’opera di un autore e su copioso ragguagli sulla sua personalità Si deve tener conto del rapporto dell’artista con la struttura sociale. Se oggi qualcuno dipingesse quadri secondo lo stile di Watteau, creerebbe curiosità, ma certo emozioni
Freud e Leonardo Freud interpretò il sorriso della Gioconda come simboleggiante l’attrazione erotica di Leonardo nei confronti della sua cara madre Il fascino conturbante del famoso sorriso di Lisa affonderebbe, inoltre, le sue radici nell’androgenia del soggetto In un’epoca di sensualità sfrenata, Leonardo stupisce per il suo casto rifiuto della sessualità stessa, per la serenità asessualità delle sue figure (bimbi paffuti, giovani bellissimi, mamme estasiate nella serena contemplazione dei propri figlioletti …) A proposito di Leonardo, Freud sosteneva che non si poteva parlare di una vera e propria omosessualità, ma di una forte sublimazione della propria libido, costretta fin dalla prima infanzia a dirottarsi verso la creazione artistica e la ricerca scientifica
… Per Freud la radice di tutto va ricercata nella sua infanzia di bambino illegittimo, dapprima solo con la madre Caterina e successivamente con il padre che lo riconobbe e che più tardi lo accolse in casa a causa della sterilità della sua sposa legittima Secondo Freud, l’attaccamento alla madre, certamente colorato di valenze erotiche, fu dopo la separazione, precocemente volta ad oggetti esterni e si trasformò in attaccamento al lavoro e curiosità scientifica