TETANO EZIOLOGIA Clostridium tetani: bacillo Gram positivo, sporigeno anaerobio, mobile per ciglia peritriche. Per l'inattivazione delle spore occorrono: 160°C per 1 ora al calore secco 121°C per 15 minuti in autoclave fenolo al 5% per 15 ore Il Clostridium tetani produce: fibrinolisina emolisina TETANOSPASMINA, esotossina (pm 160.000) attiva su tutti i mammiferi. 1 mg contiene fino a 6.000.000 DML per il topo. Per l'uomo la dose letale è 2,5 ng/Kg. Presenta tropismo per corna anteriori del MS e nuclei motori dell'encefalo. Essendo un’esotossina è termolabile ed è un ottimo antigene.
TETANO PATOGENESI Spore contaminano ferite cutanee o mucose in condizioni di anaerobiosi si trasformano nella forma vegetativa che produce la tossina questa raggiunge il SNC per via linfo-ematica ed agisce interferendo con le strutture sinaptiche inibitorie e sopprimendo gli impulsi inibitori sui motoneuroni aumento della risposta dei muscoli agonisti e diminuzione dell'inibizione degli antagonisti paralisi spastica. Quando tutti i sistemi inibitori sono eliminati, un minimo stimolo provoca una reazione esplosiva sincrona propagata a tutti i neuroni motori del midollo spinale. (ACCESSO TETANICO) Possono essere interessate anche strutture neurovegetative e della sensibilità.
TETANO – QUADRO CLINICO Periodo di incubazione 6-15 giorni Sintomatologia Mancano sintomi prodromici. Possono comparire in ordine progressivo: Contrattura a muscoli masticatori : Trisma Contrattura a muscoli facciali : risus sardonicus Contrattura a muscoli paravertebrali : opistotono Contrattura a muscoli respiratori e faringo-laringei : paralisi respiratoria, asfissia Contrattura a muscoli addominali: addome non palpabile Contrattura a muscoli degli arti: arti superiori in flessione; arti inferiori in estensione
TETANO – QUADRO CLINICO Si sovrappongono recrudescenze parossistiche più o meno frequenti; Inoltre: febbre, tachicardia, sudorazione profusa durante gli accessi tetanici squilibri elettrolitici A seconda della gravità si distinguono 3 forme cliniche: I TIPO: decorso lento, con contratture generalizzate o localizzate, senza accessi parossistici. Pronta risposta a terapia sedativa. II TIPO: decorso acuto, con contratture generalizzate, parossismi frequenti, disturbi della respirazione. Terapia sedativa, tracheotomia , respirazione assistita. III TIPO: Insorgenza acuta, con contratture generalizzate e accessi subentranti, disturbi neurovegetativi intensi e squilibri elettrolitici. Difficile controllo terapeutico Letalità: 40-60%, maggiore nelle donne che negli uomini
TETANO – EPIDEMIOLOGIA Fonte d'infezione terreno, polvere, feci animali erbivori (cavallo) Via di trasmissione Attraverso una ferita contaminata. Si distinguono: TETANO TRAUMATICO TETANO CHIRURGICO TETANO PUERPERALE TETANO MEDICO TETANO NEONATALE TETANO DEL LATTANTE TETANO CRIPTOGENETICO
TETANO – EPIDEMIOLOGIA Distribuzione geografica malattia cosmopolita, in netta diminuzione grazie alla profilassi immunitaria. Rimane tuttavia un serio problema di sanità pubblica nei Paesi in via di sviluppo dove sono frequenti casi di tetano puerperale e neonatale Età e sesso In Italia è più frequente in età avanzata e nelle donne, perché le donne anziane sono meno protette da vaccinazioni pregresse. E’ comunque una malattia rara: circa un centinaio di casi all’anno.
TETANO – PROFILASSI DIRETTA Denuncia obbligatoria in classe I Isolamento ospedaliero per motivi di terapia Accertamento clinico-anamnestico Sterilizzazione del materiale di medicazione e strumentazione Inchiesta epidemiologica per individuare modalità di trasmissione
TETANO – PROFILASSI SPECIFICA VACCINOPROFILASSI Tipo di vaccino Il vaccino è costituito da anatossina tetanica, in forma fluida o adsorbita. Il vaccino adsorbito presenta questi vantaggi: produce un titolo anticorpale più elevato e duraturo richiede 3, anziché 4 somministrazioni di base provoca una risposta immunitaria soddisfacente anche se somministrato contemporaneamente ad Ig in altra sede Viene associato al tossoide difeterico sia nei bambini (DT), sia negli adulti (Dt) Modalità di somministrazione 4 dosi: tempo 0, dopo 2 mesi, 8 mesi, 5 anni per via i.m. (vaccino adsorbito)
TETANO – PROFILASSI SPECIFICA Reazioni al vaccino sono rare reazione nel punto dell'inoculo (1-23%) febbre e malessere generale di lieve entità (0,3%) rarissime reazioni gravi (<0,01%) Strategie vaccinali In Italia la vaccinazione è obbligatoria dagli anni ’60 in: Militari Iscritti a società sportive affiliate a Federazioni del CONI. Le società e le associazioni sportive hanno l'obbligo di comunicare al Responsabile del Servizio di Prevenzione della AUSL i nominativi dei nuovi iscritti, allegando il certificato di vaccinazione Numerose categorie di lavoratori che per motivi professionali sono esposti a traumi o a contatto con feci di animali infetti Nuovi nati (3° mese, 5°6° mese, 11° mese, 5°6° anno)
TETANO – PROFILASSI SPECIFICA IMMUNOPROFILASSI PASSIVA Si utilizza quando c’è il sopsetto che un soggetto non immune abbia contratto l’infezione (ferita) IG umane specifiche: 250 UI (3-4 UI/Kg) 500 UI (6-8 UI/Kg) se associate a vaccino in altra sede Siero eterologo 3000- 6000 UI UI= minima quantità di antitossina (anticorpi) in grado di neutralizzare 1000 DML di tossina per la cavia. Corrisponde a 0,03384 mg dello standard internazionale di riferimento
TETANO - PROFILASSI SPECIFICA PROFILASSI DEL TRAUMATIZZATO Lavaggio e detersione della ferita Antisettici (perossido di idrogeno) Eventuale chemioprofilassi antibiotica Anamnesi dello stato immunitario del traumatizzato (vaccinato? Da quanto tempo? Con quante dosi?) Quando è indicato il trattamento contemporaneo con vaccino e IG, queste ultime potrebbero deprimere la risposta immunitaria al vaccino (AUTOREGOLAZIONE RETROGRADA). Per evitare questa interazione tra vaccino e IG: - sede diversa dell'inoculo - dosi maggiori di IG (6-8 UI/Kg)
ferite superficiali pulite TETANO – TRATTAMENTO IN CASO DI FERITA Circolare Ministero della Salute n° 16 dell’11 novembre 1996 stato vaccinale ferite superficiali pulite tutte le altre ferite assenza di vaccinazione stato vaccinale incerto inizio della vaccinazione con Td o TD inizio della vaccinazione e somministrazione in sito differente e con diversa siringa di IG antitetaniche ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da più di 10 anni una dose di richiamo di vaccino Td o TD una dose di richiamo e somministrazione in sito differente e con diversa siringa di IG antitetaniche ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo tra 5 e 10 anni una dose di richiamo la somministrazione di IG antitetaniche non è necessaria ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da meno di 5 anni nessun trattamento una dose di richiamo di vaccino solo in presenza di rischio di infezione particolarmente elevato;