Casciana Terme, 12 gennaio 2008

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Casciana Terme, 12 gennaio 2008 Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine dott. Vincenzo M. Borrello U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Spesa pubblica lorda  7.7% nei primi 9 mesi del 2007 Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine In Italia nei primi 9 mesi del 2007 la spesa pubblica lorda di classe A-SSN è diminuita del 7.7% in ragione dei diversi provvedimenti di contenimento della spesa farmaceutica entro i limiti fissati dalla legge, attuati a livello nazionale e regionale. Al contrario, si mantiene costante il trend di aumento del consumo dei farmaci a carico del SSN (879,6 dosi nei primi 9 mesi del 2007 rispetto alle 857 dello stesso periodo del 2006). Spesa pubblica lorda  7.7% nei primi 9 mesi del 2007 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

prezzi -8% effetto mix -2.6% costo medio per g di tp -10.5% Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine Ad eccezione delle quantità, tutti gli altri indici fanno rilevare una diminuzione: -8% i prezzi, -2.6% l’effetto mix e -10.5% il costo medio per giornata di terapia. Tali andamenti risentono del massiccio ricorso da parte delle Regioni della distribuzione diretta e di quella per conto per i farmaci ad alto costo, della scadenza del brevetto di alcune importanti molecole (simvastatina e doxazosina) e dell’introduzione del prezzo di riferimento per gli IPP in alcune realtà regionali. prezzi -8% effetto mix -2.6% costo medio per g di tp -10.5% La DDD è definita come la dose media di un farmaco assunta giornalmente da un paziente adulto dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

farmaci cardiovascolari = farmaci più prescritti Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine farmaci cardiovascolari = farmaci più prescritti I farmaci del sistema cardiovascolare continuano a rappresentare la categoria farmaceutica più prescritta, rappresentando quasi il 38% della spesa ed il 49% delle dosi, registrando rispetto al 2006 una diminuzione della spesa del 3.6% ed un aumento delle dosi del 3.8%. 38% spesa 49% dosi  della spesa del 3.6%  delle dosi del 3.8% La DDD è definita come la dose media di un farmaco assunta giornalmente da un paziente adulto dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine L’atorvastatina si conferma come il principio attivo con la spesa più elevata (circa 300 milioni di euro). dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine Il ramipril con circa 40 DDD/1000 abitanti die è la sostanza a maggior prescrizione nel 2007, seguita dall’ASA usato come antiaggregante piastrinico (38.1 DDD), dall’amlodipina (25.9 DDD) e dall’atorvastatina (23.2 DDD). La DDD è definita come la dose media di un farmaco assunta giornalmente da un paziente adulto dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Ipolipemizzanti 2007 -  della spesa del 13.7% Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine Ipolipemizzanti Gli ipolipemizzanti hanno registrato nel corso del 2007 una riduzione media del 13.7% della spesa rispetto all’anno precedente. La variabilità regionale sulla spesa totale è influenzata sia dalla quantità di farmaci ipolipemizzanti utilizzati ed in misura ridotta anche dall’effetto mix; l’effetto dei prezzi mostra una variabilità regionale molto ridotta. L’effetto della diminuzione della spesa di alcune regioni (Lazio e Molise) è certamente imputabile all’effetto di provvedimenti che nelle due regioni hanno limitato ad una sola confezione per ricetta la prescrivibilità per le statine; la riduzione della spesa in altre regioni può essere imputabile alla scadenza del brevetto per la simvastatina, che controbilancia l’aumento della quantità. 2007 -  della spesa del 13.7% La DDD è definita come la dose media di un farmaco assunta giornalmente da un paziente adulto dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

 del consumo di farmaci ipolipemizzanti del 324.2% Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine L’andamento regionale del consumo di farmaci ipolipemizzanti nel corso degli ultimi 8 anni. Il dato nazionale complessivo mostra un importante aumento nel consumo di tali farmaci del 324.2% rispetto al primo anno di rilevazione. Crescita maggiore nel 2001, poi 2003-2004. La modifica della nota 13 nel 2004 che introduceva il concetto di rischio cardiovascolare globale come indicazione alla prescrizione e la scadenza del brevetto di simvastatina sono due fattori che hanno certamente contribuito ad una maggior diffusione nell’uso di questi farmaci.  del consumo di farmaci ipolipemizzanti del 324.2% La DDD è definita come la dose media di un farmaco assunta giornalmente da un paziente adulto dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine Regione Toscana Sul mensile della Commissione Terapeutica della Regione Toscana (Riflessioni sul farmaco) n°1 Dicembre 2004 è riportato quanto segue:“A conclusione della nota 13 si legge che solo per due molecole (pravastatina e simvastatina) è stato dimostrato che la riduzione dell’ipercolesterolemia è associata alla riduzione dell’incidenza di eventi coronarici (13), ma alla luce dei risultati ricordati (tab 1), deve essere aggiunta anche atorvastatina, mentre per le altre molecole si dispone solo di risultati sulla riduzione del valore della colesterolemia”.(La tab 1 riporta gli studi WOSCOP, ASCOT-LLA e CARDS). Ancora la CTR sul n°6 del 2005 della stessa rivista da indicazioni per la diagnosi delle dislipidemie familiari indicando sostanzialmente i criteri del Duthc clinic lipid network per la FH. Nel 2006 con la delibera 436 prime limitazioni ai DG Nel 2007 ribadisce con la delibera 148 che le note Aifa devono essere rispettate da tutti i medici dipendenti e convenzionati ed indica come priorità di scelta, l’uso dei farmaci a brevetto scaduto Istituisce la CTAV con il compito di redigere il PO dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Supplemento Ordinario N° 06 e successive modifiche Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine Note AIFA 2006 – 2007 per l’uso appropriato dei farmaci Gazzetta Ufficiale N° 7 del 10 gennaio 2007 Supplemento Ordinario N° 06 e successive modifiche dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Note AIFA 2006-2007 Le nuove note per l’appropriatezza da anni tra gli obblighi del medico di famiglia hanno raccolto molte delle indicazioni provenienti dalla medicina generale Le Note devono essere tenute in considerazione e osservate anche dai medici ospedalieri e specialisti. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Delibera N .148 del 26-02-2007 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

PRESCRIZIONE DI FARMACI A SEGUITO DI DIMISSIONE OSPEDALIERA O VISITA SPECIALISTICA I medici, dipendenti o convenzionati, che all’atto della dimissione ospedaliera o visita specialistica ravvedano la necessità di eseguire una prescrizione farmaceutica o di dare indicazioni in merito alla terapia farmacologica, al medico di medicina generale o pediatra di libera scelta devono attenersi al prontuario ospedaliero in essere presso la struttura in cui operano Nel caso in cui il medico ravveda la necessità di prescrivere un farmaco al di fuori del Prontuario Ospedaliero, è tenuto a trasmettere copia della prescrizione farmaceutica alla Direzione Sanitaria aziendale con allegata apposita relazione nella quale siano precisati i motivi della prescrizione al di fuori del PTO. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

148 e Note AIFA Le Aziende Sanitarie sono tenute ad attivare controlli circa il rispetto delle note ……………. ed a mettere in atto altresì le procedure per la contestazione di eventuali inadempienze come previsto dalla D.G.R.T. 254/1999. In fase di prescrizione o indicazione di terapia i medici dipendenti del SSN o convenzionati, devono attenersi rigorosamente alle sopraccitate limitazioni prescrittive, sia che la prescrizione avvenga sul ricettario del SSN sia che essa avvenga in modulari e/o ricettari interni delle strutture sanitarie. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

148 e Note AIFA Nel caso in cui il medico ritenga necessario adottare una prescrizione o indicazione terapeutica al di fuori di dette limitazioni deve indicare, sulla prescrizione, che il medicinale non è erogabile a carico del SSN. La mancata indicazione che il farmaco non può essere erogabile con oneri a carico del SSN, anche se la prescrizione non è stata redatta sul ricettario del SSN è da ritenersi inadempienza del rispetto della note limitative dell’AIFA. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

148 e Note AIFA Il medico che si trova a dover riprodurre sul ricettario del SSN la prescrizione rilasciata da un medico dipendente o convenzionato, nell’esercizio delle proprie funzioni, in assenza del rispetto del suddette note AIFA, può provvedere alla prescrizione con oneri a carico del SSN della suddetta prescrizione allegando alla ricetta la proposta che ha originato la prescrizione stessa. In tal caso l’obbligo di rifondere il SSR delle somme impropriamente sostenute deve essere posto a carico del medico che ha originato la prescrizione dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti affetti da: -dislipidemie familiari: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato; atorvastatina, fluvastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina; omega-3-etil-esteri - ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta: in soggetti a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare maggiore [rischio a 10 anni ≥ 20% in base alle Carte di Rischio del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità] (prevenzione primaria); in soggetti con coronaropatia documentata o pregresso ictus o arteriopatia obliterante periferica o pregresso infarto o diabete (prevenzione secondaria); atorvastatina, fluvastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina; in soggetti con pregresso infarto del miocardio (prevenzione secondaria); omega-3-etil-esteri Iperlipidemie non corrette da sola dieta Indotte da farmaci (immunosoppressori, antiretrovirali e inibitori dell’aromatasi) In pazienti con insufficienza renale cronica Bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato; atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina, simvastatina + ezetimibe, omega-3-etilesteri. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Dislipidemie Familiari La nota suggerisce un’approccio molto simile all’impostazione della CTR della Regione Toscana cercando di dare degli strumenti semplici per facilitare la diagnosi presunta delle forme familiari più comuni, che sono: L’ipercolesterolemia Familiare monogenica (in eterozigosi) (iperlipoproteinemia Tipo IIa) Tale patologia è caratterizzata da alti livelli di Colesterolo totale (CT) e colesterolo LDL (LDL-C) ma non di trigliceridi. La diagnosi può essere formulata quando si ha: LDL-C > 200mg/dl nel probando + LDLc > 200 mg/dl nei familiari oppure LDL-C > 200mg/dl nel probando + Xantomatosi tendinea nel probando oppure LDL-C > 200mg/dl nel probando + Cardiopatia ischemica precoce (prima di 55 anni negli uomini e prima dei 60 anni nelle donne) nei familiari di I ord. oppure LDL-C > 200mg/dl nel probando + grave ipercolesterolemia in bambini prepuberi. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Dislipidemie Familiari Iperlipidemia combinata familiare (iperlipoteinemia Tipo IIb) caratterizzata da alti livelli di CT e LDL-C, alti livelli di Trigliceridi (TG) e HDL-Colesterolo (HDL-C) basso. La diagnosi può essere formulata quando si ha: LDL-C > 160 mg/dl e/o TG > 200mg/dl + più casi di ipercolesterolemie e/o trigliceridemia nei familiari oppure LDL-C > 160 mg/dl e/o TG > 200mg/dl + segni di aterosclerosi precoce. Escluse le famiglie con sola ipercolesterolemia, quelle con sola ipertrigliceridemia e le forme secondarie dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Dislipidemie familiari Disbetalipoproteinemia familiare Patologia molto rara che si manifesta nei soggetti portatori dell'isoforma apoE2 in modo omozigote <1:10.000. I criteri diagnostici includono: Valori di colesterolemia e trigliceridemia intorno ai 400 mg/dl per entrambi più Presenza di banda larga (broad b alla elettroforesi) La presenza di uno di questi fattori aumenta la validità della diagnosi: xantomi tuberosi, xantomi striati palmari (strie giallastre nelle pieghe interdigitali o sulla superficie palmare delle mani, da considerare molto specifici). dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Prevenzione primaria Carta del rischio CV dell’ISS (Progetto Cuore) dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Prevenzione primaria Carta del rischio CV dell’ISS (Progetto Cuore) Donne non diabetiche dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Prevenzione primaria Carta del rischio CV dell’ISS (Progetto Cuore) Uomini non diabetici dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Prevenzione primaria Per chi non rientra nei parametri del progetto cuore l’appropriatezza della terapia si baserà sulla scelta diretta del medico che valuterà l’età biologica, la comorbilità, l’utilizzo di altri farmaci, la capacità fisica e cognitiva del paziente ecc. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Prevenzione Secondaria 3) Ipercolesterolemia non corretta da sola dieta in PREVENZIONE SECONDARIA Tutti i pazienti ipercolesterolemici con: Coronaropatia documentata Pregresso ictus Arteriopatia obliterante periferica Pregresso infarto del miocardio Diabete indipendentemente dall’età possono (devono?!) essere trattati con statine a carico del SSN. L’obiettivo del trattamento in questo tipo di pazienti è di portare LDL Colesterolo a valori inferiori a 100 mg/dl iniziando cambiamento stili di vita e terapia farmacologia per valori di LDL > 100 mg/dl (NCEP ATP III e trials recenti) dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Iperlipidemie non corrette da sola dieta Con le nuove Note AIFA sono inoltre trattabili con statine a carico del SSN Iperlipidemie non corrette da sola dieta Indotte da farmaci (immunosoppressori, antiretrovirali e inibitori dell’aromatasi) In pazienti con insufficienza renale cronica Bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato; atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina, simvastatina + ezetimibe, omega-3-etilesteri. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

2) INIBITORI DELLA HMG CoA REDUTTASI (codice ATC=C10AA) Delibera regionale 148/07 Per gli inbitori della HMG CoA reduttasi (codice ATC=C10AA) erogati tramite le farmacie territoriali, in regime convenzionale, i farmaci a base di molecole non coperte da brevetto devono rappresentare su base annua, a livello regionale ed in ogni singola Azienda USL, in termini di unità posologiche erogate, almeno il 60% del totale delle unità posologiche del gruppo C10AA; inoltre a livello regionale ed in ogni singola azienda USL, la percentuale di utenti che consumano meno di tre confezioni all’anno non deve superare l’8% dei casi. dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

??????????? E allora in Toscana le altre statine non si possono usare? Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine ??????????? E allora in Toscana le altre statine non si possono usare? 1) le linee guida e le indicazioni generali riguardano le popolazioni e non i singoli pazienti 2) le linee guida hanno funzione propositiva e formativa non coercitiva 3) la delibera regionale lascia un margine di discrezionalità del 40% 4) talvolta è difficile applicare le linee guida nella realtà e non sempre è possibile percorrere strade troppo strette 5) ogni individuo presenta caratteristiche cliniche culturali personali e sociali diverse 6) l’obiettivo è raggiungere il livello di colesterolo previsto in quel paziente in funzione del suo specifico RCV dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Punti di forza e criticità delle norme prescrittive regionali in tema di statine dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Oms 2007: Prevention of cardiovascular disease dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Oms 2007: Prevention of cardiovascular disease dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

% di riduzione del Colesterolo LDL con le diverse statine dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

% di riduzione del Colesterolo LDL con le diverse statine (CTAV) dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

% di riduzione del Colesterolo LDL   -20 -25 -30 -35 -40 -45 -50 -55 FLUVA 20 PRAVA 20 LOVA 20 PRAVA 40 SIMVA 10 FLUVA 40 SIMVA 20 FLUVA 80 ATORVA 10 SIMVA 40 ATORVA 20 ROSUVA 10 Ezet10+Simva10 ATORVA 40 Ezet10+Simva20 ROSUVA 20 ATORVA 80 Ezet10+Simva40 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Original Article HDL Cholesterol, Very Low Levels of LDL Cholesterol, and Cardiovascular Events Philip Barter, M.D., Ph.D., Antonio M. Gotto, M.D., D.Phil., John C. LaRosa, M.D., Jaman Maroni, M.D., Michael Szarek, M.S., Scott M. Grundy, M.D., Ph.D., John J.P. Kastelein, M.D., Ph.D., Vera Bittner, M.D., M.S.P.H., Jean-Charles Fruchart, Pharm.D., Ph.D., for the Treating to New Targets Investigators N Engl J Med Volume 357(13):1301-1310 September 27, 2007 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Baseline Characteristics of the Patients According to Quintile of HDL Cholesterol Level at Month 3 Table 1. Baseline Characteristics of the Patients According to Quintile of HDL Cholesterol Level at Month 3. Barter P et al. N Engl J Med 2007;357:1301-1310 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Multivariate Analysis of the Relationship between Major Cardiovascular Events and Quintiles of HDL Cholesterol Levels Figure 2. Multivariate Analysis of the Relationship between Major Cardiovascular Events and Quintiles of HDL Cholesterol Levels. In Panel A, patients were stratified according to specific cutoff points of LDL cholesterol levels in patients receiving statins (<70 mg per deciliter [2661 patients], 70 to 100 mg per deciliter [4537 patients], and >100 mg per deciliter [2571 patients]). Multivariate analysis included the following covariates: treatment, sex, age treated as a continuous variable, smoking status, body-mass index, systolic blood pressure, fasting glucose level, triglyceride level at month 3, and the presence or absence of diabetes, myocardial infarction, cardiovascular disease, and hypertension. In Panel B, patients in the lowest stratum of LDL cholesterol during statin treatment (<70 mg per deciliter) were analyzed according to quintile of HDL cholesterol level during treatment. Multivariate analysis included the same covariates as those listed for Panel A, plus the baseline LDL cholesterol level. The adjusted 5-year risk reflects the expected risk of a first major cardiovascular event for a cohort with the following characteristics: female sex, 17.5%; mean age, 61.6 years; past smoker, 63.0%; current smoker, 12.6%; mean body-mass index, 28.1; mean systolic blood pressure, 130.1 mm Hg; history of diabetes mellitus, 16.2%; history of myocardial infarction, 59.0%; history of cardiovascular disease, 4.7%; hypertension, 53.3%; mean fasting glucose level, 108.0 mg per deciliter (6.0 mmol per liter); mean LDL cholesterol level at month 3, 57.8 mg per deciliter (1.5 mmol per liter); and mean triglyceride level at month 3, 126.3 mg per deciliter (1.4 mmol per liter). Barter P et al. N Engl J Med 2007;357:1301-1310 dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Conclusion In this post hoc analysis, HDL cholesterol levels were predictive of major cardiovascular events in patients treated with statins This relationship was also observed among patients with LDL cholesterol levels below 70 mg per deciliter dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

SOSTANZE IPOLIPEMIZZANTI: PROPOSTE CONCLUSIVE PER IL PTAV Simvastatina Cpr riv 20 mg Simvastatina Cpr riv 40 mg Atorvastatina (calcio triidr.) Cpr riv 10 mg Atorvastatina (calcio triidr.) Cpr riv 20 mg Atorvastatina (calcio triidr.) Cpr riv 40 mg Rosuvastatina Cpr riv 5 mg Rosuvastatina Cpr riv 10 mg Rosuvastatina Cpr riv 20 mg Rosuvastatina Cpr riv 40 mg Gemfibrozil Cpr 900 mg Colestiramina Cpr riv 20 mg Omega polienoici (esteri etilici di acidi grassi polinsaturi) Cps 1000 mg Simvastatina / ezetimibe Cpr 10 + 10 mg Simvastatina / ezetimibe Cpr 20 + 10 mg Simvastatina / ezetimibe Cpr 40 + 10 mg dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13

Nota 13 Dislipidemie Familiari Disordini primitivi del catabolismo delle lipoproteine contenenti ApoB che causano un elevato livello di colesterolo nel plasma. (Con eziologia nota) Deficit di Lipoproteinlipasi (LPL)[1:1.000.000] e di ApoC-II[< 1:1.000.000]. (Sindrome della Chilomiconemia familiare) (Iperlopoproteinemia Tipo I) Deficit di Lipasi Epatica (HL) [1:1.000.000] Disbetalipoproteinemia Familiare (FDBL). (Familial Broad β disease) (Iperlipoproteinemia Tipo III) [1:10.000] Ipercolesterolemia familiare (FH). (Iperlipoproteinemia Tipo II a) Omozigote [1:1.000.000] Receptor negative (<2% della normale attivita dei recettori LDL) Receptor detective (dal2 al 25% della normale attività dei recettori LDL) Eterozigote [1:500] Difetto familiare di ApoB-100 (FDB) (Iperlipoproteinemia Tipo II a) [1:1.000] Ipercolesterolemia autosomica recessiva [1:1000.000] Malattia di Wolman e Colesterol ester storage disease Sitosterolemia [1:1.000.000] Disordini primitivi del metabolismo delle lipoproteine contenenti ApoB. (Con eziologia sconosciuta) Ipertrigliceridemia familiare (FHTG) Iperlipoproteinemia Tipo IV Iperlipoproteinemia Tipo V Iperlipidemia familiare combinata (FCHL). (Iperapobetalipopproteinemia)(Iperlipoproteinemia Tipo II b) [1:200] Ipercolesterolemia Poligenica Disordini Genetici del metabolismo delle HDL. (Con eziologia nota) Deficienza di ApoA-I e Mutazioni di ApoA-I Malattia di Tangier Deficienza di LCAT (lecithin-cholesterol acyltransferase) Deficienza di CEPT (cholesteryl ester transfer protein) Disordini primitivi del metabolismo delle HDL. (Con eziologia sconosciuta) Iperalfalipoproteinemia familiare Ipoalfalipoproteinemia familiare dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra

Nota 13 Dislipidemie Familiari Classificazione di Frederikson Fenotipo I IIa IIb III IV V Lipoproteine Chilomicroni LDL LDL e VLDL Chilomicroni e VLDL remnants VLDL Chilomicroni e VLDL Trigliceridi ++++ -- ++ Da ++ a +++ Colesterolo Da + a ++ +++ Da – a + Colesterolo LDL Diminuito Aumentato Colesterolo HDL Diminuito Diminuito Diminuito Diminuito Diminuito Plasma Lattescente Chiaro Torbido Xantomi Eruttivi Tendinei, Tuberosi Nessuno Palmari tuberoeruttivi Pancreatite Aterosclerosi coronarica Aterosclerosi periferica + +/- Difetto molecolare LPL e ApoC-II Recettori LDL e ApoB-100 Sconosciuto ApoE Classificazione genetica FCS FH, FDB FCHL FDBL FHTG dott. V. Borrello – U.O.C. Cardiologia – UTIC – P.O. Volterra