Lezione 1 Introduzione al corso e ai problemi della macreconomia Corso di Macroeconomia (L-Z) Prof. Andrea Fumagalli, Università di Pavia
INFORMAZIONI ISTITUZIONALI DOCENTE: Prof. Andrea Fumagalli Pagina web personale: http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/afuma/fumagalli.htm Pagina web del corso di Macroeconomia: http://economia.unipv.it/portale/index.php/Triennale/Macroeconomia.html Non usare la mail, se non in casi eccezionali. Non si risponde a mail che chiedono informazioni facilmente reperibili sulla pagina web del corso. Orario di ricevimento: Lunedì 14-16,Mercoledì: 14-16 Tutor: BERTOCCO FRANCESCO CAMPANARDI ELENA Modalità esame: scritto e orale a soglia Lezione Introduttiva
PROGRAMMA DEL CORSO INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E DISPENSA (Fumagalli) Le scuole di pensiero Le grandezze macroeconomiche fondamentali Fondamenti di contabilità nazionale 1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5) Il mercato dei beni I mercati finanziari Il modello IS-LM 2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9) Il mercato del lavoro Il modello AS-AD La curva di Phillips Il trade-off fra inflazione e disoccupazione Lezione Introduttiva
PROGRAMMA DEL CORSO 3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12) La crescita economica: fatti principali Risparmio, accumulazione e crescita Progresso tecnologico e crescita: il modello di Solow 4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 13-15) Le aspettative: nozioni di base Mercati finanziari ed aspettative Aspettative, consumo ed investimento Lezione Introduttiva
PROGRAMMA DEL CORSO 6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26) 5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19) Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambio Il mercato dei beni in economia aperta Politica economica in economia aperta Regimi di cambio 6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26) Ruolo e difficoltà della politica economica La Politica monetaria La Politica Fiscale Il problema di un elevato debito pubblico L’Unione economica e monetaria europeaINTRODUZIONE Lezione Introduttiva
DI COSA SI OCCUPA LA MACROECONOMIA? In prima approssimazione potremmo dire che si occupa dello studio del funzionamento dell’economia nel suo complesso Analisi delle relazioni esistente fra le variabili aggregate La Macroeconomia come la conosciamo oggi nasce con la Teoria Generale di John Maynard Keynes Domande a cui cerca di rispondere Lezione Introduttiva
CRESCITA Lezione Introduttiva
Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva
Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva
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1. La crisi del 2007-2008 e le prospettive economiche degli Stati Uniti Produzione: il tasso medio di crescita è stato del 3,4% all’anno, maggiore della media dal 1960 Occupazione: il tasso medio di disoccupazione è stato del 5%, di gran lunga inferiore al tasso medio registrato dal 1960 Tasso di inflazione: il tasso medio di inflazione è stato del 2%, molto più basso del tasso medio annuo di inflazione dal 1960
UNO STRANO MONDO Lezione Introduttiva
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I paesi emergenti crescono di più di quelli industrializzati I paesi industrializzati investono più di quanto risparmiano; i paesi emergenti fanno il contrario Deficit vs. surplus delle partite correnti Il mondo si è "ribaltato" I paesi emergenti sono il motore della crescita mondiale e prestano risorse ai paesi sviluppati Lezione Introduttiva
La Cina Sin dal 1980, la produzione cinese è cresciuta di circa il 10% all’anno. Ma l’attuale crisi economica ha rallentato di molto la crescita (intorno al 5% nel biennio 2008-09) Questo dato è davvero sorprendente. Confrontato con il 3,1% raggiunto dall’economia statunitense nello stesso periodo, la produzione raddoppia ogni sette anni. Si stima che la crescita cinese debba crescere oltre il 6% annuo per eviatre l’implosione della conflittualità sociale (che oggi rapprrsenta oltre il 50% ei conflitti sociali nel mondo) Lezione Introduttiva
EUROPA Lezione Introduttiva
2. I paesi dell’euro
I paesi dell’euro Le performance economiche del gruppo composto dai cinque maggiori paesi dell’Unione Europea (Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito) è stata meno soddisfacente della performance degli Stati Uniti nello stesso periodo, prima della crisi: dal 1996 al 2006, la crescita media annua della produzione nell’Unione Europea è stata solo del 2,0%, cioè inferiore dell’1,4% rispetto al valore medio per gli Stati Uniti nello stesso periodo; la bassa crescita della produzione è stata accompagnata da una disoccupazione persistente ed elevata; l’unica notizia positiva riguarda l’inflazione. In questi paesi l’inflazione annua è stata in media di 1,8 punti percentuali più bassa rispetto al 5,4% medio registrato nel periodo 1970-2006. Lezione Introduttiva 20 20
Il reddito pro capite può essere decomposto come segue: Perché il reddito pro capite in Europa è diminuito relativamente agli Stati Uniti? Il reddito pro capite può essere decomposto come segue: Questa decomposizione può aiutarci a capire che ci possono essere tre ragioni: perché poche persone lavorano (quota in età lavorativa, tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione); perché chi lavora, lavora poco (cioè poche ore); infine perché chi lavora, quando lavora, produce poco (Produttività). Lezione Introduttiva 21 21
Fig. 1.4. Il tasso di disoccupazione nell’Europa continentale e negli Stati Uniti dal 1970. Fino all’inizio degli anni Ottanta, il tasso di disoccupazione dei quattro maggiori paesi europei era inferiore a quello americano, ma poi lo ha ampiamente superato. Lezione Introduttiva 22 22
Come ridurre la disoccupazione europea? Non c’è pieno accordo sulle cause dell’elevata disoccupazione europea. Alcuni economisti pensano che il problema principale sia l’elevata protezione che i paesi accordano ai lavoratori. Da cui deriva una soluzione: rimuovere tali rigidità del mercato del lavoro, per rendere il mercato del lavoro europeo più simile a quello statunitense. - Ma altri economisti credono che l’elevata disoccupazione sia dovuta ad un basso tasso di attività, in seguito a carenza negli investimenti high-tech e a una struttura e mentalità imprenditoriale troppo corporativa Lezione Introduttiva 23 23
Produttività = Prodotto per ora di lavoro Lezione Introduttiva
L’ITALIA E IL DECLINO Lezione Introduttiva
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La crescita italiana rispetto a quattro grandi paesi europei fig. 2.10. La crescita italiana rispetto a quattro grandi paesi europei. La crescita italiana rispetto a quattro grandi paesi europei Fonte: Groningen Growth and Development Centre, Total Economy Database, 2007, http://www.ggdc.net Lezione Introduttiva 28
GDP per capita at PPS (Eurostat) Lezione Introduttiva
Cause del declino Bassa produttività (pochi investimenti in R&D) Bassa competitività (specializzazione in settori tradizionali) Nanismo e specializzazione produttiva Capitalismo opaco e familiare Poca concorrenza, molta protezione Aumento disuguaglianza e precarietà Basso investimento in ricerca Basso tasso di occupazione Basso capitale umano forza lavoro (basse spese in istruzione) Basso livello infrastrutture immateriali (pochi laureati, clienelismo burocratico, bassa cultura) Lezione Introduttiva
Perche’ il reddito pro-capite cresce poco? Lezione Introduttiva
Produttività relativa a US 20 40 60 80 100 120 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 USA=100 ITALIA Source: Groningen Growth & Development Centre, Total Economy Database Reddito pro-capite = ore lavorate pro capite * produttività oraria del lavoro Produttività relativa a US Lezione Introduttiva
tasso di crescita medio produttività 1990-2004 Lezione Introduttiva
Dati OCSE 2007 Reddito medio annuo lavoratore COREA: euro 28.095 (+ 42,1%) REGNO UNITO: euro 28.007 (+ 42,0%) SVIZZERA: euro 26.322 (+ 38,2%) GERMANIA: euro 21.235 (+ 23,5 %) FRANCIA: euro 19.731 euro (+ 17,6%) SVEZIA: euro 18.891 (+ 14,0%) SPAGNA: euro 17.410 ( + 6,7%) GRECIA: euro 16.720 ( + 2,8%) ITALIA: euro 16.242 euro 23° posto dei 30 Paesi O.C.S.E. Ore medie annue di un lavo-ratore in Italia: è 1.824 Ore medie annue in Svizzera: è 1.657 Ore medie annue in Germania: è 1.433 Ore medie annue in Svezia: è 1.411 Ore medie annue lavoratore O.C.S.E.: è 1.794 Lezione Introduttiva
Mentre quota di popolazione in età lavorativa si assottiglia 2005 2050 Lezione Introduttiva
Percentuale della popolazione con 65 anni di età o più sul totale della forza lavoro Lezione Introduttiva
TAB. 2.2. Tasso di attività tra le persone comprese tra 15 e 64 anni di età Lezione Introduttiva 37
Italia ha tasso di occupazione molto basso dovuto a bassa partecipazione donne e over 55 e alta disoccupazione giovanile È, assieme alla Spagna, paese di più forte immigrazione. Dati i forti divari regionali, immigrazione crea più lavoro (rimedia a immobilità italiani) che altrove. Possiamo trasformare la capacita’ di lavoro inutilizzata nella risorsa in più dell’Italia? Lezione Introduttiva
Un altro aspetto importante: la distribuzione del reddito Lezione Introduttiva
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Lezione Introduttiva Elaborazione su dati ISTAT
Guadagniamo in media il 17% in meno della media Ocse Ocse: salari, l'Italia agli ultimi posti. Siamo 23esimi su 30, con uno stipen-dio netto di 21.374 dollari l'anno. Ci battono anche a Grecia e Spagna (Titolo del Corriere della Sera: 17 maggio 2009) Lezione Introduttiva
La disuguaglianza nella distribuzione del reddito Fonte: ISTAT La disuguaglianza nella distribuzione del reddito Lezione Introduttiva
Indice di Gini (OECD) Lezione Introduttiva