L’uomo lavora duramente, corre di qua e di là, si affatica, la sua vita sembra immersa in un tourbillon così veloce che non si accorge più di nulla.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO?
È ancora l’alba, il prato è deserto, ancora umido di rugiada…
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? In quel vuoto, all’improvviso arrivano i camion e allora si sperimenta con stupore come Dio ha creato l’universo
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Si piantano i picchetti, si innalzano le antenne e la tela dello chapiteau è tesa nell’aria come il firmamento del cielo.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? E allora ecco arrivare gli elefanti, i bisonti, l’ippopotamo, i cavalli, i cammelli, i dromedari, i lama, i cagnolini… tutti chiamati con i loro nomi: Taras, Golia, Pippo, Fulmine, Minnie, Lola, Pongo…
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? C’è un animarsi di uomini e di donne, di bambini di tutte le età
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Ecco con meraviglia e con stupore, là dove nulla c’era, all’improvviso è nato un mondo: il circo
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Ma il Circo non è solo creazione, ma è anche tabernacolo, tenda dell’alleanza, chiesa e luogo della liturgia del popolo
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Ecco la tenda che nasconde e rivela, luogo dell’attesa che si schiude alla gioia
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Ecco il cerchio: lo spazio sacro che raccoglie fatica e sudore, in cui esplode la meraviglia e lo stupore
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Quando tutto il popolo è radunato, la musica dà inizio alla liturgia, lo “chef de piste” avanza nel centro con i suoi paramenti e con lui la processione degli artisti e degli animali ognuno porta con sé i suoi doni quale offerta sacerdotale a Dio gradita.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Così inizia la trasformazione, il pubblico e gli artisti: uno scambio di doni, di attese, di meraviglie.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Quando l’agile lascia il trapezio confidando che il “porteur” lo aggancerà abbandonandosi alla sua presa, anche il pubblico confida insieme a lui e forse scopre il bello di lasciarsi afferrare da Dio abbandonandosi sicuro a lui.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Quando l’artista cerca il suo equilibrio sul filo d’acciaio teso in alto e fa delle cose che sembrano impossibili potrebbe accadere che il pubblico si meravigli come chi con fede come un granello di senape riesce a fare cose impossibili
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Quando il clown mima le manie e le malefatte degli uomini e arriva a far ridere il pubblico su se stesso smuove in lui non solo l’umorismo ma l’umiltà che è porta alla santità
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Quando gli animali entrano in pista mostrano un’armonia con l’uomo e la bellezza che non possiamo dimenticare la descrizione di Isaia che immagina un mondo di pace dove il leone gioca con il bambino.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Se gli animali fanno cose che sembrano impossibili per gli animali da diventare quasi umani e gli uomini fanno cose che sembrano impossibili agli uomini da diventare quasi divini, allora tutti potranno capire che Dio è il Maestro dell’impossibile.
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? Poi quando l’orchestra inizia il “finale” e tutti tornano in pista, il cuore degli uomini si fa leggero
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? allora il pubblico tornerà a casa ringraziando Dio per quella leggerezza perché Tu, o Dio, sei il Dio dello stupore
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? … il Dio della meraviglia … il Dio del sorriso … il Dio della gioia … il Dio dell’Amore
TI SEI MAI ACCORTO CHE IL CIRCO PARLA DI DIO? UFFICIO PER LA PASTORALE DEI FIERANTI E DEI CIRCENSI A cura di don Luciano Cantini