La costruzione dell’identità nel bambino in affido

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Transcript della presentazione:

La costruzione dell’identità nel bambino in affido Tanya Alcini 6 maggio 2011 S.Giorgio di Nogaro

Identità sociale il gruppo sociale gioca un ruolo importante nella costruzione dell’identità della persona. Il gruppo si definisce in base a norme condivise al suo interno che diventano schemi di riferimento rispetto a come pensare a come relazionarsi. Il gruppo funge da specchio e restituisce una immagine alla persona e questa immagine diventa “IO SONO” Specchio specchio delle mie brame….

Identità Ognuno di noi ha imparato a definirsi nella relazione con altri significativi Questo apprendimento è avvenuto nel tempo attraverso un processo di costruzione e di revisione, grazie alle diverse esperienze relazionali e ai diversi contesti che abbiamo avuto modo di frequentare.

Identità Ogni contesto relazionale (la scuola, gli amici, il lavoro) diventa una occasione per confermare la nostra idea di noi o per conoscere nuovi aspetti che si vanno ad integrare ridefinendo l’idea che abbiamo di noi.

Ruolo del contesto L’individuo non esiste se non alla luce delle relazioni che vive La realtà viene costruita nell’interazione con gli altri Attivo nell’attribuire significati alla realtà e nella pianificazione delle condotte ad essa consone L’individuo si vede in modo diverso a seconda del contesto in cui si trova L’individuo interpreta se stesso in base ai ruoli e alle regole sociali del contesto

Premesse Individuo è attivo La rappresentazione di sè dipende dal contesto e dalle relazioni interpersonali che l’individuo vive Individuo ha bisogno di cercare stabilità e coerenza nella sua rappresentazione della realtà. Le sue convinzioni sul mondo determinano la scelta di quali azioni/comportamenti mettere in atto per confermare le sue convinzioni,per adattarsi a quella realtà o per cercare anche di modificarla, partendo sempre però dall’idea che ha di sé, delle sue capacità e delle sue possibilità

L’identità nell’infanzia Secondo la Teoria dell’Attaccamento la predisposizione all’attaccamento è presente fin dalla nascita e si manifesta nel ricercare e mantenere la vicinanza ad una figura che si “prenda cura”. Lo stile di attaccamento dipende dalla qualità delle cure ricevute e lo stile dei primi rapporti di attaccamento influenza l’organizzazione precoce della personalità, nel concetto che il bambino ha di sé e degli altri.

M.O.I MODELLI OPERATIVI INTERNI Rappresentazione interna del mondo, della figura di attaccamento, di se stesso e delle relazioni che tali legami rappresentano. I primi legami di attaccamento vengono internalizzati nel sistema rappresentazionale del bambino e in questo modo le esperienze successive sono strutturate e interpretate sulla base di tali rappresentazioni.

Il bambino in difficoltà Mancanza di riferimenti Realtà confusa Imprevedibilità Mancanza di controllo sugli eventi Mette in atto comportamenti per attribuire senso e significato della realtà e per cercare comunque una vicinanza alla figura di attaccamento

Conseguenze Difficoltà di concentrazione, attenzione, elaborazione cognitiva Inadeguatezza appresa: disinvestimento su di sè e sugli altri Comportamenti oppositivi e/o aggressivi Inversione dei ruoli iperadattamento

Affido Stigma: storia personale, i genitori, il tipo di trauma vissuto Aspettative limitate Il bambino, che non ha potuto crearsi un’immagine sicura di sè e del mondo, si adatta a quella che vede negli occhi degli altri, ci crede, la fa sua e si comporta di conseguenza.

Affido Il bambino vive in un contesto nuovo, in cui riceve nuovi stimoli, conosce nuove regole e relazioni sociali, nuovi modi di interpretare la realtà, nuovi significati e scopre che le persone lo guardano e rispondono in modo adeguato ai suoi bisogni. Arricchimento del concetto di sè

Un bambino può verificare che di fronte alla sua rabbia un adulto non si allontana ma resta vicino e ascolta, comprende e lo aiuta a ragionare; Un bambino può imparare che ci sono situazioni prevedibili e che si può tranquillizzare; Un bambino può imparare che non deve essere perfetto ma che può sbagliare

Un bambino può imparare che gli adulti desiderano giocare con lui e divertirsi Un bambino può imparare che è bello fare i compiti con un adulto che lo incoraggia e lo apprezza

Per fare tutto questo non servono genitori o adulti perfetti o professionisti della relazione I bambini hanno bisogno di essere ascoltati, accettati e guidati.