Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo

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1.2 La domanda di lavoro. Outline Produttività marginale, costo marginale e ricavo marginale Domanda di lavoro nel breve periodo Approfondimenti  Monopolio.
Transcript della presentazione:

Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo Determinazione del prodotto aggregato di lungo periodo Curva di offerta aggregata di lungo periodo Esercizi di statica comparata

I GRAFICI OBIETTIVO 1- il primo grafico avrà sull’ ascissa IL REDDITO (PRODOTTO) REALE E sull’ordinata IL LIVELLO DEI PREZZI 2- il secondo grafico avrà sull’ ascissa IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE e sull’ordinata IL TASSO DI INFLAZIONE ( curva di Phillips) P P Y U

Grafici obiettivo: un esempio di versione finale Domanda e offerta Curva di Phillips p P AS A A DA C DA C DA’ B DA’ B u un Y* Y

L’OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Fattori della produzione CAPITALE K LAVORO L materie prime e altri INPUT… Tecnologia INPUT OUTPUT Funzione di produzione Y= f(K,L) (Grafico,funzione di produzione)

Il prodotto marginale del lavoro (PmL) La produttività marginale di un fattore decresce al crescere delle quantità di fattore utilizzate (date tutte le altre variabili). Se K è costante ma L cresce: Meno impianti disponibili per ogni lavoratore Minore produttività (Grafici: funzione di produzione e curva di prodotto marginale del lavoro)

La produttività marginale del lavoro Concretamente La PML La produttività marginale del lavoro è la quantità di prodotto ottenibile con una unità aggiuntiva di lavoro (data la quantità di capitale): Matematicamente: La PML è rappresentata dalla derivata (parziale) della funzione di produzione rispetto al lavoro: Graficamente: La PML è rappresentata dalla pendenza della funzione di produzione

L’impresa massimizza il profitto l’ impresa massimizza il profitto: rende massima la differenza tra ricavi e costi W è il saggio di salario R il saggio di rendimento del capitale (K) I COSTI saranno dunque la somma dei costi del lavoro e del capitale WL+ RK I RICAVI sono costituiti della quantità venduta moltiplicata per il prezzo PY E quindi il profitto ( simbolo P sarà) Profitto P= PY- WL-RK

Una regola per massimizzare il profitto Il profitto è massimo quando la VARIAZIONE del profitto è 0 Profitto P= PY- WL-(RK) Variazione del profitto DP= P*PmL-W dove PmL è il prodotto marginale del lavoro posto DP=0 otteniamo P*PmL= W oppure PmL = W/P Curva di domanda di lavoro

In altri termini …. Una impresa richiede unità di lavoro fino al punto in cui il costo marginale è pari al beneficio marginale. In particolare quindi fino al punto in cui il il salario reale (W/R) è uguale alla produttività del lavoro Dal punto di vista della singola impresa il salario è dato(dipende dal mercato), ma la produttività del lavoro dipende da quanto fattore si sta usando nella produzione. In qualunque punto della curva di domanda di lavoro l’ impresa massimizza il profitto (quindi la curva di domanda non è sufficiente per determinare quale sarà il livello di occupazione scelto)

Il mercato del lavoro Per determinare il livello di equilibrio dell’occupazione è necessario guardare al mercato del lavoro E’ quindi necessario, dopo aver costruito la domanda di lavoro, definire l’offerta In questo modello l’offerta di lavoro viene considerata fissa e non funzione del salario come nei modelli più tradizionali (nei quali si assume che l’offerta di lavoro cresca al crescere del salario) ( Grafico domanda e offerta di lavoro, e determinazione del livello del prodotto aggregato) )

In conclusione… Funzione di produzione Equilibrio nel mercato del lavoro (e degli altri fattori produttivi, come il capitale ) Prodotto aggregato di lungo periodo ( Grafico a quattro quadranti)

Esercizi di statica comparata Miglioramenti della tecnologia Crescita di Y e crescita dei salari reali (W/P) Crescita dell’offerta di lavoro Crescita di Y e riduzione dei salari reali (W/P)