Osservatorio Micro e Piccola Impresa Milanese Rilevazione 2007 Mario Molteni Milano, 12 dicembre 2007.

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Osservatorio Micro e Piccola Impresa Milanese Rilevazione 2007 Mario Molteni Milano, 12 dicembre 2007

1.Osservatorio Segnali positivi e negativi 3.Aree di indagine: A.Investimenti B.Finanza C.Qualità, sicurezza e ambiente D.Responsabilità sociale di impresa E.Lavoro e formazione F.Estero G.Information technology H.Problemi di sviluppo Sommario

Osservatorio: ambito di indagine e finalità I rilevazione: 2006 Obiettivi: monitoraggio del mondo delle micro e piccole imprese dellarea milanese al fine di: –evidenziare trend in atto –comprendere problemi e sfide che gli imprenditori devono fronteggiare Ambito di indagine: micro e piccole imprese milanesi Modalità di raccolta dei dati: questionario somministrato da operatori CDO agli imprenditori Periodicità della rilevazione: annuale Rappresentatività statistica del campione: campione rappresentativo della popolazione di micro e piccole imprese milanesi (ponderati in base ai dati ISTAT 2001 relativi alla Provincia di Milano)

Novità II rilevazione (2007) Nuove aree di indagine –Problemi di sviluppo –Rapporti con le banche Nuovi indicatori –Esempio: distinzione investimenti materiali e immateriali Confronto con Rilevazione 2006

Campione Campione: –Rappresentativo della popolazione di micro e piccole imprese milanesi –Imprese giovani: 76% alla 1° generazione imprenditoriale –Prevalenza B2B (83%) Periodo raccolta dati: Gennaio-Ottobre 2007 DIMENSIONE AZIENDALE (CLASSE DI DIPENDENTI) SettoreMicro (1-9 addetti) Piccola (10-49 addetti) Media ( addetti) Totale Totale % Industria % Commercio % Servizi % Totale % 76%21%3%100% % Ponderazione (Dati ISTAT 2001) 94%5%1%100%

1.Osservatorio Segnali positivi e negativi 3.Aree di indagine: A.Investimenti B.Finanza C.Qualità, sicurezza e ambiente D.Responsabilità sociale di impresa E.Lavoro e formazione F.Estero G.Information Technology H.Problemi di sviluppo Sommario

Segnali positivi Andamento del fatturato: nel 45% delle imprese il fatturato è aumentato rispetto allanno passato, nel 34% è rimasto stabile. Internazionalizzazione: in aumento il numero di imprese che vende allestero (11% 18%). Innovazione: in lieve aumento lintroduzione di significative innovazioni di prodotto (40 45%) e di processo (22% 27%). Andamento n. dipendenti: nel 22% delle imprese il numero di dipendenti è aumentato rispetto allanno passato, nel 56% è rimasto stabile (8% diminuito, 14% n/a). In crescita le assunzioni di personale extracomunitario (13% 22%). Formazione del personale e forme contrattuali: si confermano, anche se in lieve calo, gli investimenti in formazione del personale (46% 41%) e lincidenza di forme contrattuali non precarie, come le assunzioni a tempo indeterminato, che passano dal 32% al 23%, ma restano la forma contrattuale prevalente.

Segnali negativi Investimenti: il numero di imprese che ha effettuato investimenti si è ridotto rispetto allo scorso anno (77% 66%) e anche le previsioni relative ad investimenti futuri segnalano preoccupazione per il futuro (63% 53%) Donazioni: si riducono le donazioni a favore della comunità (61% 43%). Rapporti con le banche: il 27% delle imprese incontra difficoltà nei rapporti con le banche. Sviluppo: dalla domanda quale sarà il principale problema che la sua impresa dovrà affrontare nei prossimi 12 mesi/3 anni (domanda a risposta aperta) è emerso che le imprese temono il futuro.

1.Osservatorio Segnali positivi e negativi 3.Aree di indagine: A.Investimenti B.Finanza C.Qualità, sicurezza e ambiente D.Responsabilità sociale di impresa E.Lavoro e formazione F.Estero G.Information Technology H.Problemi di sviluppo Sommario

A. Investimenti Il 66% del campione ha realizzato investimenti materiali nellanno passato, il 34% investimenti immateriali. Il 53% del campione ha intenzione di effettuare investimenti materiali in futuro, il 42% investimenti immateriali. Ridotto rispetto al 2006 il numero di imprese che ha investito (77% 66%) ed anche il numero di imprese che prevede di effettuare investimenti futuri (63% 53%). Il 43% delle imprese ha introdotto uninnovazione negli ultimi 3 anni. In aumento linnovazione nei processi produttivi (22% 45%).

B. Finanza Il 13% del campione ha usufruito di contributi per il finanziamento degli investimenti (in aumento rispetto al 2006, 10% 13%). Modalità di finanziamento più ricorrente (ammessa risposta multipla): debito a breve (51%); seguono autofinanziamento (38%) e debito a lungo (27%). Il 27% del campione ha dichiarato di aver incontrato difficoltà nei rapporti con le banche. Le difficoltà prevalenti nei rapporti con le banche sono: –Commissioni elevate (17%) –Approccio burocratico (14%) –Richiesta di eccessive garanzie (13%).

C. Qualità, sicurezza e ambiente Il 14% del campione detiene una certificazione, che nel 92% dei casi è una certificazione di qualità. Il 15% del campione è interessato ad intraprendere liter della certificazione. Nel 55% dei casi è presente in azienda una persona che si occupa delle problematiche relative a sicurezza e ambiente. I motivi prevalenti che spingono alla certificazione sono: –nel 37% richiesta di clienti esteri –nel 23% esigenze organizzative –nel 22% richiesta di clienti italiani –nel 19% requisiti di bandi di gare –nel 4% miglioramento aziendale.

D. Responsabilità sociale dimpresa Ridotto rispetto al 2006 il numero di imprese che effettua donazioni: dal 61% al 43%. Ridotto rispetto al 2006 il numero di imprese che acquista beni/servizi da soggetti che svolgono attività di interesse sociale (19% 17%) e il numero di imprese che acquista regali natalizi da soggetti che svolgono attività di interesse sociale (31% 22%). In aumento il numero di imprese che conosce la norma più dai meno versi (25% 39%), mentre resta inalterata la percentuale di imprese che vi fa ricorso (40%). Si conferma la scarsa diffusione di documenti quali Bilancio Sociale (1%) e Codice Etico/Carta dei Valori (2%). La principale iniziativa per conciliare la vita lavorativa e familiare è lorario flessibile (34%). Il 6% del campione concede prestiti a tasso zero o a condizioni agevolate ai propri dipendenti, mentre il 5% organizza per loro gite, tornei ed eventi culturali. Nelle imprese analizzate sono previsti incontri periodici con i dipendenti al fine di raccogliere idee e suggerimenti (46%), discutere strategie future (43%), commentare i risultati ottenuti (41%).

E. Lavoro e formazione Nel 56% del campione il numero di dipendenti è rimasto stabile nellultimo anno, nel 22% è aumentato e nell8% è diminuito (14% n/a). In aumento le assunzioni di personale extracomunitario (13% 22%). Il 38% delle imprese ha assunto nuovo personale. Le forme contrattuali prevalenti sono (ammessa risposta multipla): –assunzione a tempo indeterminato (23%) –Co.Pro (8%), assunzione a tempo determinato (7%) –apprendistato (7%) –tempo determinato ex interinale (3%). Il 26% del campione si è avvalso degli stage come periodi di prova per lassunzione di nuovo personale. Il 41% ha investito in formazione del personale nellultimo anno: per il 70% la formazione è un investimento e non un costo. Le aree della formazione di maggior interesse sono (ammessa risposta multipla): –vendite e marketing (21%) –informatica (19%) –amministrazione e controllo (14%) –sicurezza e igiene sul lavoro (13%) –tecniche produttive (12%) –lingue straniere (11%) –risorse umane (10%), ecc.

F. Estero Il 18% delle micro e piccole imprese milanesi esporta i propri prodotti e il 22% importa delle materie prime. In aumento rispetto al 2006 la percentuale di imprese che esporta: dall11% al 18%. Si rileva che al crescere delle dimensioni aziendali, aumenta la percentuale di imprese che esportano (18% micro, 24% piccole, 32% medie). Le esportazioni avvengono prevalentemente verso lEuropa Occidentale (16%); seguono Europa dellEst (6%), Usa e America del Nord (6%), Africa e Medio Oriente (5%), altri Paesi asiatici e Oceania (3%), America Latina (3%), Cina (2%).

G. Information technology Si conferma la buona dotazione informatica delle micro e piccole imprese milanesi. –La gestione dei sistemi informativi è affidata (ammessa risposta multipla): nel 34% del campione a servizi esterni, nel 28% a personale interno generico, nel 21% a personale interno specializzato e nel 20% a consulenti esterni. –L80% delle imprese dispone di una LAN, il 18% di una intranet aziendale e il 65% di un dominio aziendale. –Il 67% del campione dispone di un sistema informativo di gestione: per il 42% è sistema informativo per la gestione di alcune aree (come la contabilità e/o il magazzino), per il 25% di un sistema integrato. Per il 26% tale sistema è inesistente (7% n/a).

H. Problemi di sviluppo Il 56% delle imprese dichiara di avere occasione di discutere i problemi di sviluppo della propria azienda con altri soggetti (es. imprenditori, associazioni, ecc.). Il 36% del campione ha rapporti stabili di collaborazione con altre imprese, il 7% è parte di un consorzio/cooperativa, il 3% è parte di Associazioni Temporanee di Imprese (ATI). Tra i problemi più ricorrenti con riferimento ai prossimi 12 mesi: –accesso al credito (miglioramento dei rapporti con le banche e riduzione degli oneri finanziari) –adeguamento alla Finanziaria (adeguamento a normative fiscali, oneri fiscali, ecc.) –adeguamento tecnologico e produttivo (adeguamento a tecnologie diffuse nel settore, automatizzazione dei processi produttivi, ecc.) –sviluppo dellimpresa (in termini di fatturato, clienti, portafoglio prodotti) –Internet (sviluppo di un sito internet) –concorrenza Cina –acquisti (immobili e macchinari) –consolidamento e stabilità del business –sopravvivenza Tra i problemi più ricorrenti con riferimento ai prossimi 3 anni: –passaggio generazionale –consolidamento del business –ricerca partner –internazionalizzazione –ricerca di personale qualificato –sviluppo del business.

Contatt i ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società Università Cattolica del Sacro Cuore Via San Vittore, Milano Tel: Fax: Mario Molteni: Alessandra Todisco: