(un amore diventato leggenda) "SOLESTE e MOROELLO" (un amore diventato leggenda)
Ogni castello che si rispetti ha un fantasma nascosto in qualche sotterraneo o che si aggira nelle sale abitate. Anche la Fortezza di Bardi non sfugge a questa regola.
Soleste è una giovane ragazza, figlia del castellano. Pur essendo solo adolescente, il suo cuore freme per Moroello, comandante delle truppe della fortezza.
Povera Soleste! Non può dichiarare il suo amore per Moroello. Il padre l’ha promessa in sposa a un feudatario vicino. Non importa quanto sia più vecchio della figlia. Il matrimonio porterà nuove terre e una solida alleanza.
Solo la balia aiuta Soleste e Moroello. Ella si prodiga affinchè i due ragazzi possano incontrarsi e stare insieme.
Purtroppo la malasorte sta per accanirsi contro i due giovani amanti. Moroello deve difendere i confini dello Stato Landi e parte con i suoi soldati.
Ogni giorno Soleste sale sul mastio della fortezza Bardi ove è possibile spaziare con lo sguardo sulle due vallate e spiare il ritorno di Moroello.
Dopo lunghe settimane di attesa, Soleste vede avvicinarsi uomini a cavallo. Sono troppo lontani per poterne distinguere i colori degli stemmi. Solo quando i cavalieri arrivano alla confluenza tra i torrenti Norveglia e Ceno,la ragazza nota che non sono quelli dei Landi. Questo significa che Moroello ha perso la sua battaglia.
Soleste non esita neppur un momento Soleste non esita neppur un momento. La sua vita senza Moroello non vale più nulla. Sale sui gradoni del mastio e si getta.
In realtà Moroello ha vinto la sua battaglia; indossa i colori del nemico battuto come ultimo spregio. E’ felice perché la sua vittoria lo renderà gradito agli occhi del padre di Soleste E’ la balia a dare la triste notizia del suicidio di Soleste a Moroello e ad assistere all’urlo straziante mentre egli si getta dagli spalti della Piazza d’Arme.
La base del mastio, da anni è soggetta a studi e ricerche notturne con sofisticate apparecchiature elettroniche da parte di ricercatori italiani e stranieri. Il fantasma di Moroello, nell’arco dei secoli, è infatti apparso vicino al mastio, a volte accompagnato da una sommessa e triste musica. Fine! Gli alunni di IV (Maggio 2004) Insegnanti: Orianna Pini Ileana Bellei