1/23/2014 C.7 A. Bettini 1 Istituzioni di Fisica Subnucleare A. Bettini 2006 Capitolo 8 Il sistema K˚ e la violazione di CP.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Carica elettrica I primi studi di cui si ha notizia sui fenomeni di natura elettrica risalgono agli antichi greci Una bacchetta di ambra (ambra = electron)
Advertisements

Ricerca di Chiappori Silvia & Ferraris Sonia
Meccanica 7 28 marzo 2011 Corpi estesi. Forze interne al sistema
Moto di una particella che incontra una barriera finita di potenziale
Un po' di fisica nucleare: La radioattività
Elettrostatica 3 23 maggio 2011
Meccanica 8 31 marzo 2011 Teorema del momento angolare. 2° eq. Cardinale Conservazione del momento angolare Sistema del centro di massa. Teoremi di Koenig.
Meccanica aprile 2011 Oscillatore armonico, energia meccanica
Onde 1 29 novembre 2012 Campi e onde Equazione d’onda e sue proprietà
La polarizzazione della luce
Neutrino.
ANALISI SPETTROSCOPICA
Stage ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN fase b 2005
Istituzioni di Fisica Subnucleare A
Istituzioni di Fisica Subnucleare A. Bettini 2006 Capitolo 6 QCD
Istituzioni di Fisica Subnucleare A
Istituzioni di Fisica Subnucleare A
Universita’ di Roma “La Sapienza”
Lezione 5: Misure di. Whats next… ( ) (0,0)(1,0) B.R. ~10 - 7, difficile!! B.R. ~ qualche …e qualche incertezza teorica… Molto pulito, B.R. ~ 10.
Lezione 2 Vite medie e oscillazioni. Vite medie: motivazione Comprensione della dinamica delle interazioni forti –Effetti non perturbativi, W-exchange,
Lezione 4: Violazione di CP e misure di sin2b
Violazione di CP nel sistema dei B con il rivelatore BaBar
Lezione 5: Misure di. Whats next… ( ) (0,0)(1,0) B.R. ~10 - 7, difficile!! B.R. ~ qualche …e qualche incertezza teorica… Molto pulito, B.R. ~ 10.
Lezione 2 Vite medie e oscillazioni. Vite medie: motivazione Comprensione della dinamica delle interazioni forti –Effetti non perturbativi, W-exchange,
Introduzione al Modello Standard
Lezione 2 Caratteristiche fondamentali delle particelle: massa
Lezione 3 Caratteristiche fondamentali delle particelle (continua):
Giunzioni p-n. Diodo Il drogaggio di un semiconduttore altera drasticamente la conducibilità. Ma non basta, è “statico” ... Cambiare secondo le necessità.
Dinamica del punto materiale
per la Collaborazione BaBar
Dinamica del punto materiale
Abeni Giancarlo Babuscia Alessandra Bornaghi Cesare MODELLI.
LUCE Serafino Convertini Alessandra Forcina Paolo De Paolis
Decadimenti radiativi rari dei K nellesperimento NA48 del CERN Collaborazione NA48 Cagliari, Cambridge, CERN, Dubna, Edimburgo, Ferrara, Firenze, Mainz,
Interazioni con la Materia
1 ESERCIZIO Quali di questi processi non possono avvenire tramite interazione forte? Perchè? RISOLUZIONE Ricordiamo i numeri quantici dei Kaoni e del protone.
Lezione 10 Parità Parità intrinseca Isospin Multipletti di isospin.
1 Lezione 20 Teoria di Fermi del decadimento beta nucleare Generalizzazione della teoria di Fermi Esercizi sulla composizione dei diagrammi di Feynman.
Lezione 1: Elettricita` e legge di Coulomb
Massimo Lenti INFN-Firenze 2009
1 Violazione di CP Massimo Lenti INFN-Firenze 2008.
Massimo Lenti INFN-Firenze 2005
Ricostruzione della risonanza Λ(1520) in collisioni pp Problematica fisica Risultati da NA49 e STAR Condizioni di simulazione Risultati preliminari Outlook.
Riassunto della lezione precedente
01-Dic-101 Riassunto della lezione precedente sez. durto elementare calcolabile in QED; confronto con sez. durto elastica in regime di DIS ! funzioni di.
Schema riassunto precedente lezione fattorizzazione e universalita` nel QPM: dal DIS al Drell-Yan (DY); definizioni di cinematica e invarianti per DY scaling.
LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
La Legge di Coulomb Bilancia di torsione di Coulomb: la forza di repulsione tra le cariche A e B fa ruotare l’asta. L’angolo di rotazione, in equilibrio,
I FENOMENI ELETTRICI Carica elettrica Forza di Coulomb Campo elettrico
Giunzioni p-n. Diodo Il drogaggio di un semiconduttore altera drasticamente la conducibilità. Ma non basta, è “statico” ... Cambiare secondo le necessità.
Gli argomenti di questa lezione sono:
1 Violazione di CP nei B Interpretazione del modello a quark: (b = +1) (b =  1) Perche’ e’ importante?  settore dei B molto piu’ ricco dei K  con effetti.
Michelangelo Mangano Theoretical Physics Division CERN, Geneva PERCHE’ STUDIAMO LA FISICA DELLE PARTICELLE? Incontri LNF per gli insegnanti 2002.
Misure sui B e ricerca di nuova fisica G.F. GIUDICE TH-CERN.
1 IFAE, TORINO 15 aprile 2004Lorenzo Vitale Misure dell’angolo  della matrice CKM in BaBar e BELLE Lorenzo Vitale Università e INFN Trieste.
Università degli Studi dell’Aquila
Diffusione depolarizzata della luce in colloidi anisotropi
Dottorato in Fisica XXV Ciclo Padova 19 Aprile 2011 Ezio Torassa Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole.
LHC: inizio di una nuova era
1 Introduzione al Corso: sommario degli argomenti Parte IV) : La “Fisica dei Sapori”: dalle particelle strane alla matrice di mixing di Cabibbo-Kobayashi-
1. Il nucleo. La radioattività
Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università di Napoli “Federico II” partecipa a due esperimenti, allo stato attuale in fase.
1 Interferenza. 2 Interferenza: Introduzione L’interferenza è un fenomeno che riguarda i fenomeni ondulatori. Le onde coinvolte possono essere sia meccaniche.
Una vettura (A) passa alla velocità di 54 km/h. Dopo un minuto ne passa un'altra (B) alla velocità di 90km/h che marcia nello stesso senso della prima.
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
Lea Di Noto INFN Sez. Genova IFAE Contenuti Le motivazioni L’esperimento L’apparato Le sorgenti Il detector di Borexino Il calorimetro I possibili.
13/11/
1 Franco Simonetto Corso di Fisica Subnucleare AA La Matrice di Cabibbo-Kobaiashi-Maskawa ● Considerazioni Generali ● Parametrizzazioni ● I triangoli.
Transcript della presentazione:

1/23/2014 C.7 A. Bettini 1 Istituzioni di Fisica Subnucleare A. Bettini 2006 Capitolo 8 Il sistema K˚ e la violazione di CP

1/23/2014 C.7 A. Bettini 2 I mesoni K neutri Gli stati K prodotti dalle interazioni forti hanno stranezza definita Le reazioni forti distinguono i due stati, che sono prodotti da reazioni diverse e perché danno luogo a reazioni diverse Il Kº prodotto dalla prima produce la reazione ma non (conservazione di S) Viceversa esiste la reazione ma non Sono lantiparticella uno dellaltro La non conservazione della stranezza nelle interazioni deboli permette le transizioni K˚ K˚ che procedono attraverso stati virtuali, i loro modi di decadimento comuni

1/23/2014 C.7 A. Bettini 3 Autostati di CP I K neutri decadono via interazioni deboli K 2π e K 3π Se CP è conservata solo uno stato con CP=+1 può decadere in 2 π CP degli stati π + π – π 0 l momento angolare del sistema π + π – nel c.m. L del π 0 rispetto al c.m. dei primi 2 il momento angolare del sistema dei 3πJ = l+L = 0 l = L Stato con CP= +1 può decadere in 3 π solo se l=L dispari, cioè >0 decadimento soppresso Dato che m(K)–3m(π) = 80 MeV piccolo Il decadimento avviene con l=L=0 CP=–1

1/23/2014 C.7 A. Bettini 4 Tre basi dei mesoni K neutri Gli stati di sapore definito non hanno CP definita Gli stati di CP definita sono Se CP è conservata in natura Stati con stranezza definita Gli stati stazionari, di massa e vita media definita sono quasi esattamente, ma non del tutto, K˚ 1 e K˚ 2 La differenza è la violazione di CP. Per ora confondiamoli

1/23/2014 C.7 A. Bettini 5 Proprietà dei mesoni K˚ S e K˚ L K˚ S K˚ L m K˚ = ±0.031 MeV S =89.35±0.08 ps L =51.7±0.4 ns c S =2.67 cmc L =15.5 m S =1/ S = 7.4 µeV L = µeV S /580 Il modulo della differenza di massa si misura dal periodo delle oscillazioni del sistema Le due masse differiscono pochissimo in valore relativo, 7 ppm. 1 µeV = 1.52 ns –1 1 ns –1 =0.66 µeV Si osserva che il decadimento in 2π ha vita media S 89 ps il decadimento in 3π ha vita media L 52 ns Conclusione: gli stati che decadono hanno (almeno approssimativamente) CP definita. Laccidente che la massa di 3π con CP=–1 sia solo di poco inferiore alla massa dei K, fa sì che una vita media sia molto maggiore dellaltra (580 volte)

1/23/2014 C.7 A. Bettini 6 Oscillazioni di stranezza. CP conservata Okum cap 11 Assumiamo per ora che CP si conservi Prepariamo un fascio di K che sia, allistante t=0, nello stato puro K˚, ad es. mediante Gli stati stazionari nel vuoto (assumendo CP conservata) sono Il K˚ è sovrapposizione dei due autostati Quindi dopo il tempo t

1/23/2014 C.7 A. Bettini 7 Caso di mesoni stabili Se fossero stabili S = L =0 La probabilità di trovare K˚ nel fascio al tempo t è varia periodicamente con pulsazione = m/2 e periodo T = 4π/ m Nel fascio compaiono K˚. La probabilità di trovarne al tempo t è varia periodicamente partendo da 0 in controfase Il periodo (T/2) è inversamente proporzionale al modulo della differenza tra le masse dei due stati T=2π/ m 1.3 ns distanza di volo per T/2 a 10 GeV cT/2 = 0.75 m K1+K2

1/23/2014 C.7 A. Bettini 8 Riconoscimeto del sapore dal decadimento I decadimenti in 2π e 3π selezionano le componenti di CP definita del sistema Kneutro Il segno della carica del leptone nei decadimenti semileptonici seleziona le componenti di stranezza definita del sistema Kneutro Regola S= Q Probabilità di osservare un leptone di un dato segno al tempo t

1/23/2014 C.7 A. Bettini 9 Loscillazione Probabilità di osservare K neutri in fascio inizialmente puro in K˚ Come in assenza di decadimenti il periodo doscillazione T=2π/ m 1.3 ns la minore delle due vite medie è S = 90 ps Il periodo di oscillazione è notevolmente maggiore del tempo di decadimento, quindi loscillazione è osservabile in un tempo solo di alcuni S Per tempi >> S la componente short non cè più, rimane un solo decadimento esponenziale con L 50 ns >> T La maggiore delle due vite medie L =51.7±0.4 ns Differenza tra probabilità di osservare leptone + e leptone – se CP conservata

1/23/2014 C.7 A. Bettini 10 Asimmetria di carica Lesperimento misura il valore assoluto della differenza di massa Le oscillazioni non dipendono dal segno Il segno (m L > m S o m S > m L ) determinato da misure di propagazione nella materia (rigenerazione) Gjesdal et al. Phys. Lett. 52B (1974) 113 Quando ormai sopravvive solo K L (t >> S ), le due componenti K˚ e K˚ non sono uguali Violazione di CP nella funzione donda

1/23/2014 C.7 A. Bettini 11 Tre modi di violazione di CP La violazione di CP è osservata nelle interazioni deboli, come effetto piccolo, nel sistema del K neutro, in quello del B neutro Tre modalità 1. Violazione nella funzione donda. Gli stati di vita media definita non sono autostati di CP, ma contengono una piccola componente della CP sbagliata. Il K˚ a vita breve non è esattamente K 1 ma contiene un po di K 2 nel modulo, nellanomalia, o in entrambi Può accadere sia per mesoni neutri sia carichi. Osservato nel K neutro (tre ordini di grandezza minore di effetto 1.). Forse osservato nei B carichi e neutri 3. Nel caso di mesoni neutri interferenza con fenomeno di oscillazione (osservato nei B˚) 2. Violazione nel decadimento. Il mesone M decada nello stato finale f. Sia M il coniugato di M e f il coniugato di f. CP è violata se

1/23/2014 C.7 A. Bettini 12 Autostati di massa (stati stazionari) nel vuoto Basi del sistema K˚ (nel vuoto) K 2 Violazione di CP nei decadimenti << Autostati di stranezza Autostati di CP Violazione di CP nel mixing Re( =2.3 x 10 –3 In questo corso solo violazione nel mixing. Consideriamo =0

1/23/2014 C.7 A. Bettini 13 Nel 1964 Christenson, Cronin, Fitch e Turlay scoprirono che i K 2 decadono (in qualche dei casi) in 2π. CP era violata. Materia e antimateria possono essere distinte sperimentalmente Lesperimento di Christenson, Cronin, Fitch e Turlay (1/3) Lesperimento è sul fascio neutro, abbastanza distante che tutti i K S siano decaduti Nella regione dei decadimenti non si devono avere interazioni; invece del vuoto si usa elio come come vuoto economico Decadimento raro cercato Decadimenti molto più frequenti In cui si vedono due particelle cariche di segno opposto Ma in questi ce nè una neutra non vista fascio neutro (K 0 L )

1/23/2014 C.7 A. Bettini 14 Lesperimento di Christenson, Cronin, Fitch e Turlay (2/3) Langolo tra i due bracci è calcolato per K 0 + – Le camere a scintillano erano uno strumento nuovo, visualizzante come le camere a bolle, ma comandabile (trigger) Comando = coincidenza tra i 2 scintillatori e i 2 Cerenkov Decadimenti in tre corpi vengono eliminati nella successiva analisi imponendo due condizioni 1. complanarità delle due tracce cariche col fascio 2. m*=m( + – ) vicina a m K – beam fascio neutro (K 0 L )

1/23/2014 C.7 A. Bettini 15 Lesperimento di Christenson, Cronin, Fitch e Turlay (3/3) banda m( + – ) = m K – beam K 0 L + –

1/23/2014 C.7 A. Bettini 16 Violazione di CP nella funzione donda dei K˚ Gli stati di vita media definita non sono gli autostati di CP K 1 e K 2 ma Ciascuno contiene uno componente dominate di una CP e un pochetto dellaltra Si definisce il rapporto delle ampiezze di decadimento Se violazione di CP dovuta solo allimpurità nella funzione donda (vero a parte qualche per mille) Lesperimento di CCFT misura il numeratore Misura denominatore facile Valore attuale

1/23/2014 C.7 A. Bettini 17 Lsimmetria di carica

1/23/2014 C.7 A. Bettini 18 Il parametro CCFT misura | | Asimmetria di carica misura Re Ma Quindi 45˚ Re Im