La formazione dei rilevatori per il Progetto CCM Ictus Cerebrale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:
Advertisements

Scale e strumenti strutturati di accertamento
A.Tosto, M.Castigli* A.Pizzi,C.Falsini,M.Martini,G.Ricignolo**
Mauro Zampolini Rete Umbria Riabilitazione (Ret.U.R.)
La misura in riabilitazione Giuseppe Stefanoni
Misure quantitative in Medicina Fisica e Riabilitazione
Diagnosi fisioterapica
DETERMINAZIONE DELLO STATO DI HER2 E VALIDAZIONE METODICA SISH IN CARCINOMI MAMMARI, OVARICI, PROSTATICI, POLMONARI E COLICI: STUDIO PRELIMINARE MT Ramieri,
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” ANCONA
LINEE GUIDA ESC 2009: COSA E’ CAMBIATO?
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
La formazione dei rilevatori: La Scheda della Fase Riabilitativa
Riduzione del rischio di caduta nell’anziano fragile
Proposta di uno strumento di valutazione integrato (SIIG) Dr.Bonati P.A., ed.Debè C. IP. Morelli S., TdR. Picciati A. Reggio Emilia 8/ 06/ 2007.
IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO 19 Aprile 2010 EPIDEMIOLOGIA A. Gazzotti, E. Andreoli, M. Taricco U.O. Medicina Fisica.
IDROCEFALO POST-TRAUMATICO Diagnosi e trattamento
Medicina Interna, corsie sovraffollate ed organizzazione
“ Le persone anziane possono non cadere!”
Esempio di regressione ordinale
GAMA test.
Servizio di Rieducazione Funzionale
Riconoscere le mamme depresse; è utile lo screening ?
UNITA’ OPERATIVA DI RIABILITAZIONE INTENSIVA Responsabile dott
Dipartimento di psicologia, Università di Parma
Il triangolo curanti, paziente e famiglia
Prima fase riabilitativa
OPPIACEI PER VIA INTRATECALE:
Impulsività e autocontrollo Interventi e tecniche metacognitive
SCALA di BRADEN ASL di Brescia Ospedale
LA VALUTAZIONE E L’UTILIZZO DEI TEST
Assistive Technology Satisfaction and Abandonment Rates of Patients in the ASL-2s Hospital Intensive Rehabilitation of Perugia.
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
ATTIVITA’ FISICA.
Una Puglia Solidale a partire dai Disabili" CONVEGNO REGIONALE MO.V.I. (Movimento Volontariato Italiano) – Federazione pugliese Bari, 23 Ottobre 2005 Terapie.
letto ospedaliero misure ADULTI Lunghezza 2m Larghezza 1m Altezza 60cm
TUTTI I DIRITTI DELLA PRESENTE PRODUZIONE SONO RISERVATI.
Stefano Parmigiani, Luisa Leali Rete Regionale SIDS E-R
21 ottobre 2011 Alla ricerca di strumenti per il governo dell’accesso alla rete dei servizi per la fragilità Giuseppe Bellelli Clinica Geriatrica Università.
Carlo Olivieri SCDU Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva
INFORMATICA, DOMOTICA, ANZIANI: PUÒ FUNZIONARE?
A specific training protocol for the Elderly
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
ON MOTOR COORDINATION AND REACTIVE STRENGTH
IL PERCORSO DELLA PERSONA CON ICTUS CEREBRALE
G ROUP FITNESS ACTIVITIES ON ELDERLY : AN USEFUL APPROACH TO PREVENT INJURIES AND DROPPING OUT G ROUP FITNESS ACTIVITIES ON ELDERLY : AN USEFUL APPROACH.
GLI AUSILI MAGGIORI: AUSILI PER IL BAGNO
ANZIANI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI E MALATI DI ALZHEIMER
APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA NELL’ANZIANO FRAGILE: il progetto “SAFE”
Associazione Cattolica Operatori Sanitari Centro Regionale del Lazio CONVEGNO REGIONALE «I LUOGHI E I LINGUAGGI DELLA RELAZIONE DI CURA» L’ASSISTENZA.
Health management of the AD Patient
La stimolazione cognitiva: un approccio sostenibile
LA FISIOTERAPIA... E LE CURE PALLIATIVE Servizio fisioterapia
La gestione della sintomatologia diurna e notturna della BPCO:
OCSe-PISA e Veneto. PISA Programme for International Student Assessment ): fu avviato nel 1997 da parte dei paesi aderenti all’OCSE.
Alcuni strumenti diagnostici
ATTIVITA’ FISICA ADATTATA IN RSA
MALATTIA METASTATICA ORMONOSENSIBILE
Paralisi cerebrali infantili
IL TRATTAMENTO OBIETTIVI - PIANI - PROGETTI - SETTING
Ambulatorio Parkinson e Disturbi del Movimento, Varese
Federico Argento. Disabilità e funzione - Con la menomazione si intende qualsiasi difetto psicofisico o anatomico della persona, a un livello puramente.
Outcome riabilitativi nella Malattia di Parkinson
Deficit neuro-oftalmologici nell’ictus cerebrale ischemico acuto
Valutazione cognitiva e stima del rischio di fragilità nell’anziano
Valutazione clinico-funzionale a 3 mesi da una prima frattura di femore in pazienti over-65: può il genere influenzare la prognosi? Melamy Falappa Cl.
IL RUOLO DELL’ETÀ E DEL GENERE NEL RECUPERO FUNZIONALE POST STROKE Dr.ssa E Andrenelli, Prof.ssa MG Ceravolo.
L’ESPERIENZA DEL TEAM MULTIDISCIPLINARE Sara Barbieri Fisioterapista Terapista Occupazionale RICCIONE 2015.
Transcript della presentazione:

La formazione dei rilevatori per il Progetto CCM Ictus Cerebrale febbraio 2012 Cosenza, 9 ottobre 2010 GRUPPO DI LAVORO: M.F.Cappa, M.Mantovani, S.Casarotti, M.Faenza. Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense Modena

Trunk Control Test F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST La capacità di controllo del tronco dopo ictus è una importante caratteristica prognostica correlata al livello dell’eventuale recupero. TCT: Valuta la menomazione e correla fortemente con altre valutazioni di impairment maggiormente dettagliate. F. Cappa M. Mantovani

Nella valutazione dopo stroke: TRUNK CONTROL TEST Nella valutazione dopo stroke: valido: i singoli item del TCT descrivono una variabile omogenea; affidabile; sensibile: buona sensibilità ai cambiamenti in fase acuta e subacuta. “equilibrio da seduto”  probabile effetto soffitto a 3 mesi; l’intero test ha un effetto soffitto in pazienti cronici. semplice: la somministrazione richiede meno di 5 minuti, facilmente somministrabile in reparto, non richiede training specifico, è facilmente comunicabile. F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST

TRUNK CONTROL TEST girarsi sul lato debole, girarsi sul lato forte, Esecuzione del test: il paziente giace supino sul letto: girarsi sul lato debole, girarsi sul lato forte, sedersi dalla posizione supina, mantenere la posizione seduta per almeno 30 secondi (piedi sollevati dal pavimento). Il punteggio deve riferirsi alla prestazione eseguita durante la somministrazione del test! F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST Punteggio: 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma, per esempio tirando le lenzuola, aggrappandosi alle sponde, o usando gli arti superiori per equilibrarsi quando seduto; 25: capace di completare il movimento normalmente. Per l’equilibrio da seduto, il punteggio è 12 se il paziente necessita di toccare qualsiasi cosa per rimanere diritto, e 0 se è incapace di stare seduto (in qualunque modo) per 30 secondi. Punteggio totale = somma dei punteggi ottenuti nei singoli item. F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST Item in ordine crescente di difficoltà: equilibrio da seduto, girarsi da supino verso il lato debole, girarsi da supino verso il lato forte, sedersi dalla posizione supina. Ordine di difficoltà invariato alla dimissione, suggerendo la stabilità intrinseca della scala. F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST Ha valore prognostico: un punteggio ≥50 a 6 settimane dall’ictus è predittivo del recupero del cammino a 18 settimane. In pazienti anziani (78±6 anni) non ha valore prognostico per il recupero della deambulazione: il recupero dopo allettamento per eventi acuti sembrerebbe maggiormente e significativamente associato alle funzioni cognitive. F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST TCTtot all’ingresso è predittivo dei seguenti parametri alla dimissione: velocità di cammino e distanza percorsa; simmetria del centro di gravità durante il cammino; equilibrio (Berg Balance Scale); abilità funzionale (FIM). È inoltre significativamente correlato alla durata della degenza. F. Cappa M. Mantovani

TRUNK CONTROL TEST Limiti: scarsa utilità nella pianificazione del trattamento riabilitativo: non considera la qualità della performance; probabile scarsa sensibilità ai cambiamenti minori; non considera i fenomeni associati (quali spasticità, disturbi di sensibilità, aprassia). F. Cappa M. Mantovani

ESEMPIO N. 1 Paziente autonomo con compensi TRUNK CONTROL TEST ESEMPIO N. 1 Paziente autonomo con compensi

GIRARSI SUL LATO DEBOLE 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

GIRARSI SUL LATO FORTE 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

SEDERSI DALLA POSIZIONE SUPINA 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

SEDERE IN POSIZIONE DI EQUILIBRIO SUL BORDO DEL LETTO 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

ESEMPIO N. 2 Paziente autonomo senza compensi TRUNK CONTROL TEST ESEMPIO N. 2 Paziente autonomo senza compensi

GIRARSI SUL LATO DEBOLE 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

GIRARSI SUL LATO FORTE 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

SEDERSI DALLA POSIZIONE SUPINA 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

SEDERE IN POSIZIONE DI EQUILIBRIO SUL BORDO DEL LETTO 0: incapace di eseguire il movimento senza assistenza; 12: capace di eseguire il movimento, ma con caratteristiche non nella norma; 25: capace di completare il movimento normalmente.

(C.Collin, D.Wade. Assessing motor impairment after stroke: a pilot reliability study. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 1990;53:576-579.) (Franchignoni FP. Trunk Control Test a san early predictor of stroke rehabilitation outcome. Stroke. 1997;28:1382-1385.) (Duarte E. Trunk Control Test as a functional predictor in stroke patients. J Rehabil Med. 2002;34:267-72.) (Sebastia E. Cross-validation of a model of predicting functional status and length of stay in patients with stroke. J Rehabil Med. 2006;38:204-6.) (Verheyden G. Trunk performance after stroke and the relationship with balance, gait and functional ability. Clin Rehabil. 2006;20:451- 8.) (Masiero S. Predictive factors for ambulation in stroke patients in the rehabilitation setting: a multivariate analysis. Clin Neurol Neurosurg. 2007;109:763-9.) (Farriols C. Functional decline after prolonged bed rest following acute illness in elderly patients: in Trunk Control Test a predictor of recovering ambulation? Arch Gerontol Geriatr. 2009.)

grazie