Trasmissione dell’impulso Depolarizzazione Sarcolemma Cisterne terminali Tubuli T Reticolo sarcoplasmatico Rilascio di ioni Ca2+ Fusione delle vescicole (120) Rilascio Acetilcolina Legame ai recettori sul sarcolemma Depolarizzazione del sarcolemma e generazione del Potenziale d’azione
Recettori sensoriali Fusi muscolari Controllo dei cambiamenti di lunghezza e loro velocità Localizzati tra le fibre muscolari Fibre intrafusali 8-10, muscolari modificate, forma piccola ed allungata Spazio periassiale Contiene liquido ed è circondato da una capsula connettivale che si continua con perimisio ed endomisio Fibre extrafusali Muscolari scheletriche che circondano il fuso, no funzione
Terminazione sensoriale primaria (dinamica) Fibre nucleari Nuclei centrali, miofibrille ai lati Limitano contrazione ai soli poli Nucleari a sacco Statiche e Dinamiche, nuclei ammassati Nucleari a catena Più numerose, nuclei allineati in singola fila Terminazione sensoriale primaria (dinamica) Fibra nervosa sensoriale (gruppo Ia), larga e mielinizzata avvolta a spirale intorno alla regione nucleare delle fibre Terminazione sensoriale secondaria (statica) Fibre nervose di gruppo II, attorcigliate intorno a fibra nucleare a catena e a sacco statiche
-motoneuroni efferenti Motoneurone Dinamico Innerva le fibre dinamiche nucleari a sacco Statico Innerva le fibre nucleari statiche ed a catena -motoneuroni efferenti Innervano fibre extrafusali Muscolo stirato si attiva potenziale d’azione delle sensoriali primarie (gruppo Ia, dinamiche) e secondarie (gruppo II, statiche) Stimolazione Motoneurone Dinamico accende terminazioni nervose dinamiche ma non statiche Stimolazione Motoneurone Statico aumenta risposta continua e controllata sensoriali gruppo Ia e II e diminuisce quella delle sensoriali dinamiche
Fusi neurotendinei Organi tendinei del Golgi Controllano l’intensità della contrazione Strutture cilindriche 1 x 0,1 mm Giunzione tra muscolo e tendine, in serie con le fibre muscolari Fibre collagene ondulate Singolo assone di tipo Ib, non mielinizzato, ramificato in terminazioni libere nel connettivo
Muscolo-Tendine Dal Muscolo al Tendine Connettivo denso regolare Transizione sia improvvisa sia graduale Connettivo denso regolare Nuclei dei Fibroblasti sono più sottili e più allungati
Tipi di Muscolo
Muscolo Cardiaco
Morfologia Cuore e vene polmonari (giunzione col cuore) Cardiomiociti Circa il 70% della massa del cuore Singolo nucleo voluminoso in posizione centrale Striatura Stesso pattern del muscolo scheletrico Mitocondri grandi e numerosi Gocce lipidiche Granuli di glicogeno Dischi intercalari Giunzioni termino-terminali tra le cellule Membrane a stretto contatto, spazio 15-20 nm
Muscolo Cardiaco
Dischi Intercalari Desmosomi Gap junctions Si trovano nei tratti a decorso trasversale Gap junctions Comunicazione elettrica tra le cellule (ioni) Segnali di contrazione si diffondono da una cellula all'altra Battito sincrono
Differenze scheletrico-cardiaco Striatura, sarcomeri e meccanismi di contrazione identici Non ci sono cisterne terminali del reticolo sarcoplasmatico Piccole terminazioni in prossimità del tubulo T formano la Diade Localizzata in corrispondenza della linea Z Ca2+ extracellulare fluisce attraverso i tubuli T fino alle cellule Esistono anche Canali sodio-calcio (rapidi) e Canali calcio-sodio (lenti)
Muscolo Liscio
Muscolo Liscio Privo di striature Manca sistema tubuli T Parete dei visceri intestinali, dei vasi, dei grossi dotti ghiandolari, nell’apparato respiratorio e nel derma Sotto il controllo dell’innervazione autonoma, degli ormoni e di fattori locali Muscolo Liscio Multiunitario Cellule si contraggono indipendentemente le une dalle altre, innervate singolarmente Muscolo Liscio Unitario Cellule si contraggono in maniera sincrona. Giunzioni comunicanti e sinapsi solo su alcune
Morfologia Cellule fusiformi con nucleo centrale Lamina esterna separa sarcolemma cellule adiacenti Fibre reticolari rivestono ogni singola cellula Organelli posizionati ai poli del nucleo Connessione mediante gap junctions Actina e miosina meno ordinate Possono produrre elastina nelle pareti delle arterie
Filamenti Sottili Filamenti Spessi Actina Miosina Associata con Tropomiosina e Troponina Filamenti Spessi Miosina Meromiosina pesante, teste sporgono lungo tutto il decorso del filamento. Anche la parte centrale costituita da meromiosina pesante Interazione con l’actina più estesa Permette contrazione di lunga durata
Legge tutto o nulla non valida probabile scivolamento Filamenti intermedi citoplasmatici Vimentina e Desmina (unitaria) e Desmina (multiunitaria) Corpi densi -actinina ed altre proteine associate alla linea Z, su cui si inseriscono i filamenti intermedi e sottili Legge tutto o nulla non valida probabile scivolamento
Corpi densi Nel citoplasma o lato citoplasmatico del sarcolemma Equivalente della linea Z Forza di contrazione affidata, tramite l’associazione dei miofilamenti con i corpi densi, ai filamenti intermedi Caveolae Vescicole del sarcolemma, possono essere associate al REL Funzionano come i tubuli T
Contrazione e trasmissione del segnale Segnale arriva attraverso le caveole Trasdotto al REL Actina e miosina irregolari Filamenti Intermedi attaccati ai corpi densi
Ca2+ liberato dalle caveolae lega Calmodulina che attiva la chinasi delle catene leggere della miosina Fosforilazione della Catena regolatoria della miosina Svolgimento della meromiosina leggera e classica conformazione della miosina Catena fosforilata smaschera sito di legame per l’actina, permettendo interazione e contrazione
Innervazione Viscerale Multiunitario Intermedio Intestino ed utero Impulsi passano dalle gap junctions Nervi efferenti regolano la contrazione Multiunitario Iride, grandi arterie Cellule innervate singolarmente Contrazioni molto veloci Intermedio Circa il 20-30% delle cellule sono innervate
Crescita e Rigenerazione Ipertrofia Aumenta il numero delle miofibrille crescita nello spessore della fibra Assenza di divisione cellulare Cellule Satelliti Scheletrico, cellule di riserva Mitosi, Iperplasia
Crescita e Rigenerazione Normalmente per Ipertrofia Iperplasia ed Ipertrofia Durante la gravidanza Cellule mantengono la capacità di dividersi per mitosi