INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il bilancio della PAC Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Eurofidi: presentazione dati di bilancio 2011
Advertisements

TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
PAUE 0506 IV / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
Paolo De Castro 1 Forum Coldiretti 2005 Europa, Competitività e Agricoltura Paolo DE CASTRO Università di Bologna Cernobbio 21 ottobre 2005.
Storia ed evoluzione della politica regionale e di coesione dell’UE
1 Politica regionale dellUE Sintesi DG Politica regionale Commissione europea.
UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA UE La politica di coesione nellU.E. Corso in TECNICHE DI PROGETTAZIONE: Fund Raising per lUniversità A CURA DELLASSOCIAZIONE.
per un’agricoltura sostenibile
La PAC del nuovo millennio luglio 2002: Comunicazione sulla revisione intermedia della PAC: verso una Politica Agricola Sostenibile 21 gennaio 2003: viene.
POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA
Le ultime statistiche a livello mondiale (2002) Il mercato vale allincirca 23 miliardi di dollari Superfici totali certificate: più di 24 milioni di ettari.
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE La riforma Fischler per i seminativi Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria.
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE LOCM zucchero Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Ortofrutta fresca e trasformata Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE LOCM dei prodotti vitivinicoli Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)
EPA 01/02 III/1 I consumi di prodotti agro-alimentari: differenziazioni nello spazio e nel tempo Cosa spiega le differenze nei consumi tra individui diversi…
La domanda di prodotti agricoli ed agro-alimentari
L’elasticità della domanda rispetto al “proprio prezzo”
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Carni e uova Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)
EIE 06/07 II / 1 Strumenti delle politiche agricole in economia aperta equilibrio di mercato in economia aperta politiche di un paese importatore politiche.
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
EIE 0607 III / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
INEA – Ossrvatorio sulle Politiche agricole dellUE La riforma Fischler per lolio doliva (Regolamento (CE) n. 864/2004) Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto.
LE CLASSI SOCIALI IN ITALIA
Problemi di produttività e competitività nellindustria italiana Salvatore Rossi Bologna, 15 marzo 2007.
Nascita e sviluppo della Politica Agricola Comunitaria (PAC)
DEBITO PUBBLICO Documenti di programmazione economica e finanziaria (dpef )
BILANCIO GENERALE DELL UNIONE EUROPEA BILANCIO GENERALE DELL UNIONE EUROPEA PER L ESERCIZIO 2006 Sintesi in cifre COMMISSIONE EUROPEA BRUXELLES LUSSEMBURGO,GENNAIO.
Pagamenti eseguiti nel 1992 (elaborazione 1997) per settore e per Stato membro beneficiario (milioni di Ecu)
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo Sostenibile Osservatorio Agro-industriale Il sistema agro-alimentare dellEmilia-Romagna Rapporto 2003 Bologna.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
La Politica Agricola Comune (PAc). La metà delle risorse comunitarie è destinata alla PAC Parole chiave: sussidi, produttività, oscillazione dei prezzi.
Retribuzioni, produttività e costo del lavoro: alcuni confronti internazionali Paola Naddeo Ires-Cgil Roma - 8 settembre 2004.
Geografia dellUnione Europea Le aree rurali Lunedì 3 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
Cos’è un problema?.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Le tendenze della cooperazione allo sviluppo italiana, europea e internazionale Carlotta Aiello, CeSPI.
ANALISI CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO SETTORE TESSILE – ABBIGLIAMENTO COMO 2000/2003.
1. 2 Lintervento del Centrosinistra su IRPEF e assegni familiari corregge il cosiddetto secondo modulo di riforma varato dal Centrodestra: cambiano aliquote.
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente: ruolo delle scienze agrarie in un mondo che cambia Prof. Paolo De Castro Università degli Studi di Bologna - Presidente.
1 Istituto Comprensivo Jesi Centro dal vecchio al nuovo Assemblea dIstituto 29/11/2005 A cura della RSU: Gigli Lorella - Romagnoli Elisiana I dati dellIstituto.
I consumi nei paesi produttori tradizionali: il quadro generale
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
di Francesco Forte, Domenico Guardabascio e Loana Jack
ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE.
Le imposte : 671,5 miliardi Dirette: 239 Mld Indirette: 216Mld Contributi 216 Mld In c. capitale 0,5 Mld.
Distribuzione della spesa FEOGA- garanzia secondo il tipo di intervento.
LEZIONI DI MACROECONOMIA CAPITOLO 2
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
Cesena -Giovedì 27 settembre 2012 lOrtofrutta in Europa Luciano Trentini Responsabile Relazioni Esterne e Europee di CSO : un progetto che guarda al futuro.
Lintegrazione dei mercati di Italia e Russia: attrattive reciproche Forum di dialogo Italo-Russo Milano, 26 aprile 2005 Palazzo delle Stelline Gerlando.
1 Fiepet 21 giugno 2010 I pubblici esercizi A cura dell’Ufficio Economico Confesercenti.
quali le novità per le montagne?
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
BILANCIO GENERALE DELL ’UNIONE EUROPEA BILANCIO GENERALE DELL ’UNIONE EUROPEA PER L ’ESERCIZIO 2006 Sintesi in cifre COMMISSIONE EUROPEA BRUXELLES  LUSSEMBURGO,GENNAIO.
Capitolo III. Il mercato dei beni.
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
Sistema Tributario Italiano
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE 1 L’evoluzione della Politica Agricola Comunitaria (PAC) dalle origini ad Agenda 2000 Maria Rosaria.
I Fondi Diretti all’interno dell’Unione Europea
La PAC dopo l’Health Check: una riflessione sul futuro dei pilastri Fabrizio De Filippi s e Roberto Henke Roma, gennaio 2009.
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il regime degli scambi con i paesi terzi Il regime degli scambi con i paesi terzi prevede: tariffe.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A
1 Il bilancio dell’Unione europea Marcella Mulino (Università dell’Aquila)
UNA NOTA SUGLI ESITI DELLA POSSIBILE MANOVRA FISCALE “ DA IRPEF A IVA ” 22 GIUGNO 2011 MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO.
1 La Politica Agricola Comunitaria Econ. Agr / 04/ 2007 Giacomo D’Alisa.
Progetto promosso da Coldiretti Marche col contributo della L.R.37/99-P.O
Transcript della presentazione:

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il bilancio della PAC Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il finanziamento del bilancio Il bilancio dellUE (vale a dire le entrate del bilancio) è finanziato dalle seguenti fonti 1.Risorse proprie tradizionali (TOR) 2.Risorsa IVA 3.Risorsa residuale, definita anche quarta risorsa Queste tre risorse costituiscono quelle che sono chiamate le risorse proprie 4.Altre entrate

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il finanziamento del bilancio Risorse proprie tradizionali (TOR) entrate prelevate nel quadro delle politiche comunitarie (dazi doganali sui prodotti non agricoli, prelievi agricoli e contributi zucchero) IVA armonizzata aliquota uniforme (0,75% nel 2002, 0,50% dal 2003) applicata agli imponibili IVA di ciascun paese. Limponibile è al massimo pari al 50% del RNL (Reddito Nazionale Lordo) di ciascun paese

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il finanziamento del bilancio Risorsa residuale definita anche quarta risorsa, è funzione dello scarto fra le spese e il gettito proveniente dalle altre risorse, vale a dire che finanzia la parte del bilancio non coperta da altre fonti. Aliquota uniforme applicata sulla somma dei RNL di tutti i paesi. Istituita nel 1988, è destinata a sostituire lIVA Altre entrate saldo esercizio precedente, imposte sulle retribuzioni dei dipendenti, ecc.

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Il finanziamento del bilancio Limporto totale delle risorse proprie (le prime tre voci) è soggetto ad un massimale Le risorse proprie non possono superare l1,27% della somma dei RNL degli Stati membri Le entrate sono utilizzate indistintamente per finanziare tutte le spese iscritte nel bilancio Sistema di correzione a favore del Regno Unito (per riequilibrare la posizione di eccessiva contribuzione) Nel tempo la risorsa legata allIVA perde importanza in favore di quella legata alla ricchezza del paese (RNL)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Finanziamento del bilancio Evoluzione delle risorse proprie 1996 – ,3% 28,8% 11,9%

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Finanziamento del bilancio Risorse proprie 2002 TOR11,9% IVA28,8% RNL59,3% Totale (miliardi euro) 77,7 Germania, Francia, Italia e Regno Unito contribuiscono alla formazione del 68% delle risorse proprie dellUE Germania22,6% Francia18,2% Italia14,5% Regno Unito13,1% Altri 11 UE31,6%

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Bilancio 2002 (stanziamenti) Bilancio finale (%) 1. Politica agricola comune44.329,244,7 2. Azioni strutturali34.017,434,3 3. Politiche interne7.955,78,0 4. Azioni esterne5.207,25,3 5. Spese amministrative3.540,23,6 6. Riserve502,00,5 7. Aiuti di preadesione3.531,83,6 Totale generale99.083,5100,0 In termini di spesa operativa (rubriche 1, 2 e 3) i maggiori beneficiari del bilancio comunitario sono Spagna, Francia, Germania e Italia (64%)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Disciplina di bilancio La disciplina di bilancio prevede che la spesa per la rubrica 1 (agricoltura) non possa crescere di più del 74% del tasso di incremento del PIL comunitario Di conseguenza le spese per lagricoltura sono destinate a crescere meno che proporzionalmente del bilancio complessivo dellUE

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE La spesa agricola per paesi (2002) (% rispetto a totale spesa agricola)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE La spesa agricola per paesi (2002) Il principale beneficiario della spesa PAC legata al sostegno dei mercati e dei redditi è la Francia (22,6%) seguita dalla Germania (15,7%) Questi due paesi assieme assorbono poco meno del 40% della totale spesa PAC Al 2002 lItalia aveva un peso del 13% del totale

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Andamento della Spesa FEOGA-Garanzia ( ) (milioni di euro) ,5

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Andamento della Spesa FEOGA-Garanzia Nel tempo, la modifica degli strumenti di sostegno realizzata dalle varie riforme ha comportato un aumento della spesa PAC associata al sostegno dei mercati e dei redditi Prima, il sostegno era invisibile, perché attuato attraverso il sostegno dei prezzi. Una grossa fetta di tale sostegno era a carico dei consumatori che pagavano per i prodotti un prezzo più alto di quello che si sarebbe formato in assenza di politica Ora, dopo le riforme Mac Sharry, Agenda 2000 e Fischler, la maggior parte del sostegno per la maggior dei prodotti è diventato visibile perché trasformata in pagamenti diretti che transitano dal bilancio comunitario. Una grossa fetta di tale sostegno è ora a carico dei contribuenti

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE - Spesa agricola per prodotto (2002) 43% 16% 5% 4% 3% 2% 1% Cereali (32%) S. oleosi (4%) Set aside (4%)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE – Confronto peso prodotti su spesa e PLV (2001) Alcuni prodotti rivestono un peso sul bilancio comunitario più alto di quello che hanno sulla formazione della PLV agricola Tale differenza è particolarmente evidente per i prodotti che godono di aiuti diretti

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE – Confronto peso % prodotti su spesa e PLV (2001) PLVSpesa Cereali e Semi oleosi13,641,5 Riso0,30,4 Zucchero1,63,6 Olio d'oliva1,96,0 Ortofrutticoli13,83,7 Prodotti vitivinicoli52,8 Tabacco0,42,3 Prodotti lattiero-caseari14,54,5 Carne bovina9,114,4 Carne ovicaprina23,4 Carne suina10,20,2 Uova e pollame6,10,1 Prodotti con aiuti diretti

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE - Andamento spesa agricola per alcuni settori ( ) (milioni di euro)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE - Andamento spesa agricola per alcuni settori ( ) (% rispetto a spesa agricola)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE - Andamento spesa agricola per alcuni settori ( ) Mettendo a confronto landamento della spesa per i due prodotti che hanno subito le prime riforme (seminativi e carni bovine) e due prodotti che non godono di aiuti diretti (ortofrutta e vino) si nota come nel tempo le spese a favore dei primi due siano cresciute (sia in valore assoluto che in termini relativi), mentre per la seconda coppia di prodotti la spesa tende a ridursi

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Italia - Spesa agricola per prodotto (2002) Cereali (32%) S. oleosi (5%) Set aside (2%) (%)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Quota % spesa agricola Italia su UE per prodotto (2002)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Quota % spesa agricola Italia su UE per prodotto (2002) LItalia ha un peso rilevante nelle cosiddette produzioni mediterranee Per molti di questi prodotti non esistono pagamenti diretti (vite, ortofrutta, carni suine (non mediterraneo)) Per gli altri prodotti, quali riso, olio doliva e tabacco, lItalia ha un peso consistente in termini di quota di spesa sul totale, ma i flussi finanziari che tali prodotti generano a livello comunitario sono poco consistenti Italia ha un peso rilevante nelle misure di sviluppo rurale (misure di accompagnamento, prevalentemente misure agroambientali)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Italia – Confronto peso % prodotti su spesa e PLV (2001) PLVSpesa Cereali e Semi oleosi10,735,1 Riso1,11,9 Zucchero1,02,6 Olio d'oliva4,715,5 Ortofrutticoli22,36,4 Prodotti vitivinicoli9,86,9 Tabacco0,86,2 Prodotti lattiero-caseari10,11,7 Carne bovina8,15,4 Carne ovicaprina0,82,6 Carne suina6,50,1 Uova e pollame6,40,0 Prodotti con aiuti diretti

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE – Spesa per tipo di intervento ( ) (% su totale spesa agricola) 7,9% 3,8% 27,4% 60,8%

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE UE – Spesa per tipo di intervento ( ) Alle riforme è associata una modifica degli strumenti di sostegno utilizzati Con il tempo hanno perso importanza gli strumenti tipici della politica dei prezzi (restituzioni alle esportazioni e interventi) a favore del sostegno basato su pagamenti diretti Nel 1992 a restituzioni e interventi di ammasso era associato il 50% della spesa, al 2002 si è giunti a poco meno del 12% Al 2002 la spesa per pagamenti diretti ammonta a 26,3 miliardi di euro, il 61% della spesa agricola, e di questi ben 16,4 miliardi di euro riguardano i seminativi (il 38% della spesa agricola comunitaria)

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Italia – Spesa per tipo di intervento ( ) (% su totale spesa agricola) 64% 25% 6% 4% 20% restituzioni 10% 20% intervento di ammasso

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Italia – Spesa per tipo di intervento ( ) Nel tempo, si assiste per lItalia, come per lUE, ad un processo di redistribuzione della spesa fra i diversi tipi di intervento Al 1992 il 40% della spesa era associato a restituzioni alle esportazioni e interventi di ammasso. Al 2002 questa percentuale scende al 10% Il 64% della spesa è per aiuti diretti Un peso di rilievo (un quarto della spesa) è associato alla spesa per altri interventi, vale a dire aiuti alla trasformazione (per lo più di prodotti ortofrutticoli) e misure di accompagnamento

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Quota % spesa agricola Italia su UE per tipo di intervento (2002) 20% 14% 12% 8%

INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE Quota % spesa agricola Italia su UE per tipo di intervento (2002) Il peso della spesa italiana su quella comunitaria per tipo di strumento (es. spesa italiana per aiuti diretti/spesa UE per aiuti diretti) mostra come lItalia abbia un peso di rilievo nella spesa associata agli acquisti allintervento (20%) strumento tipico del funzionamento della vecchia PAC (sostegno dei prezzi) Un peso di rilievo si ha anche per altri interventi (12%), dove le spese per la distillazione del vino rappresentano il 64% delle stesse spese effettuate a livello comunitario Gli aiuti diretti rappresentano solo per il 14% della spesa in pagamenti diretti effettuata a livello comunitario