Lezione 10. Un mondo. I. La rivoluzione dei trasporti e l’industria pesante
La decrescita del settore primario in Gran Bretagna 1760-1830 Anno Primario 1760 40-50% 1800 35% 1830 25%
Gb. Evoluzione dei principali settori 1860-1920
Costo lavoro per libbra Gb. Filati di cotone 1819-1861 Periodo Prod. (x 1.000 libbre) Operai Prod. per operaio Costo lavoro per libbra 1819-21 106.500 111.000 928 6,4 1826-31 216.500 140.000 1546 4,8 1844-46 523.300 190.000 2.754 2,3 1856-61 910.000 248.000 3.671 2,1
Nel mondo: caratteri della fase 1830-1870 si completa l’industrializzazione inglese, vengono a maturazione quella dei “second comers” (Belgio, Svizzera e Francia) e inizia quella dei “newcomers” (Germania, Stati Uniti, Giappone, soprattutto) dopo le guerre di inizio secolo, progressiva e forte ripresa dei commerci internazionali, con tassi di crescita mai osservati in precedenza ad essa contribuisce la contemporanea rivoluzione dei trasporti che permette una sensibile accelerazione in campo tecnologico, commerciale, produttivo e dell’organizzazione d’impresa
affermazione, prima in Gran Bretagna quindi a livello internazionale, del libero scambio grandi novità in campo finanziario e monetario: affermazione di banche di tipo nuovo, internazionalizzazione della finanza, adozione del gold standard. crescita produttiva conseguente e diffusione del capitalismo industriale non solo in Europa ma anche fuori di essa
La rivoluzione dei trasporti Tra il 1825 e il 1830 una nuova svolta per l’economia europea e mondiale, cioè l’applicazione della macchina a vapore a mezzi di locomozione terrestre, fluviale e marittima: nascono la ferrovia e il battello a vapore. Una novità di tale importanza da essere definita “rivoluzione dei trasporti”
Le tappe della ferrovia 1825: primo tentativo riuscito di accoppiare rotaie e macchina a vapore (la “Rocket” di Stephenson e la linea Stockton-Darlington) 1828 (notare la velocità di diffusione): linea commerciale americana Baltimora-Ohio 1830: la prima linea commerciale inglese, la Manchester-Liverpool. diffusione, al contrario delle innovazioni del Settecento, rapidissima in tutt’Europa: prime linee nel 1832 in Francia, nel 1835 in Belgio e in Germania, nel 1839-40 in Italia. ma presto anche in America Latina, in Europa Orientale e in altre aree più lontane dal “cuore” dell’economia capitalista
Conseguenze ampie della ferrovia trasporto di merci e di persone più efficiente, rapido ed economico collegamento di aree sino a quel momento mal collegate ponendo le premesse del loro sviluppo e del loro inserimento in mercati più ampi inedita mobilitazione di capitali con adozione di nuove e più ampie forme di finanziamento diretto intervento dello stato che lancia la costruzione delle ferrovie e poi le gestisce direttamente oppure le dà successivamente in concessione a imprenditori privati notevole ampliamento la domanda di carbone e di ferro (poi di acciaio) per la costruzione di linee, macchine e vagoni con stimolo dei mercati di materie prime, della siderurgia e dell’industria meccanica
Sviluppo ferrovie 1830-1880 I
Sviluppo ferrovie 1830-1880 II
Le ferrovie in Italia
La navigazione a vapore: le tappe 1807: Stati Uniti, il battello a ruota di Fulton 1832: l’elica rende più stabile, economica e sicura la navigazione e a partire dagli anni ‘40 inizia la rapida ascesa delle navi a vapore dai primi anni ‘70 acciaio al posto del ferro per gli scafi la notevole efficienza raggiunta nell’Ottocento dalle navi a vela fa però in modo che soltanto nel corso degli anni ’90 il naviglio a vapore superi, a livello mondiale, quello a vela
Crescita della produzione industriale
Crescita industriale 1830-70 (1830=100)
Rivoluzione dei trasporti, industrializzazione, crescita