Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna Ufficio Scolastico Provinciale.

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                  Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna Ufficio Scolastico Provinciale Rimini DIRITTO ALL’OBBLIGO Piano Biennale di accompagnamento all’attuazione dell’obbligo di istruzione 2009-2010 Rimini                  

- promuovere azioni ed interazioni all’interno del C.d.C. Obiettivo del corso:  - promuovere azioni ed interazioni all’interno del C.d.C.  - condurre l’alunno al compimento dell’obbligo di Istruzione - arginare la dispersione scolastica  

Come nasce? IPSSAR S. Savioli Asse dei linguaggi: Barbara Cecchetti Asse Storico-Sociale: Anna Maria Viviano Asse Scientifico-Tecnologico: Patrizia Defacendis Asse Matematico: Monica Serafini Ufficio Scolastico Regionale Uffici Scolastici Provinciali Scuole Pubbliche e Paritarie del Territorio

Incontri presso la Scuola Secondaria di I grado “Panzini-Borgese” di Rimini 1° SEMINARIO PROVINCIALE: 30/04/2009 dalle ore 09.00 alle ore 13.00 2° SEMINARIO PROVINCIALE: 10/12/2009 dalle ore 09.00 alle ore 13.00 3° SEMINARIO PROVINCIALE: - 1° incontro: 09/02/2010 dalle ore 15.00 alle ore 18.30 - 2° incontro: 18/02/2010 dalle ore 15.00 alle ore 18.30 - 3° incontro: 01/03/2010 dalle ore 15.00 alle ore 18.30 - 4° incontro: 16/03/2010 dalle ore 15.00 alle ore 18.30

Incontri presso la Scuola Secondaria di II grado “S. Savioli” di Riccione - 1° incontro: 21/10/2009 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 (TOT 2 h) (INDIVIDUAZIONE TEMI DA SVILUPPARE) - 2° incontro: 09/12/2009 dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (TOT 3 h) (CONFRONTO DI IDEE FORMATIVE FRA I 4 ASSI DISC. PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTERDISCIPLINARE) - 3° incontro: 18/01/2010 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 (TOT 2 h) (STESURA BOZZA PROGETTO: ” IMPARARE AD IMPARARE”) - 4° incontro: 25/01/2010 dalle ore 14.00 alle ore 17.00 (TOT 3 h) (ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO E SCELTA DELLE CLASSI) - 5° incontro: 23/02/2010 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 (TOT 2 h) (RIFLESSIONE SUI DATI RACCOLTI DURANTE LA FASE DI ELABORAZIONE) - 6° incontro: 04/03/2010 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 (TOT 2 h) (REALIZZAZIONE MATRICE DEL PROGETTO)

Abilità (è in grado di…) 1^ MATRICE Oggetto di riferimento: Imparare ad imparare (la motivazione) - Motivare l’alunno - Rafforzare l’autostima Attività Abilità (è in grado di…) Conoscenze Raccordi CC Esame degli esiti di am- missione alla classe II Analizzare i dati degli scrutini finali degli ultimi 3 anni delle classi prime La realtà verificatasi nell’Istituto alla fine del 1° anno Asse Matematico Asse Scient./Tecnologico Asse Storico/Sociale G H Evidenziare le discipline che concorrono mag- giormente alla non am- missione (lavoro di gruppo e produzione di relativa tabella) Individuare Raccogliere Organizzare i dati Uso delle tecnologie informatiche (excel) D E Con i dati rilevati pro- durre vari tipi di grafici (lavoro di gruppo) Utilizzare software e relative opzioni di arricchimento • Tecniche operative • Concetto di statistica (percentuale e unità di misura) B Estrapolare dai grafici realizzati il messaggio richiesto (lavoro di gruppo) Comprendere ed interpretare i dati acquisiti Problematiche del tema affrontato Asse Linguaggi C Attraverso i dati ottenu- ti, riflettere sulle cause dell’insuccesso (lavoro individuale) Riflettere e relazionare verbalmente Esporre in modo corretto opinioni personali CC (competenze di cittadinanza): A. Imparare ad imparare; B. Progettare; C. Comunicare; D. Collaborare e partecipare; E. Agire in modo autonomo e responsabile; F. Risolvere problemi; G. Individuare collegamenti e relazioni; H. Acquisire ed interpretare l’informazione.

Abilità (è in grado di…) 2^ MATRICE Oggetto di riferimento: Imparare ad imparare (la motivazione) - Motivare l’alunno - Rafforzare l’autostima Attività Abilità (è in grado di…) Conoscenze Raccordi CC Lavoro di preparazione alla simulazione (messa a punto del dialogo da riprodurre in lingua madre) Interagire in L1 in un dialogo alla réception sia face à face che al telefono Lessico specifico del dialogo al check-in Asse Linguaggi G H Tradurre liberamente in L2 (inglese-francese-tedesco) i dialoghi individuati Esprimere in L2 brevi frasi di carattere specifico con una pronuncia adeguata Lessico specifico del dialogo del check-in L2 Grammatica di base in L2 D E Jeu de rôle (messa in pratica della simulazione previa prova) nelle tre lingue studiate in Istituto (video) Interagire (comunicazione verbale e non verbale) • Tecniche operative Asse Scient./Tecnologico B CC (competenze di cittadinanza): A. Imparare ad imparare; B. Progettare; C. Comunicare; D. Collaborare e partecipare; E. Agire in modo autonomo e responsabile; F. Risolvere problemi; G. Individuare collegamenti e relazioni; H. Acquisire ed interpretare l’informazione.

A conclusione del Percorso Progettuale DIRITTO ALL’OBBLIGO è stato utilizzato un video “Dialoghi in lingua” realizzato con gli alunni coinvolti nel Progetto Orientamento

LA SCUOLA E’ MODERNA SE I gruppi che compongono la scuola (es.C.d.c.) sono improntati a modelli di funzionamento democratico E’ caratterizzata da un buon clima interno impostato al rispetto reciproco e al dialogo, all’ascolto e a una collaboratività che non esclude conflitti

COLLABORARE = cum + labor   COOPERARE = cum + operari   AZIONE COLLETTIVA = qualcosa di diverso dalla collegialità; è la messa in opera delle decisioni. Se manca l’azione collettiva, il problema passa ai ragazzi

ELEMENTI CHE OSTACOLANO LA COLLABORAZIONE Le incongruenze organizzative L’intolleranza della diversità L’eccessiva scarsità di mezzi e risorse L’inefficienza delle comunicazioni interne e con l’esterno L’eccessiva tensione Assenza di reciproca fiducia Accaparramento di funzioni di controllo Differenze di status Pressioni al conformismo Le interazioni forzate

ELEMENTI CHE FAVORISCONO LA COLLABORAZIONE La condivisione di una cultura di gruppo e dei rispettivi lavori Lo sviluppo di atteggiamenti orientati al rispetto e alla complementarietà La fiducia reciproca L’orientamento alla creatività e alla risoluzione di problemi Lo sviluppo di un certo senso dell’umorismo La definizione di obiettivi di lavoro chiari e condivisi La predisposizione di risorse adeguate ai compiti da svolgere Una pianificazione concordata del lavoro Una adeguata selezione dei membri dei vari gruppi di lavoro L’accettazione di opinioni diverse

IL DISTRATTORE SILENZIOSO CLASSIFICAZIONE L’OSTILE LO ’PSEUDOPSICOLOGO’ IL SAPIENTONE IL CATASTROFISTA IL LOGORROICO IL BISBIGLIATORE L’INTERFERENTE IL DISTRATTORE SILENZIOSO

L’OSTILE L’ostile: è sempre pronto ad interrompere l’incontro e a scagliarsi prevalentemente contro il conduttore. La sua ostilità viene espressa mediante una forma di cinismo incontrollabile e attraverso accuse ingiuriose. (A volta basta mostrarsi interessati ad ascoltare altri punti di vista o a chiedergli se ha suggerimenti da dare).

Il sapientone: sa sempre tutto di tutti.

IL LOGORROICO Il Logorroico: vorrebbe sempre monopolizzare l’attenzione di tutti, toglie agli altri la possibilità di esprimersi, contraendo il loro spazio comunicativo e limitando la dialettica del gruppo, crea ostilità negli altri colleghi.

L’INTERFERENTE L’interferente: è colui che toglie la parola agli altri; sia che lo faccia con stile, sia che usi tracotanza crea più di una miccia per litigi e conflitti.

LO ‘PSEUDOPSICOLOGO’ Lo “pseudopsicologo”: è colui che legge nel pensiero e interpreta e deve riferire quanto detto da altri. (Vale la pena sottolineare che ciascuno ha la bocca per parlare anche senza il suo aiuto).

IL BISBIGLIATORE Il bisbigliatore: è colui che coinvolge il vicino in chiacchiere inutili: (gli si può chiedere, con gentilezza, di continuare la sua chiacchierata alla fine della riunione).

IL CATASTROFISTA Il catastrofista: diffonde notizie catastrofiche che distolgono l’attenzione dal problema che si sta affrontando. (Bisogna limitarne i danni).

IL DISTRATTORE SILENZIOSO Il distrattore silenzioso: è quello sempre distratto, che mostra il suo totale disinteresse nei confronti dei contenuti discussi. (E’ un modello nefasto, quindi bisogna cercare di coinvolgerlo e se ciò fallisce chiedergli, in una pausa della riunione, una chiarificazione del suo comportamento).

Tre nodi problematici MANCANZA DI INDIVIDUALISMO TEMPO MANCANZA DI ASCOLTO AUTENTICO