Il mercato di concorrenza perfetta

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Transcript della presentazione:

Il mercato di concorrenza perfetta Ipotesi Le imprese che operano in tale mercato producono un bene perfettamente omogeneo. Il bene venduto da un'impresa è un sostituto perfetto dei beni venduti da tutte le altre imprese. Per tanto, il bene deve essere venduto ad un unico prezzo. Il mercato è popolato da un numero molto rilevante di imprese, teoricamente infinito, ognuna delle quali produce una quota irrilevante dell'output complessivo le imprese sono price taker Nel lungo periodo i fattori della produzione sono perfettamente mobili e non vi sono barriere di nessuna sorta all'entrata e all'uscita di imprese nel mercato. Nel breve periodo, invece, noi assumeremo che le imprese presenti sul mercato non lo possano abbandonare  numero imprese fisso Le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero hanno accesso senza costo a tutte le informazioni che sono rilevanti per le loro decisioni. Questa ipotesi è stata già ampiamente adottata, esplicitamente o implicitamente, in questo testo e viene qui ripresentata per completezza.

MR = P(Q) MC(q*) = P Ricavo marginale formula generale Date le ipotesi  Il ricavo marginale diventa MR = P(Q) l'impresa spingerà la produzione fino a quando i costi marginali non sono uguali al prezzo. MC(q*) = P condizione di equilibrio

Profitto Ricavi totali Costi totali

← Condizione del second’ordine Questa è una condizione necessaria ma non sufficiente. Deve essere positiva perché la SOC sia soddisfatta Da un punto di vista analitico ← Condizione del second’ordine Uguale a zero perché MR è costante Il profitto è massimo solo nel tratto crescente della curva dei costi marginali

 = P q - AVCB q – FC   = (P - AVCB) q - FC Questa è una condizione necessaria ma non sufficiente. Da un punto di vista economico Il profitto è massimo ma non necessariamente positivo  = P q - AVCB q – FC   = (P - AVCB) q - FC Se P<AVCB  allora conviene produrre zero

Funzione di offerta di breve periodo: impresa individuale Associa ad ogni prezzo la quantità ottimamente offerta Coincide con il tratto crescente dei MC che giace al di sopra dei costi medi variabili

Sovrappiù del produttore Area P1 A q1 0  Ricavo Area sottostante i MC  Costi variabili La differenza fra quanto l'impresa riceve in termini monetari dalla vendita del proprio prodotto sul mercato (Ricavo) e la somma minima che l'impresa richiederebbe per vendere il proprio prodotto. Sovrappiù e profitto  SP = TR - VCB =  + FC

Offerta aggregata

Equilibrio aggregato (di mercato)

Proprietà equilibrio E rappresenta una situazione d'equilibrio, a quel prezzo tutti gli agenti che prendono parte al mercato, consumatori e imprese, vedono realizzati i loro piani e sono soddisfatti delle loro scelte dati i vincoli cui sono soggetti. Il prezzo è uguale al costo marginale. Lo scambio marginale avviene, infatti, quando il prezzo di riserva del consumatore, ovvero il prezzo massimo al quale il consumatore sarebbe disposto ad acquistare il bene è perfettamente uguale al costo di riserva del produttore. La somma dei sovrappiù del consumatore e del produttore è massimizzata. Il mercato concorrenziale riesce ad estrarre tutto il possibile vantaggio dello scambio.

In concorrenza perfetta è massimo surplus aggregato

Equilibrio lungo periodo

Equilibrio lungo periodo Nel lungo periodo vi è piena liberta di entrata e di uscita delle imprese; se i profitti sono superiori al normale nuove imprese entrano nel mercato Altre imprese entrano nel mercato S P  PC  > 0 P q Q MC AC S c D m e p pe

Equilibrio lungo periodo Nel lungo periodo vi è piena liberta di entrata e di uscita delle imprese; se i profitti sono inferiori al normale alcune imprese escono nel mercato Alcune imprese escono dal mercato S P  Pd  < 0

Equilibrio lungo periodo: caratteristiche equilibrio il costo marginale di lungo periodo sia uguale al prezzo, il prezzo sia uguale al costo medio MC = AC  il prezzo = al costo medio minimo

La curva di offerta aggregata: settore a costi costanti

La curva di offerta aggregata: settore a costi decrescenti

La curva di offerta aggregata: settore a costi crescenti

Concorrenza perfetta considerazioni finali l'ipotesi sulla struttura tecnologica è alquanto irrealistica il caso di perfetta omogeneità dei beni è quasi inosservabile fra i prodotti industriali nella realtà non vi è informazione perfetta

L’interesse della concorrenza perfetta Alcuni mercati si avvicinano alle ipotesi  Settore agricolo La CP costituisce una sorta di benchmark da utilizzare per valutare le forme di mercato più realistiche. La CP costituisce una sorta di situazione limite dalla quale le moderne imprese tentano con tutti i gli strumenti che hanno a disposizione - innovazione, marketing, pubblicità, accordi collusivi, etc. - di sfuggire, una palude nella quale le imprese tentano continuamente di non cadere o, se vi sono, di uscirne al più presto.

Concorrenza e innovazione (di processo) Breve periodo Lungo periodo