RAPPORTO STATISTICO LIGURIA 2010 Analisi storica 1861-2011 Claudia Sirito.

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RAPPORTO STATISTICO LIGURIA 2010 Analisi storica Claudia Sirito

LA LIGURIA FINO AL KMQ KMQ KMQ Al momento dellUnità dItalia la Liguria era suddivisa in 2 provinceAl momento dellUnità dItalia la Liguria era suddivisa in 2 province PORTO MAURIZIO 2 CIRCONDARI (SANREMO E PORTO MAURIZIO) GENOVA 5 CIRCONDARI (ALBENGA SAVONA GENOVA CHIAVARI LEVANTE)

ANDAMENTO DEMOGRAFICO Italia (ai confini attuali) da abitanti nel 1861 a oltre 60 milioni nel 2009 (+130%) Liguria da a (+94,9%) In provincia di Genova il 55,1% del totale nel 1861, 54,7% oggi Lo sviluppo demografico ligure è già nell800 caratterizzato dalla forte urbanizzazione ,9% ,1% della popolazione nei 4 capoluoghi Nel comuni liguri hanno più di abitanti e rappresentano complessivamente il 70% della popolazione regionale ( )

NATALITA Tasso di natalità tra i più bassi in Italia già nell800 In particolare a Genova nel periodo il tasso di fecondità femminile è 103,1 contro 127,8 nellintera regione La diminuzione della fecondità dagli anni 50 ad oggi è stata in Liguria del 5% contro il 40% in Italia: minimo in Liguria 1992 = 1,027 figli x donna feconda minimo in Italia 2002 = 1,270 oggi 1,316 Liguria e 1,416 Italia

NUZIALITA Già nell800 era evidente (specie a Genova) unetà più elevata che altrove per il primo matrimonio Dato del celibato definitivo in Liguria più alto che in Italia: nel 1871 la percentuale di celibi / nubili in età anni su popolazione totale della stessa età era 14,4 per i maschi contro 12,8 in Italia e 15,6 per le femmine (più alto tra le regioni italiane) contro 12,5. I matrimoni ogni 1000 abitanti sono stati in Liguria superiori al dato nazionale solo nel periodo (7,9 e 7,4 rispettivamente); successivamente il dato è calato costantemente sia in Liguria che in Italia per giungere nel periodo al 4,0 e 4,3 per mille.

MORTALITA Nel il tasso generico di mortalità della Liguria era del 27 per mille (tra i più bassi in Europa) Si moriva più che altrove di tubercolosi polmonare che con 1,8 per mille abitanti era la causa principale della mortalità dellepoca (in Italia 1,2 per mille) La mortalità infantile era nel di 181,6 morti entro il primo anno di vita rispetto a 340,7 in Veneto, 297,3 in Lombardia, 231,1 in Piemonte Solo a partire dagli anni 50 del secolo scorso il tasso di mortalità ligure ha cominciato a crescere e a superare il dato nazionale: nel 2002 la forbice rispetto alla media italiana era del 4 per mille circa

MIGRAZIONI Nell800 terra di emigranti (in genere maschi contadini provenienti dal genovese, chiavarese e in parte savonese): persone verso Rio della Plata (68%), Stati Uniti (16,5%), Brasile 8,9% per il 65% dirette in America del Sud ,5% America del Sud e 17,9% America del Nord Diventa nel secondo dopoguerra la regione italiana più attrattiva tanto che nel 1981 la Liguria ha il 30,2% della popolazione nata fuori dai confini regionali Dal 1973 flussi di entrata da Maghreb e Senegal, Sudamerica poi est Europa in particolare a Genova. Oggi gli stranieri sono il 7,1% della popolazione della Liguria

SCOLARIZZAZIONE Nel 1871 analfabetismo in Liguria 56,4% in Italia 68,8% Analfabetismo soprattutto femminile 63,9% femmine e 48,8% maschi in Liguria nel 1871 Nel 1921 percentuale scesa sotto il 10% mentre il dato nazionale è del 27,4% Allultimo censimento risultavano analfabeti lo 0,5% degli uomini (di cui il 46% oltre 65 anni) e lo 0,7% delle donne (69,9% anziane) Nel 2001 i laureati in Liguria sono l8,6% della popolazione (7,5% Italia), i diplomati il 28% (Italia 25,9%), i possessori di licenza media 29,6% (Italia 30,1%), licenza elementare e alfabeti privi di titolo di studio 33,2% (in Italia 35,1%)

ATTIVITA ECONOMICHE La struttura orografica e la forte urbanizzazione, la presenza di sbocchi al mare di notevole importanza strategica hanno determinato lo sviluppo di un ampio ventaglio di attività terziarie ad elevata specializzazione Le attività legate allindustria pesante sono state importante fonte di ricchezza per la regione fino alla seconda guerra mondiale, per poi perdere addetti nei decenni successivi anche in seguito alla crisi dellindustria di Stato che per anni aveva rappresentato la base delleconomia regionale Agricoltura e artigianato presentano alcune specializzazioni produttive di primissimo livello Forte presenza della pubblica amministrazione ed elevato peso dei trattamenti pensionistici nella formazione del reddito regionale

PRODOTTO PROCAPITE A conferma del declino dellindustria pesante a partire dal secondo dopoguerra e di quanto tale struttura economica fosse legata alle attività belliche, il differenziale dellindice relativo del Prodotto pro capite raggiunge i massimi nel 1943 e nel 1918 Dal 1891 fino al 1956 il dato ligure è superiore a quello di Piemonte, Lombardia e Veneto Successivamente avviene il sorpasso da parte delle tre regioni: dapprima la Lombardia (1956), poi il Piemonte (1959) e da ultimo il Veneto (1982 per tre anni e 1986) che unica realtà di quelle considerate mostra dal 1891 al 2004 un andamento monotono crescente

Grazie per lattenzione